[Ezln-it] Offensiva di Oppdic contro gli zapatisti - La Jornada
23nov07
Annamaria
annamariamar at gmail.com
Sat Nov 24 14:13:21 CET 2007
La Jornada – Venerdì 23 novembre 2007
I priisti minacciano con spari in aria, bastoni e machete
*Aumenta l'offensiva di Opddic contro gli zapatisti*
*Hermann Bellinghausen* (Inviato)
*San Cristóbal de las Casas, Chis., 22 novembre*. Nei giorni scorsi, uomini
armati, membri dell'organizzazione priista Organizzazione per la Difesa dei
Popoli Indigeni e Contadini (Opddic), hanno aggredito le basi di appoggio
zapatiste della comunità Bolom Ajaw, oltre a lanciare minacce di morte
contro gli autonomi. Almeno in un'occasione i priisti hanno sparato in aria
e minacciato con bastoni e machete. L'aggressione più recente risale a
lunedì scorso.
La giunta di buon governo (JBG) *Corazón del arcoiris de la esperanza*, nel
*caracol* di Morelia, ha denunciato che quel giorno circa 19 membri di
Opddic, otto armati ed il resto con machete e bastoni, hanno affrontato una
trentina di contadini zapatisti nella loro comunità, Bolom Ajaw, nella
regione di Montagna del municipio autonoma Olga Isabel (ai confini con il
municipio ufficiale di Tumbalá). Secondo la giunta, quelli di Opdicc operano
con ricetrasmittenti portatili e macchine fotografiche.
Sebbene siano costanti le aggressioni contro gli zapatisti da parte di
membri di Opddic, in maggioranza abitanti della comunità Agua Azul (vicino
allo stabilimento balneare che ha lo stesso nome), le cose sono peggiorate
lo scorso giorno 13, quando quelli di Opddic hanno invaso il campo coltivato
di Bolom Ajaw, pretendendo di coltivarlo loro. Con armi calibro .38 e .22
hanno sparato in aria, minacciando con che "avevano buone armi" ed hanno
avvisato così le basi di appoggio zapatiste: "Se non ve ne andate da questo
i vostri corpi saranno fatti a pezzi gettati nel fiume". Gli zapatisti hanno
proseguito a seminare il mais, ma sono stati minacciati con i machete, e per
non cadere nella provocazione si sono dispersi". Sulla strada di ritorno
molti sono stati intercettati da altri membri di Opddic "in stato di
ebbrezza".
Il giorno 16 nello spaccio autonomo di San José, non lontano, sulla strada
Ocosingo-Palenque, è arrivato un messaggio: "Avvertiamo quelli dell'EZLN de
Bolom Ajaw di andarsene quanto prima, perché domani, o nella notte, arriverà
l'Esercito". Da un'auto Urvan della società Las Brisas, alcune persone hanno
consegnato questo messaggio a Juan García López, di Opddic, e lui l'ha
portato allo spaccio.
Il giorno 17 si è presentato a Bolom Ajaw un gruppo della Opddic, composto
sa Salomón Moreno Estrada, Jerónimo Urbina López, Manuel Hernández López e
José Alberto Gabina López, insieme a Juan Hernández Nava, il quale ha detto
di essere della Commissione Nazionale per le Aree Protette. Presumibilmente
"indagava" sulla "voce" secondo cui Bolom Ajaw "era stata abbandonato dai
suoi abitanti". Ha insistito nell'interrogare gli zapatisti al riguardo,
senza dire però da dove aveva preso questa falsa informazione. Gli zapatisti
si sono raggruppati e la "comitiva" si è ritirata.
Poi c'è stata l'aggressione di lunedì 19. La JBG "condanna queste azioni del
braccio destro paramilitare del malgoverno federale e statale" e ritiene
responsabile il governo "di quello che potrà accadere a Bolom Ajaw, sulle
rive del fiume Agua Azul".
(Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" – Bergamo)
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