[Cslist] [Fwd: I: [cpa-news] Sgrana & (Tra)balla - tre giorni di musica popolare]

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Sat May 9 12:00:05 CEST 2009


---------------------------- Original Message ----------------------------
Subject: I: [cpa-news] Sgrana & (Tra)balla - tre giorni di musica popolare
From:    "pietro clerici" <pietro_olmo at yahoo.it>
Date:    Sat, May 9, 2009 11:30 am
To:      telviola at ecn.org
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--- Gio 7/5/09, newsletter del cpa fi-sud <cpa-news at hackbloc.net> ha scritto:

> Da: newsletter del cpa fi-sud <cpa-news at hackbloc.net>
> Oggetto: [cpa-news] Sgrana & (Tra)balla - tre giorni di musica popolare
> A: "Cpa news" <cpa-news at hackbloc.net>
> Data: Giovedì 7 maggio 2009, 11:39
>
> Sgrana & (Tra)balla
>
> 3 giorni di Musica Popolare
>
> 21/22/23 Maggio '09
>
> Centro Popolare Autogestito Firenze Sud
> Via Villamagna 27a Firenze
> www.cpafisud.org
> -----------------------------------------------------------
>
> ........ S'eran belle' visti passar dai' borgo, facendoci
> non poco gira' i
> corbelli. A nessuno ci piacea  cantare e bere con quei
> figuri che si movean
> boriosi a controllar osterie e fiere. Lo dicea Batacchio,
> che di randelli
> se ne intendea sicuro, che su' i lor gropponi, sonato
> avrebber  certo come
> i' tamburo. A girar la voce un ci volle molto: chi saltò
> l'Arno lucente,
> chi dai vecchi buchi sorti' fori, chi dalla macchia un
> volle star senza far
> niente. Un ci fu che attender l'occasione. Furon musica
> e  danze a coprir
> i' rumore, odori e fumi alle guardie far allentar le funi,
> e come correan
> dai lor signori gli indomiti piangenti.
> (Capitolo XII - Briganti e Banditi a Gavinana - Meglio le
> nostre Bande
> delle vostre Ronde)
>
> -----------------------------------------------------------
>
> S'arriva anche quest'anno al momento in cui impossibile per
> noi diventa
> non ripensare a Sgrana & Traballa. Si a ripensare
> perchè ogni anno ci
> ritroviamo a chiederci che significato ha ad oggi
> organizzare la nostra 3
> Giorni di Musica Popolare. Ripensare perchè tutto va
> avanti e fagocita,
> rendendo moda o spogliando del loro valore le nostre
> tradizioni e la nostra
> memoria.
> Nella nostra città non giran più giullari e menestrelli,
> cantori e
> artisti. Le piazze non si animan di feste; nei giardini e
> parchi non fanno
> eco i cinguettii all'amoreggiar di giovani e alle urla
> innocue dei
> pischelli. Sono altri quelli che vorrebbero che si
> vedessero girar per le
> nostre strade. Losche figure vestite di abiti ben più
> tetri che incutono
> terrore e paura, perchè di questo vorrebbero cibare le
> nostre menti;
> divise che dolore e rabbia suscitano negli animi nostri e
> non allegria e
> festa di cui vorremmo che la città vivesse.  Il tetro
> crea paura, timore e
> insicurezza. Le musiche, la socialità, l'allegria e la
> festa rendono
> sicura e viva una città. In quei momenti si superano le
> paure, il diverso
> diventa ricchezza aggiunta, una lingua diversa diventa una
> musica nova, una
> storia nuova, la nostra storia.
> Vorremmo che anche questa festa ci insegnasse qualcosa e
> che almeno ci
> aiutasse a capire questo.
> Il tentativo quest'anno forse è ancor più arduo che in
> passato. Fare un
> salto in avanti nelle collaborazioni sul nostro territorio
> con chi sta
> portando avanti con fatica un lavoro di ricerca sul campo,
> andando a
> scovare coloro che, in passato, vivevano quasi con vergogna
> la loro
> condizione contadina, proletaria, di sfruttati, ma che oggi
> con orgoglio,
> nonostante l'età, riprendono e intendono tramandare la
> voglia di
> ribellione e di emancipazione contenuta nelle loro canzoni
> e nei loro
> stornelli, talvolta non privi di tristezza ma sempre con
> quella giusta dose
> di rispetto per se stessi e per la propria dignità.
