[Cslist] [Fwd: Inoltra: Gaza Pace e Guerra Sotto Controllo]
telviola at ecn.org
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Wed Dec 30 10:12:32 CET 2009
---------------------------- Original Message ----------------------------
Subject: Inoltra: Gaza Pace e Guerra Sotto Controllo
From: "r.b.Laing" <viola962000 at yahoo.it>
Date: Wed, December 30, 2009 9:21 am
To: telviola at ecn.org
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--- In fori-sociali at yahoogroups.com, gabriella grasso <gagrass at ...> ha
scritto:
TELEFONATE
alla Farnesina
06 36225
all'ambasciata egiziana in Italia 06 8440191
all'ambasciata italiana al Cairo
0020 101994599
al consolato d'Egitto a Milano
02 29518194 o 02 29516360
Mi ha richiamato dal Cairo Il Dott. Bellantone Domenico che stamattina ha
incontratol e nostre delegazioni e mi ha esposto quel che ha esposto a loro:
non essendo un rapporto bilaterale Egitto/Italia le cose sono più
complicate, il gruppo infatti coinvolge 42 paesi e quindi non riescono a
gestire la situazione. Ha consigliato ai nostri di non unirsi agli altri
gruppi che fanno manifestazioni ed a restare per proprio conto, poichè si
teme che le manifestazioni incancreniscano la situazione, che gli italiani
vengano coinvoti in scontri, poichè la situazione è piuttosto tesa. Hanno
parlato dell'eventualità di formare una delegazione per riuscire a passare.
Uno dei motivi per cui il governo egiziano non ha dato il permesso è poichè
la freedom march è vista come un operazione politica e non umanitaria (e
allora non si spiega perchè Galloway sia bloccato ad Aqaba).
Mi ha detto che stanno facendo nei limiti delle loro competenze e
possibilità il possibile per far passare il grupo a Gaza, ma francamente
l'impressione che ho avuto è che l'ambasciata miri esclusivamente
all'incolumità degli italiani, che basta che non vengano arrestati o feriti
e loro hanno svolto il loro compito. Riuscire a tenerli buoni fino
all'ultimo affinchè ritornino in Italia belli tranquilli. Ma sebbene sia
importante l'attenzione che riservano agli attivisti, si sono occupati di
trovare un hotel ai deportati da El Arish per il Cairo, non dobbiamo
dimenticare che l'obbiettivo è entrare a Gaza. INSISTIAMO.
Elisabetta
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From: elisabettazaatar at ...
To: associazionezaatar at ...
Date: Tue, 29 Dec 2009 14:15:04 +0100
Subject: Re: [Associazionezaatar] R: Fwd: [donneinnero] Gaza Pace e Guerra
Sotto Controllo
Ho appena parlato con la Farnesina, mi ha risposto uno che si è qualificato
come funzionario dell'Unità di Crisi. Mi ha passato un impiegato appena ha
capito di cosa parlavo, dopo di che mi hanno passato una signora anzianotta
e agitata che faceva parte di un altro ufficio che si occupa di italiani
all'Estero che non sapeva nulla, nonostante io abbia fatto i nomi di diversi
partecipanti alla delegazione e dicendo che sono miei amici e facendogli
presente che sono 3 giorni che arrivano telefonate e ne parlano anche i
media compreso il TG3 e Rainews24 (collegamento con Mila Pernice). Mi ha
detto che non è la Farnesina che si occupa di questi italiani e che se ne
occupa quest'ufficio degli italiani all'estero con l'ambasciata italiana
al Cairo. Ha chiesto il mio numero di telefono e gliel'ho dato, mi ha detto
che mi richiamerà, credo si stia informando.
La sensazione è che non abbiano più voglia di rispondere e stiamo dirottando
le telefonate a destra e a sinistra. DOBBIAMO INSISTERE, stiamo dando
fastidio, continuiamo a dare fastidio, dobbiamo spingerli a fare qualcosa.
Elisabetta
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Date: Tue, 29 Dec 2009 12:35:19 +0000
From: martaturilli at ...
To: associazionezaatar at ...; luisella.valeri at ...
