[Cslist] [Fwd: Inoltra: A proposito di istituzioni totali]

telviola at ecn.org telviola at ecn.org
Mon Sep 7 12:28:50 CEST 2009


---------------------------- Original Message ----------------------------
Subject: Inoltra:  A proposito di istituzioni totali
From:    "viola962000" <viola962000 at yahoo.it>
Date:    Mon, September 7, 2009 12:05 pm
To:      telviola at ecn.org
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--- In asitforum at yahoogroups.com, luigi.colaianni at ... ha scritto:

Torino: muore persona con diagnosi psichiatrica, era in carcere per
"resistenza".

 

La Repubblica, 5 settembre 2009

 

È morto in carcere, quando probabilmente non avrebbe dovuto nemmeno
esserci. Carlo Esposito, 41 anni, bidello astigiano, incensurato,
schizofrenico, condannato alla "pena esemplare" di 2 anni e 2 mesi per
resistenza a pubblico ufficiale, è deceduto lunedì sera: per infarto, si
legge nel referto medico. La sua morte, però, pur per cause naturali, sta
diventando un caso.

Sulla vicenda del bidello astigiano è stato aperto un fascicolo dalla
procura di Torino, che ha incaricato il medico legale Roberto Testi di
eseguire l´autopsia. E anche il consigliere regionale di Sinistra e
libertà Luca Robotti ha presentato un´interrogazione a Palazzo Lascaris e
nei prossimi giorni ne seguirà forse una anche al ministro di Grazia e
Giustizia. "Carlo Esposito è morto perché invece di aiutarlo e di
sostenerlo è stato condannato in modo incomprensibile e sproporzionato",
ha commentato Robotti.

Tutto inizia il 24 giugno ad Asti, quando i carabinieri lo vedono fare
manovre azzardate con la sua Panda. Esposito non si ferma all´alt della
pattuglia e inizia un inseguimento a tutta velocità, tra incidenti evitati
per un soffio, per venti chilometri sulla provinciale per Casale. Un
comportamento pericoloso, certo. Tuttavia sarebbero bastate le prime
parole del fuggitivo per capire che qualcosa nella sua mente non andava.
"Dovete ringraziarmi - aveva detto ai carabinieri - Vi ho salvato la vita
perché volevano farvi un attentato".

Nel suo passato si registrano diversi ricoveri nel reparto psichiatrico di
Asti e un Tso, anche se questo non gli aveva impedito di avere un lavoro,
degli amici e una vita abbastanza regolare. Il giorno dopo Esposito viene
condannato per direttissima a 26 mesi di galera senza condizionale per
resistenza a pubblico ufficiale.

Per un incensurato è una pena alta, esagerata forse, visto che nessuno al
tribunale di Asti, né il pm Vincenzo Paone, né il giudice Cesare Proto, né
il suo avvocato Michele Aufiero - poi sostituito da Maurizio La Matina -
sollevano il fatto che l´uomo sia schizofrenico e nessuno invoca il vizio
parziale di mente, che prevede una riduzione di pena e gli consentirebbe
di godere della sospensione condizionale.

Invece solo dopo il suo ingresso nel carcere astigiano di Quarto ci si
chiede se la detenzione sia compatibile con lo stato di salute dell´uomo
che, non solo era schizofrenico, ma anche diabetico, iperteso, obeso,
oltre ad aver già avuto delle ischemie. Il medico legale sostiene però che
sia sufficiente trasferirlo in una struttura dove possano controllare
l´assunzione dei farmaci e ai primi di luglio Esposito entra nel reparto
psichiatrico delle Vallette.

Da qui ai primi di agosto invia due lettere alla madre e a un´insegnante
della scuola dove lavorava dicendo di essere collassato - "Ho rischiato di
morire due volte", scrive lui - perché a suo parere gli erano stati
somministrati dei farmaci non idonei o a dosaggi sbagliati. Da quelle
crisi si era ripreso, ma alla luce di quanto poi accaduto le lettere
saranno consegnate alla procura torinese.

Esposito si sente male verso le 20,30 di lunedì. Va in infermeria con le
sue gambe, ma mentre il medico lo visita ha una crisi cardiaca.
L´ambulanza arriva subito, ma l´uomo è troppo grave per essere portato in
un ospedale: mentre i sanitari cercano di stabilizzarlo, alle 21,30 muore
per arresto cardiaco. "Viste le sue condizioni di salute, è possibile che
la sua morte non sia colpa di nessuno - conclude Robotti - Ma non sarebbe
dovuto morire lì".



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-----Original Message-----
From: Yurena Trujillo Pèrez <yurenatrujillo at ...>

Date: Fri, 4 Sep 2009 12:19:29
To: <asitforum at yahoogroups.com>
Subject: R: [ASit] "RESPINTI"  Domenica 6 settembre ore 21.00 su Rai Tre


interessante, lo giro ai miei contatti e lo vedrò senz'altro. Grazie 1000,
yurena

--- Ven 4/9/09, Capponi Gino <gino.capponi at ...> ha scritto:


Da: Capponi Gino <gino.capponi at ...>
Oggetto: [ASit] "RESPINTI" Domenica 6 settembre ore 21.00 su Rai Tre
A: "asitforum at yahoogroups.com" <asitforum at yahoogroups.com>
Data: Venerdì 4 settembre 2009, 13:14


 



Da quando sono cominciati i respingimenti in mare sono stati finora 800
gli uomini e le donne che le autorità italiane hanno riconsegnato alla
Libia.. Eppure di tutti questi respingimenti non abbiamo mai visto neanche
un'immagine: nessun telegiornale italiano, nè pubblico nè privato ha
potuto documentare che cosa sia successo.

PRESADIRETTA per la prima volta è riuscita ad alzare il velo sul primo
respingimento, quello fatto nei giorni 6 e 7 maggio dalla motonave
BOVIENZO della guardia di finanza insieme ad altre due unità della
capitaneria di porto . In esclusiva la RAI manderà in onda le foto
scattate da Enrico Dagnino l'unico giornalista che si trovava a bordo
della BOVIENZO e che ha assistito al primo respingimento dal momento in
cui è stato avvistato il gommone carico di migranti fino a quando sono
stati letteralmente "buttati" sui pontili del porto di Tripoli.

http://fortresseuro pe.blogspot. com/2009/ 08/presa- diretta-il-
6-settembre- speciale. html

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