[Cslist] [Fwd: Inoltra: R: [fori-sociali] Ogg: E SE FIORAVANTI E LA MAMBRO FOSSERO INNOCENTI?]
telviola at ecn.org
telviola at ecn.org
Tue Aug 4 10:58:00 CEST 2009
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Subject: Inoltra: R: [fori-sociali] Ogg: E SE FIORAVANTI E LA MAMBRO
FOSSERO INNOCENTI?
From: "Piotr Alessadrovich Klericek" <leonka22 at yahoo.it>
Date: Tue, August 4, 2009 10:48 am
To: telviola at ecn.org
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--- In fori-sociali at yahoogroups.com, "Piotr Alessadrovich Klericek"
<leonka22 at ...> ha scritto:
--- In fori-sociali at yahoogroups.com, Lorenzo Dellacorte <l_coortis@> ha
scritto:
>
> Il problema degli esecutori è del tutto secondario, chiunque esso sia:
fondamentale è chi sono i mandanti e su questo piano l'unico metodo di
analisi è quello della valutazione politica su chi ha tratto vantaggio
dalla strategia stragista blu, rossa, nera o gialla che sia e la storia
successiva parla da sola eloquentemente.
>
> --- Mar 4/8/09, legambienterossa <legambienterossa@> ha scritto:
>
>
> Da: legambienterossa <legambienterossa@>
> Oggetto: [fori-sociali] Ogg: E SE FIORAVANTI E LA MAMBRO FOSSERO INNOCENTI?
> A: fori-sociali at yahoogroups.com
> Data: Martedì 4 agosto 2009, 09:05
>
>
>
>
>
>
> --- In fori-sociali@ yahoogroups. com, "clochard" <spartacok@ ..> ha
scritto:
> >
> > L'ho scritto per un foglio non di movimento, ma esprime abbastanza la
mia valutazione.
> > Ciao
> >
> > e
> >
> >
> >
> >
> > E SE FIORAVANTI E LA MAMBRO FOSSERO INNOCENTI?
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > Il 2 agosto 1980, alle ore 10,25, una bomba esplose nella sala
d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna.
> > Il bilancio finale fu di 85 morti e 200 feriti. La violenza colpì alla
cieca cancellando a casaccio vite, sogni, speranze.
> > Nel dare notizia, la radio e la televisione parlarono di "sciagura"
(alludendo allo scoppio di una caldaia o ad una fuga di gas) e, sulle
prime, non dettero peso alla rivendicazione del massacro, che venne
fatta subito dopo, dal gruppo fascista NAR. Solo in serata lasciarono
trapelare la probabilità dell'attentato.
> > La strage investì direttamente la nostra città:Torquato Secci,
impiegato alla Snia, venne allertato dalla telefonata di un amico del
figlio Sergio, Ferruccio, che si trovava a Verona. Sergio lo aveva
informato che a causa del ritardo del treno sul quale viaggiava,
proveniente dalla Toscana, aveva perso una coincidenza a Bologna e
aveva dovuto aspettare il treno successivo. Poi non ne aveva più
saputo nulla.
> > Solo il giorno successivo, telefonando all'Ufficio assistenza del
Comune di Bologna, Secci scoprì che suo figlio era ricoverato al
reparto Rianimazione dell'ospedale Maggiore.
> > "Mi venne incontro un giovane medico, che con molta calma cercò di
prepararmi alla visione che da lì a poco mi avrebbe fatto inorridire",
ha scritto Secci, "la visione era talmente brutale e agghiacciante che
mi lasciò senza fiato. Solo dopo un po' mi ripresi e riuscii a dire
solo poche e incoraggianti parole accolte da Sergio con l'evidente,
espressa consapevolezza di chi, purtroppo teme di non poter subire le
conseguenze di tutte le menomazioni e lacerazioni che tanto erano
evidenti sul suo corpo".
> > Nel 1981 Torquato Secci diventò presidente dell'Associazione tra i
familiari delle vittime della strage.
> > Ricordiamo Sergio come un giovane intelligente, colto, sensibile ai
temi politici e sociali, che seguiva dalla redazione di Radio Evelyn e
durante la campagna elettorale per le elezioni politiche del 1979,
quando fu candidato dal cartello "Nuova Sinistra Unita". Una figura la
cui mancanza ha pesato sulla storia successiva di Terni.
> > Anni di indagini e processi hanno permesso di individuare le
responsabilità di neofascisti, loggia massonica P2 e Servizi segreti,
coinvolti a vari livelli nella strage e tutti alleati per occultarne i
retroscena.