CC: donneinnero at ...
Subject: [Associazionezaatar] R: Fwd: [donneinnero] Gaza Pace e Guerra Sotto
Controllo
Cara Luisella, cari tutti,
la tizia che ti ha risposto è una messa lì al centralino della Farnesina con
l'incarico di "sedare" le proteste (stanno ricevendo decine e decine di
chiamate al giorno) e ripete a tutti la stessa solfa.
*Bisogna alzare la voce e chiedere che ci venga passato un funzionario
dell'unità di crisi!*
1) all'obiezione che si sapeva che c'era il blocco rispondete che il governo
egiziano lo ha comunicato agli organizzatori il 22 dicembre tre giorni prima
della partenza! Era evidentemente impossibile (e alla Farnesina lo sanno
benissimo) fermare un'organizzazione che ha mandato lì 1500 persone! *Non è
vero che il valico era chiuso,* l'Egitto lo ha chiuso dopo:gli accordi presi
con e accettati dall'Egitto erano che la delegazione internazionale sarebbe
passata il 29 dicembre.
*Bisogna sbugiardare questa gente!*
*2)* All'obiezione che è tutto sotto controllo rispondete che *i delegati
non hanno più (da ieri) un albergo al Cairo*, perchè dovevano spostarsi a
El-Arish e poi a Gaza!!! Sono in giro per il Cairo e devono adattarsi a
dormire dove trovano.
Per favore, non lasciamo soli i nostri delegati: *continuate a telefonare,
siate calmi ma sbugiardateli e insistete a voler parlare con un funzionario!
Se si rifiutano, dite che avete amici o parenti in delegazione!*
Vi incollo qui sotto gli ultimi aggiornamenti sulla situazione al Cairo.
Marta
*Ultime notizie dalla Gaza Freedom March (ore 13.00)*
Oggi martedi 29 dicembre, le varie delegazioni internazionali hanno dato
vita a manifestazione sotto le proprie ambasciate di appartenenza. Gli
attivisti statunitensi sono stati completamente circondati. La delegazione
italiana (Forum palestina, Action for Peace) riunita praticamente in
assemblea sotto la legazione diplomatica, si è nuovamente incontrata con il
1° Segretario dell'Ambasciata italiana al Cairo avanzando la proposta di far
passare la delegazione per fare arrivare gli aiuti raccolti per le strutture
e la popolazione palestinese di Gaza. Tra questi si sottolinea l'impegno
preso in Italia con l'ospedale palestinese Al Awda di Jabalya che ha
coinvolto decine di città e di associazioni.
Oggi è previsto un incontro con il Sindacato dei Giornalisti egiziani nella
cui sede sta attuando lo sciopero della fame Hedy Epstein 84 anni, ebrea
sopravvissuta ai campi di sterminio. Successivamente è previsto un SIT IN
insieme al sindacato degli avvocati convocato per ricordare il primo
anniversario del massacro dei palestinesi operato dalle truppe israeliane a
Gaza. Due giorni fa la manifestazione degli avvocati egiziani era stata
dispersa dalla polizia.
Mentre le autorità egiziano stendono oggi il tappeto rosso per ricevere il
premier israeliano Netanyahu, usano il pugno di ferro contro gli attivisti
internazionali ed egiziani. Netnayahu è in Egitto per discutere sullo
scambio dei prigionieri e degli accordi economici con cui Israele di fatto
condiziona pesantemente l'Egitto. Secondo Mila Pernice del Forum Palestina -
in diretta dal Cairo ai microfoni di Radio Città Aperta - per l'Egitto aver
tenuto sequestrati al Cairo gli attivisti della Gaza Freedom March durante
la visita di stato di Netanyahu può rivelarsi un boomerang.
Tra i vari presidi sotto le ambasciate e negli appuntamenti in giro per la
capitale egiziana si segnala la presenza della giornalista israeliana Amira
Hass, mentre nei media arabi Al Jazeera soprattutto cominciano a
trapelare commenti critici sull'atteggiamento delle autorità egiziane contro
gli attivisti internazionali giunti da ben 42 paesi per recarsi a Gaza in
solidarietà con la popolazione palestinese ad un anno dal massacro
dell'Operazione Piombo Fuso realizzato dalla truppe israeliane.