> Un lavoro di ricerca su quello che si è prodotto sui
> nostri territori con
> l'arrivo di chi, come in passato, ha dovuto attraversare
> mari, lasciare
> famiglie e affetti per un pezzo di pane, che con la propria
> storia si porta
> appresso le proprie musiche e le proprie danze.
> Una Sgrana & Traballa che è per noi parte stessa dei
> vent'anni di vita del
> CPA FI-SUD, perchè senza quello che al suo interno si è
> sviluppato, le
> relazioni, la critica alla mercificazione del divertimento
> e della musica,
> delle tradizioni, in una città dove nemmeno il Calcio
> Storico passa
> indenne dalla città vetrina e dalle sue regole, non
> sarebbe forse mai
> potuta esistere.
> Che si animino di pazienza i nostri vicini, come di
> pazienza bisogna
> armarci davanti alle urla dei giochi di bambini e ragazzi,
> delle parole che
> echeggiano nelle serate estive, perchè peggiore è il
> silenzio del nulla.
> E che come ogni anno salga la bile a chi da una poltrona,
> giovane già
> vecchio, inveisce contro chi del proprio
> protagonismo e impegno ne fa una ragione di vita.
>
> E come in passato ...... che la Festa abbia inizio.
>
> -----------------------------------------------------------
>
> Giovedi 21 Maggio 2009
>
> -----------------------------------------------------------
>
> Dalle ore 19.30
> Con la complicità delle realtà dell'Associazione
> Culturale La Leggera si
> dia inizio alla Festa e che le musiche e i canti rallegrin
> le nostre serate
>
> L'odor dei formaggi si propaghi per annebbiar le menti e
> svegliar le pance
>
> Storie d'amore, sdegno e sopravvivenza
> Voci dal canto di tradizione orale dell'Albania e della Val
> di Sieve
> (Firenze)
>
> Dalle ore 20.30
> Suonate lu cornu, accese le griglie, sono pronte le paste
> tutti a sgrifar
>
> Durante e dopo la sgrifata
> S'affigurino le coppie! Veglia a ballo
>
> Si alterneranno sul Palco per allietar le folle
>
> Alfredo Nico Paciani
> Da Mirdita (montagne dell'Albania del Nord), è cantore e
> suonatore di
> çifteli, antichissimo strumento a due corde.
>
> Guido Tirinnanzi
> Classe 1917, è da sempre sonatore di organetto nelle
> veglie in casa in Val
> di Sieve.
>
> I Suonatori della Leggera
> Sono la formazione musicale e canora di più lunga
> esperienza
> dell'Associazione. I loro canti e le sonate sono frutto
> della ricerca sul
> territorio in Val di Sieve e Casentino.
>
> Laboratorio musicale di Doccia
> Realtà permanente per la trasmissione e l'apprendimento
> dei repertori di
> ballo tradizionale in Val di Sieve
>
> -----------------------------------------------------------
>
> Venerdi 22 Maggio 2009
>
> -----------------------------------------------------------
>
> Dalle ore 19.30
> E mentre risonavan le note e i canti, strani
> viandanti ci proponevan vini e cibarie
>
> MistoLAna
> Racchiuse nelle pagine mai lette rimanevano da sole senza
> l'ascolto…
> Così col passare del tempo note amiche suonavano al
> campanello delle mie
> parole, decisi di aprire e, come una porta fra le nuvole,
> cominciai a
> raccontare… Io, Ascanio, scrivevo da tempo, mentre Sandro
> inventava
> musiche legate a un destino intrecciato di noi. Emozioni
> dopo emozioni la
> sua chitarra conosce la mia semplicità coperta. Da quel
> sabato pomeriggio
> abbiamo creato tanti piccoli frammenti, per costruire
> questa favola che
> ancora s'inventa…
>
> Dalle ore 20.30
> Giran le bestie sulle braci, s'odon gli odor dalle cucine,
> rosichino i potenti mentre il popolo con allegria si ciba
>
> Grup Haykiris
> Il Grup Haykiris (Grido) nasce in Germania nella numerosa
> comunita di
> immigrati turchi. Fedele Alla tradizione della musica e
> danza turca, ha
> rielaborato le sonorità della musica popolare con
> l'inserimento dei suoni
> degli
> strumenti moderni, creando una contaminazione di grande
> effetto. Vicino al
> Partito dei lavoratori turchi in germania (ATIK), racconta
> nei loro testi
> la lotta della parte migliore del loro popolo
>
> Collettivo Folkloristico Montano
> Suona e canta le Ottave, i canti del lavoro,sociali e di
> protesta, ma anche
> d’amore e di rispetto per la civilta’ dei Maggi e
> antichi brani
> dedicati alla donna, nenie per bambini e nonsense. Chi non
> ci conosce
> puo’rimanere un po’ sbalordito dal fatto che a volte le
> sibizioni
> sembrino “occasionali”,”improvvisate” ma questa
> e’ una parte
> importante del nostro repertorio che ci permette di
> mantenere intatta la
> freschezza tipica di tutto cio’ che viene dalla
> tradizione popolare.
