[Cslist] Fwd: [Emerson_news] Presidio notav 2-6 aprile

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Tue Apr 3 09:03:29 CEST 2012



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Subject: [Emerson_news] Presidio notav 2-6 aprile
Date: 31.03.2012 20:34
 From: "assemblea a csaexemerson.it" <assemblea a csaexemerson.it>
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Presidio NoTav 2 – 6 Aprile, largo Gennarelli (Giardini V.le Malta). 
Solidarietà con la ValSusa, No tunnel Tav sotto Firenze

Lunedì 2: h 21 proiezione “Fratelli di Tav”, altri video NoTav e No 
Inceneritore
Martedì 3: dopo cena iniziativa/dibattito su Pietro Mirabelli e la 
sicurezza nei cantieri, strage di Viareggio e il licenziamento del 
ferroviere Riccardo Antonini.
Mercoledì 4: dopo cena interventi e video su Val Susa, Firenze, Veneto 
e Mugello
Giovedi’ 5: apericena di sottoscrizione per Luca Abbà e serata di 
solidarietà con la Val Susa

Tutti i giorni apericena h 19, streaming da Radio BlackOut di Torino, 
video, musica

Il tav e’ un treno e molto di piu’. Il tav e’ un modo di gestire i 
soldi pubblici, socializzando le perdite e regalando facili profitti ai 
privati, ai grandi cartelli di costruttori. Il sottoattraversamento Tav 
di Firenze e il centro commerciale mascherato da stazione annesso, 
costeranno forse 3 miliardi di euro. Gli investimenti per l’intera rete 
regionale dei treni pendolari e’ pari a 350 milioni spalmati sui 
prossimi anni. Sono quindi un decimo di quanto si spendera’ per 
realizzare 7,5 chilometri di tunnel Tav e la faraonica stazione Foster. 
350 milioni e’ quanto costerebbe adeguare le attuali linee fiorentine 
per far passare il Tav in superficie, secondo un progetto alternativo 
mai preso davvero in considerazione. Con il passaggio in superficie si 
risparmiano risorse da destinare alle priorità del trasporto pendolari 
ed alla messa in sicurezza della rete ferroviariam, perchè non accadano 
più stragi colpevoli frutto della mancanza di manutenzione, come a 
Viareggio nel giug
  no 2009. Il tunnel sotto Firenze mette a rischio molte case, fara’ 
barriera sulla falda acquifera che corre nel sottosuolo alzandola a 
monte e abbassandola a valle. Il materiale di scavo gia’ ora viene 
portato via da camion: sono piu’ di 100 al giorno soltanto per il 
cantiere nella zona del Lippi, e gli scavi per il tunnel devono ancora 
iniziare. Significa polveri sottili per tutti, strade rotte e traffico 
impazzito. Infine le terre estratte, impastate dalle sostanze chimiche 
sono rifiuti. dove li metteranno ?

Sono tutte considerazioni legittime e di banale buon senso, ma il Tav 
non e’ soltanto un treno, e’ una professione di fede. Bisogna crederci. 
Tav significa credere nel progresso che marcia sui binari veloci 
dell’economia di mercato. Significa sopprimere i treni notte, e quindi 
lasciare a casa 800 lavoratori, ora in esubero, oppure licenziare chi si 
impegna per la verità e la giustizia sulla strage di Viareggio, come il 
ferroviere Riccardo Antonini. Significa come e’ stato fatto nel Mugello 
far scomparire 81 torrenti, prosciugare piu’ di 60 tra pozzi e sorgenti, 
inquinare 24 corsi d’acqua e alla fine far dire da un tribunale “che 
volete ? i danni son connaturati all’opera”. Significa ghiotti affari 
per la giungla dei subappalti, terreno fertile per le infiltrazioni 
mafiose. Significa incontrollabili voragini finanziarie a scapito del 
debito pubblico, che poi dovremo ripagare noi. Il tav e’ un modo di 
pensare il mondo diviso per classi di reddito. Come la stazione di Santa 
Mari
  a Novella: sala d’aspetto climatizzata per i clienti gold e panchine 
in mezzo all’atrio, al caldo d’estate e al gelo d’inverno, per il resto 
dei viaggiatori. Il Tav non si puo’ scegliere, ma si deve imporre, 
perche’ e’ tutto fuorche’ soltanto un treno.

Noi non crediamo nel Tav, ma preferiamo la Val di Susa. Preferiamo 
quella popolazione coraggiosa che da decenni s’oppone con le proprie 
ragioni pragmatiche alla realizzazione alla linea Tav Torino-Lione. Non 
crediamo che quella Valle sia un fastidioso neo che ci separa 
dall’Europa, un problema di ordine pubblico da schiacciare manu 
militari. Non e’ andare da Torino a Lione in un paio d’ore di treno che 
ci leghera’ gli uni agli altri. La vera speranza risiede invece in quel 
sentimento di solidarieta’ e di reciproco sostegno grazie ai quali la 
Valle continua a resistere.

Ci sentiamo vicini a coloro che sono stati arrestati per questo lotta e 
a fianco di Luca Abba’
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