Inizio messaggio inoltrato:
*
*
*Data: *29 dicembre 2009 10:39:34 GMT+01:00
*A: *<http://it.mc277.mail.yahoo.com/mc/compose?to=donneinnero@...>
donneinnero at ...
*Oggetto: [donneinnero] Gaza Pace e Guerra Sotto Controllo*
*Rispondi a: *Donne in Nero
<<http://it.mc277.mail.yahoo.com/mc/compose?to=donneinnero@...>
donneinnero at ...>
<http://www.reset-italia.net/2009/12/29/gaza-pace-e-guerra-tutto-sotto-controllo/>
http://www.reset-italia.net/2009/12/29/gaza-pace-e-guerra-tutto-sotto-controllo/
video foto link
Ho tentato ieri di comunicare ai telefoni indicatimi nelle segnalazioni e
aggiornamenti dei gruppi di italiani e internazionali bloccati in
Egitto, il mio dissenso e la preoccupazione. L' Unità di crisi della
Farnesina mi ha risposto che intanto non dovevano partire, che già
sapevano qual'era il Blocco, poi ha continuato la voce femminile a
ripetermi con fermezza che tutto era sotto controllo, li seguivano...
Gaza Freedom March: manifestazione al Cairo. A centinaia protestano
contro blocco del Convoglio. Scrivo dunque per riassumere le notizie
internazionali e sopratutto per far conoscere il Comunicato Stampa della
Gaza Freedom March su Hedy Epstein tradotto in italiano.
Non solo non ho dubbi ma non li hanno neanche coloro che sono fermi con i
generi di conforto ed aiuto, cito un brano del Secolo XIX: «Non solo
non riusciamo a raggiungere Gaza perché il governo egiziano ha bloccato
le nostre delegazioni e i nostri mezzi (comprese le protesi per l'anca
portate da una missione della Regione Liguria). Abbiamo difficoltà anche
a girare per il Cairo in gruppi di più di due o tre persone, ci fermano
continuamente». Parla Paolo Languasco, avvocato genovese che fa parte
della delegazione di 8 liguri che volevano partecipare alla marcia per
la pace su Gaza, ma sono stati bloccati al Cairo insieme ad altri
cento manifestanti italiani e a circa cinquecento persone che fanno parte
...«Ieri, per tutto il giorno, i manifestanti hanno fatto appello al
Governo italiano, tramite la Farnesina, per chiedere di poter
raggiungere Gaza, attraverso il valico di Rafah che si trova al confine
tra Egitto e striscia di Gaza, o quanto meno il confine dove avevano
prenotato gli alberghi. E in tutti i casi di potersi muovere liberamente
almeno al Cairo, senza venire fermati continuamente come invece sta
succedendo». «Anche raggiungere l'ambasciata è stato un problema -
riprende Languasco dal Cairo - i taxi su cui viaggiavamo venivano
indottrinati per farci
scendere e non accompagnarci a destinazione. Soltanto sparpagliandoci a
piccoli gruppetti siamo riusciti a raggiungere l'ambasciata».delle
delegazioni provenienti da 52 paesi di tutto il mondo».
Tra questi c'è una piccola grande Signora, Hedy Epstein, una
sopravvissuta all'Olocausto di 85 anni, che ha iniziato lo sciopero
della fame per protestare contro la chiusura della Striscia di Gaza.
[video]60XVfEow4M0[/video]
Mentre scrivo, leggo che Vladimir Putin annuncia che la Russia deve
sviluppare "armi offensive" per fare fronte allo scudo antimissile
americano.
Che il presidente Obama, da una base militare nelle Hawaii dichiara che
gli Stati Uniti "non daranno tregua" ai terroristi e che la Casa
Bianca "si oppone alla costruzione" di 700 nuovi alloggi "a
Gerusalemme Est" come annunciato dal governo israeliano.
