[Cslist] [Fwd: Newsletter - 13 dicembre 2011]
telviola at ecn.org
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Wed Dec 14 16:46:45 CET 2011
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Subject: Newsletter - 13 dicembre 2011
From: "gazzettaladra" <gazzettaladra at filorosso.it>
Date: Tue, December 13, 2011 12:25 am
To: gazzettaladra at filorosso.it
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Fra
le iniziative culturali che si terranno al DAM (Polifunzionale
UNICAL) in questa settimana, vi segnaliamo:
Mercoledì
14 dicembre – ore 15:30
Secondo
appuntamento del seminario “New welfare per un Sud comune”
organizzato da Ciroma, Sud Alterno, Sud Comune, Provincia di
Cosenza.Nel
secondo incontro proveremo a leggere da un’angolazione locale
(meridionale e calabrese) le problematiche globali della crisi
sistemica che stiamo attraversando. All’interno del paradigma del
Capitalismo Cognitivo, nel quale è evidente la crisi della
governance
mondiale incentrata sul ruolo dei mercati finanziari, può la
Calabria diventare un laboratorio politico di risposte adeguate
alla contemporaneità? Proveremo, in questa occasione, a delineare
una risposta per questo ed altri interrogativi: quale
ruolo svolgono la Calabria e il Meridione nella nuova dimensione
capitalistica globale, dal momento in cui non vi è più alcuna
separazione tra la sfera reale dell’economia e quella finanziaria,
e lo spazio per un nuovo new
deal
istituzionale è definitivamente chiuso? In Calabria e nel meridione
italiano è possibile ipotizzare una struttura comune della proprietà
in grado di riconoscere, valorizzare e remunerare la cooperazione
sociale? Dal nostro punto di vista l’istituzione del Reddito
d’esistenza è l’inizio di un cammino in tale direzione. Tramite
l’istituzione del Reddito di Esistenza, infatti, riteniamo sia
possibile uscire dalla situazione in cui la crisi ci ha costretto.
Solo gettando le basi di una società post capitalista è possibile
superare l’odierno ricatto a cui ci ha sottoposti la crisi del
capitalismo.
INTRODUCE
E MODERA - Carlo Cuccomarino (Attivista, Associazione Ciroma)
INTERVENTICorrado
del Bò, “Giustificare il Reddito d'esistenza” (Ricercatore,
Università di Milano)Francesco Maria Pezzulli: “Note per
un’inchiesta politica nel Mezzogiorno” (Ricercatore, Associazione
Sud Comune)Gigi Roggero, "Composizione di classe, lotta
contro il debito, istituzioni del comune: appunti per un'inchiesta"
(Ricercatore, Università di Bologna)DISCUSSANT - Franco
Piperno (Professore, Università della Calabria)
Giovedì
15 dicembre – ore 17:00
16
ANNI DI FILOROSSO
Presentazione
del libro “Beni
Comuni – un manifesto”
di Ugo
Mattei.
Interverrà l’autore (docente Università di Torino) insieme a
Claudio Dionesalvi (giornalista), Anna Maria Jellamo (docente
Università della Calabria), Tonino Perna (docente Università di
Messina) e Marta Petrusewicz (docente Università della Calabria).
Ugo Mattei insegna
Diritto civile all’Università di Torino e Diritto comparato e
internazionale alla University of California. È stato vicepresidente
della Commissione Rodotà per la riforma dei beni pubblici,
co-redattore dei quesiti referendari per l’acqua bene comune e ha
patrocinato come avvocato la loro ammissibilità presso la Corte
Costituzionale. È editorialista del quotidiano “il manifesto”.
“Beni Comuni”
in breve.
Dalla lotta per l’acqua, l’università e la scuola pubblica a
quella per l’informazione critica; dalle battaglie contro il
precariato e per un lavoro di qualità a quelle contro lo scempio e
il consumo del territorio; dalla lotta contro la privatizzazione
della rete internet a quella contro le grandi opere: i beni comuni
non sono una merce declinabile in chiave di avere. Sono una pratica
politica e culturale che appartiene all’orizzonte dell’esistere
insieme. Questo volume, scritto nella forma agile del manifesto,
teorizza i beni comuni come riconquista di spazi pubblici
democratici, fondati sulla qualità dei rapporti e non sulla quantità
dell’accumulo.
Giovedì 15
dicembre - ore 23:00 UNICALternative Party – Balliamo sulle
macerie.
A quattro mesi dallo
sgombero dello spazio sociale autogestito, e dopo la campagna
d’autunno contro il Grande Rettore, Filorosso torna a farsi sentire
con un’iniziativa di forte valore culturale e politico. E lo fa
ripartendo dal DAM, luogo nel quale era nato nel 1995, nel quale è
rimasto fino al 2000 e nel quale ritorna dopo 11 anni.In questi
anni Filorosso è stato tante cose, ma su tutte è stato un
collettivo politico che nell’università e sul territorio, ha
animato le lotte per il diritto allo studio e la vivibilità del
campus, per la libera formazione ed il reddito di cittadinanza, per
la socialità studentesca, la legalizzazione delle droghe, il
riutilizzo sociale degli spazi abbandonati, per l’informazione
critica. Il 4 agosto, quando è stato demolito, al Filorosso c’erano:
una sala prove, una cucina sociale, un ufficio stampa, una sala
studio e riunioni ed una sala attrezzata per proiezioni video,
concerti, feste. Era un centro sociale che pulsava di vita e
aggregava vecchie e nuove generazioni di studenti. Oggi Filorosso è
una spianata di cemento ed un collettivo di persone indignate perché
sono state private in maniera violenta ed autoritaria di un bene
comune, dove l’incontro e la socialità avvenivano in forma libera
e spontanea, dove la musica generava crescita culturale e legame
sociale in un campus sempre più disgregato e deserto. E’ cambiata
l’università, sono cambiati gli studenti, è cambiato anche il
Filorosso, ma le motivazioni per cui Filorosso è nato ci sono ancora
tutte.
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