>
> -----------------------------------------------------------
>
> Sabato 23 Maggio 2009
>
> -----------------------------------------------------------
>
> Dalle ore 19.30
> Arrivaron i calabri con le lor vivande a rallegrar le
> pance, a fa' arrossir
> le gote del popolo festante
>
> Sandrò dei 100 Dromadaires
> Membro di gruppi dal suono molto eclettico (reggae roots,
> tarantella,
> musica africana...), SANDRO il nomade (chitarra, canto,
> kamelengoni,
> ukulele) ha sviluppato attraverso i suoi viaggi (Mali,
> Marocco dei Gnawa)
> una visione etnica e
> percussiva della chitarra tradizionale africana, imitando i
> suoni delle
> arpe africane (Kora, Kamalengoni). Canta pezzi in bambara,
> wolof, sousou,
> dialetti dell’Africa occidentale.
>
> Dalle ore 20.30
> E che gli osti di dian da fare perchè il morbo della fame
> infuria e al
> popolo il pan gli manca
>
> InConTraDa
> (IncontriContaminazioniTradizioniDaSudANord) sono una
> formazione musicale
> torinese,specchio dell'evoluzione multiculturale della
> nostra società.Il
> repertorio fonde sonorità radicate nel nostro Sud con
> quelle di altre
> tradizioni sonore mediterranee (dalla tarantella del
> Gargano,la pizzica del
> Salento alle tammurriate napoletane,fino alla tarantella di
> Montemarano),
> proponendo un intreccio di sperimentazioni tra musica e
> danza.
>
> Kalamu
> Nascono nel 2005, quando un gruppo di giovani calabresi
> sperimenta un
> percorso musicale che vede la loro terra d’origine
> protagonista in
> un’evoluzione di suoni contaminati dal mondo che la
> circonda. Parte il
> progetto che riprende brani della tradizione popolare
> meridionale
> rielaborati con l’uso di sempre nuovi generi musicali e
> brani composti
> interamente da loro utilizzando la musicalità dei loro
> dialetti con testi
> che affrontano tematiche sociali, politiche, culturali
> della loro terra e
> del resto del mondo, attraverso occhi di giovani che non
> smettono di
> sperare in un futuro migliore.
>
>
> ........... e un ci bastava mica quello che già c'era. Che
> gli roda ancor
> di più a chi ci vo' male pe' i polpi avvinghiati e
> l'acciughe saltanti, e
> mentre le pance si soddisfano che le menti e le coscienze
> si cibino a
> dovere
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> -----------------------------------------------------------
>
> Venerdi 22 Maggio dalle ore 24.00
>
> -----------------------------------------------------------
>
> Proiezione del film in pellicola
> "Cronache di poveri amanti" di Carlo Lizzani
> Film del 1954 tratto dall'omonimo romanzo di Vasco
> Pratolini.
> Le vicende del romanzo sono ambientate in Via del Corno a
> Firenze negli
> anni '20, anni in cui sono vivi gli scontri tra fascisti e
> antifascisti.
>
> -----------------------------------------------------------
>
> Sabato 23 Maggio dalle ore 18.00
>
> -----------------------------------------------------------
>
> Incontro con Aleida Guevara, figlia del CHE, 
> militante rivoluzionaria ed
> internazionalista.
> Nata a Cuba nel 1960, è medico all'ospedale dell'Avana ed
> ha lavorato in
> Nicaragua, Angola, Ecuador.
> Festeggiamo i 50 anni della Rivoluzione a Cuba, con un
> ricordo speciale per
> il grande rivoluzionario Ernesto CHE Guevara e per chi
> ancora, come i 5
> cubani rinchiusi nelle carceri USA, lotta in tutto il mondo
> per la libertà
> ed il socialismo.
>
> -----Segue allegato-----
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