Che El Pais titola con l'arresto in Iran della sorella del premio Nobel
per la pace Shirin Ebadi, non implicata nella lotta per i diritti umani,
nè partecipe ad alcuna protesta ma "avvertita" di non contattare la
sorella e invitata a lasciare l'appartamento dove viveva con suo marito
e i due figli.
Che Fini dice ai soldati italiani in Libano che senza di loro la pace è
irraggiungibile e che non c'é un solo italiano degno di questo nome che
non sia grato all'impegno delle donne e degli uomini italiani in divisa.
Sono una di quelle indegne persone che in queste ultime giornate di
"pace" è grata a chi la cerca, la invoca e chiede a gran voce Verità e
Giustizia per tutte e tutti come la piccola Grande Signora Hedy Epstein
e a tutti coloro che non si danno pace, fermi a un valico, a un Muro,
dietro a una rete, come i No dal Molin,che fanno sapere come
trascorreranno l'ultimo giorno del 2009 a Vicenza, base americana:"
il capodanno lo festeggeremo con una fiaccolata intorno all'area del
cantiere; è un modo per denunciare quanto sta avvenendo al di là delle
reti, ma soprattutto è un modo per presentare al mondo il nostro 2010:
un altro anno di mobilitazione; perché, come si diceva il 17 febbraio
2007, noi «resisteremo un minuto in più di chi vuole la nuova base».
Non inutile dirvi che contano sulla nostra rassegnazione e il
silenzio.Non siate complici,la Rete è ben altro che opprimere la
Libertà. Contro la guerra :To Gaza, With Love Doriana Goracci
Hedy Epstein, una pacifista di 85 anni sopravvissuta all'Olocausto, ha
annunciato di aver iniziato lo sciopero della fame per protestare contro
il rifiuto del Governo Egiziano di consentire ingresso a Gaza ai
partecipanti della 'Freedom March'. La Signora Epstein fa parte di una
delegazione di internazionali provenienti da 43 paesi, che si sarebbero
uniti a migliaia di Palestinesi in una marcia non violenta che dal Nord
della striscia avrebbe raggiunto Eretz, il confine con Israele,
chiedendo la fine dell'assedio. L'Egitto sta impedendo ai manifestanti
di lasciare il Cairo, costringendoli a trovare vie alternative per dar
voce alla propria protesta. La signora Epstein rimarrà davanti
all'edificio dell'ONU nel World Trade Center (Cornish al-Nil 1191, il
Cairo) per tutta la giornata, insieme ad altri 10 attivisti che come lei
hanno iniziato lo sciopero della fame. "E' importante che la popolazione
sotto assedio di Gaza sappia che non è sola. Voglio poter dire alla
gente che incontrerò nelle strade di Gaza che rappresento molti nella
mia città e negli USA che sono indignati per le politiche adottate da
Israele, USA e Europa nei confronti dei Palestinesi e che siamo sempre
di più a pensarla cosi" dice la Epstein. Nel 1939, a soli 14 anni, per
fuggire alla persecuzione nazista la Epstein fu mandata in Inghilterra
dai genitori attraverso il programma chiamato Kindertransport. Epstein
non rivide più i suoi genitori che morirono ad Auschwitz nel 1942.
Finita la guerra, lavorò come analista ai processi di Norinberga contro
i dottori nazisti che avevano eseguito ricerche mediche sperimentali su
i prigionieri dei campi di concentramento. Dopo essersi trasferita negli
USA, la Epstein si è dedicata alla causa della pace e della giustizia.
Diversamente da molti sopravvissuti all'Olocausto, una delle cause che
ha abbracciato è quella Palestinese. Ha viaggiato in Cisgiordania, ha
raccolto aiuti umanitari e ora vorrebbe poter entrare a Gaza.
Per ulteriori informazioni:
Ann Wright, Egypt (19) 508-1493
Ziyaad Lunat, Egypt +20 191181340
Medea Benjamin, Egypt +20 18 956 1919
Ehab Lotayef, Egypt +20 17 638 2628
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Luisella Valeri
<http://it.mc277.mail.yahoo.com/mc/compose?to=luisella.valeri@...>
luisella.valeri at ...
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