[Ezln-it] Appello di Vía Campesina per proteggere le comunità minacciate di Olga Isabel

Annamaria annamariamar at gmail.com
Fri Nov 30 15:38:10 CET 2007


*La Jornada – Sabato 30 novembre 2007*



- Inviata petizione ai governi federale e del Chiapas ed agli organismi
internazionali


 Appello di Vía Campesina per proteggere le comunità minacciate di Olga
Isabel



- Situazione tesa nel municipio di Bolom Ajaw per la minaccia paramilitare



Hermann Bellinghausen (Inviato)



*Agua Azul, Chis., 29 novembre*. Le organizzazioni Vía Campesina e FIAN
International hanno lanciato un appello per realizzare un'azione globale
urgente per proteggere le comunità minacciate nel municipio autonomo Olga
Isabel. Per questo si sono appellati ai governi federale e statale e ad
istanze quali le Nazioni Unite.

Intanto, la situazione è sempre tesa qui, dove confinano le regioni autonome
San José e La Montaña, del municipio autonomo Olga Isabel (sul confine tra i
municipi ufficiali Tumbalá e Chilón), a causa delle aggressioni che si sono
susseguite contro la comunità zapatista Bolom Ajaw, nelle immediate
vicinanze del fiume Agua Azul.

Ancora la notte di martedì 27, priisti armati hanno sparato in aria per
spaventare gli abitanti. Membri dell'Organizzazione per la Difesa dei
Diritti Indigeni e Contadini (Opddic) sono appostati intorno a Bolom Ajaw,
in cui hanno fatto irruzione il giorno 24. Sono tre gruppi armati
(provenienti dalla comunità Agua Azul, dove si trovano le cascate ed il noto
centro turistico. Il giorno 28 è stato installato un accampamento civile di
osservazione nella comunità minacciata.

Vía Campesina denuncia che nell'ejido Mukulum-Bachajón, anch'esso in Olga
Isabel, circa 271 famiglie indigene sono state spogliate delle loro terre
per vie legali, a beneficio di Opddic, indicata ripetutamente come
organizzazione paramilitare. "Almeno 70 famiglie sono minacciate di sgombero
dalle loro terre. Grazie ad irregolarità nelle cause agrarie promosse da
Opddic in connivenza con le autorità locali, statali e federali, sono stati
ignorati i diritti legali e legittimi di queste famiglie".

Vía Campesina e FIAN International

Copia delle lettere sono state consegnate al presidente Felipe Calderón, al
governatore Juan Sabines Guerrero ed al titolare della Segreteria della
Riforma Agraria (SRA), Abelardo Escobar Prieto. Inoltre, l'azione è stata
riferita ai relatori delle Nazioni Unite Jean Ziegler (relatore del diritto
all'alimentazione), Miloon Kothari (del diritto alla casa) e Rodolfo
Stavenhagen (dei popoli indigeni).

*Origine dell'occupazione*

Per documentare la base del problema, Vía Campesina ricorda che
nell'insurrezione indigena del 1994, contadini zapatisti ed altri gruppi
occuparono più di 1.300 proprietà private in un'area di oltre 250 mila
ettari. "Per abbassare la tensione del conflitto, il governo messicano
acquistò le terre occupate ai proprietari terrieri coinvolti e riconobbe i
diritti di proprietà alle famiglie occupanti utilizzando un
*fideicomiso*agrario. In questo modo in Chiapas si realizzò una
significativa riforma
agraria che ha ridistribuito più di 200 mila ettari".

A Chilón, diversi gruppi occuparono 3.000 ettari quell'anno e formarono il
municipio autonomo Olga Isabel. "Nel dicembre del 1996, la SRA creó il *
fideicomiso* Bachajón San Sebastián I, che copriva 1.680 ettari e
riconosceva come beneficiarie 547 famiglie. Nel marzo del 1998 fu creato il
*fideicomiso* Bachajón San Sebastián II su un'area di 1.320 ettari, in
appoggio a 451 famiglie. Nel 2002, un gruppo di famiglie beneficiarie del
Coordinamento Nazionale dei Popoli Indigeni, che poi passò alla Opddic,
costituì le terre del primo *fideicomiso* nell'ejido Muk'ulum Bachajón. A
causa di manipolazioni dell'anagrafe avallate dalla Procura Agraria, furono
escluse 271 famiglie zapatiste che facevano parte del primo *fideicomiso*".

La Procura Agraria ed un notaio pubblico avallarono il taglio dell'anagrafe
quando erano presenti meno del 50% dei membri dell'assemblea. "Queste
famiglie ora sono sotto sgombero perché sono considerate 'invasori';
inoltre, hanno subito minacce, persecuzioni e la distruzione di
coltivazioni. In agosto, Leonardo Navarro Jiménez e suo figlio Juan Navarro
Jiménez sono stati feriti gravemente da membri di Opddic". Questa
organizzazione "è stata denunciata per numerosi crimini e per essere parte
di una strategia di *contrainsurgencia* paramilitare".

La situazione delle famiglie di Olga Isabel non è un caso isolato, aggiunge
Vía Campesina. "Più di 20 villaggi hanno riferito di minacce di esproprio e
sgomberi, così come detenzioni arbitrarie, danni alle proprietà, feriti da
armi proibite, furti, abusi di autorità. Le comunità zapatiste sono di
fronte al pericolo di perdere le loro terre per processi agrari e giudiziari
basati su false accuse".

Questo anno la tensione è cresciuta. "La forte militarizzazione dello stato,
unita all'ondata di espropri e sgomberi recenti, fa temere un'acutizzazione
del conflitto che potrebbe sfociare nella violenza generalizzata".



(Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" – Bergamo)
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