> > Licio Gelli, gran maestro della loggia massonica P2, il faccendiere
Francesco Pazienza, gli appartenenti al SISMI, generale Musumeci e
colonnello Belmonte, sono stati condannati per depistaggio. Oggi sono
tutti liberi.
> > Sull'esecuzione materiale della strage ci sono invece ancora pesanti
dubbi. Gli allora militanti dei NAR Valerio Fioravanti e Francesca
Mambro sono stati condannati definitivamente, insieme a Luigi
Ciavardini.
> > Ma la loro storia processuale è stata travagliatissima. Addirittura
una giuria popolare, al processo d'appello, li assolse, ma la Corte di
Cassazione rovesciò il verdetto, basandosi esclusivamente su alcune
irregolarità formali nella scrittura del dispositivo della sentenza.
Si parlò infatti di "sentenza suicida", intendendo dire che i
magistrati, avendo compreso l'orientamento della giuria, permisero
deliberatamente tali errori.
> > Negli anni Fioravanti e la Mambro hanno sempre urlato la loro
innocenza. Intorno a loro operò a lungo il comitato "E se fossero
innocenti?", al quale aderirono politici, giornalisti, intellettuali,
di destra e di sinistra, il giurista Mauro Palma, presidente di
"Antigone", associazione che si occupa dei casi giudiziari più
controversi e della condizione dei detenuti, e addirittura alcuni
brigatisti rossi.
> > Il giornalista del Manifesto Andrea Colombo ha pubblicato nel 2007 il
libro "Storia nera. Bologna. La verità di Francesca Mambro e Valerio
Fioravanti", raccogliendone in sostanza le tesi.
> > Che si possono riassumere in queste considerazioni. Sono quattro gli
indizi da cui viene desunta la colpevolezza della Mambro e di
Fioravanti: le dichiarazioni di un collaboratore, appartenente alla
zona di confine tra piccola malavita ed eversione; una telefonata di
un appartenente all'organizzazione, allora minorenne e già autore di
altri crimini, ad alcuni suoi amici affinché rinviassero un loro
viaggio a dopo il 2 agosto; la mancanza di una credibile motivazione
nell'omicidio, compiuto dalla Mambro e da Fioravanti, di Francesco
Mangiameli, esponente di spicco dell'organizzazione ; la precarietà
dell'alibi fornito. Tralasciando l'ultimo di questi quattro indizi,
che non può essere di per sé assunto come elemento probante di
responsabilità , i primi tre sono quelli che sostengono la sentenza:
e, tra essi, è il primo il vero cardine dell'accusa. Per gli altri
due, i contorni sono piuttosto sfumati; né appare chiarita la vera
ragione
> dell'efferata esecuzione di Mangiameli.
> > E' , dunque, sulle dichiarazioni di un collaboratore, Massimo Sparti,
che si incardina l'accusa. Sparti non dà informazioni rilevanti né le
fornisce in modo univoco. Come si legge nella sentenza, egli dichiara
soltanto che: a) Fioravanti, alcuni giorni dopo il 2 agosto,
riferendosi alla strage, gli avrebbe detto: "hai visto che botto!"; b)
in quella stessa occasione, Fioravanti gli avrebbe confessato di
essere stato a Bologna, ma non riconoscibile perché "vestito da
tedesco", mentre la Mambro si sarebbe limitata a tingersi i capelli;
c) i due avevano bisogno di documenti. Sono dichiarazioni in sé
labili, che comunque subiscono, nel corso dei sette interrogatori
svoltisi in varie epoche, aggiustamenti, correzioni, ritrattazioni:
fino alla ritrattazione stessa e alla denuncia di pressioni subite per
modificare l'iniziale deposizione.
> > Nel complesso non riescono a fugare dubbi e interrogativi. Siamo
insomma davanti a un processo indiziario, fondato essenzialmente sulle
affermazioni di un collaboratore.
> > Certo, un processo così è destinato a lasciare comunque una sensazione
di impotenza e un certo margine di incertezza; ma, in questo caso,
l'incertezza sembra davvero assai ampia.
> > E, allora, forse è meglio considerare questa vicenda, dal punto di
vista della ricostruzione storica, come non conclusa, bensì ancora
distante da una soluzione definitiva. Anche se solo affermare questo
già suscita reazioni e già determina ostilità.
> > Va aggiunta un'altra considerazione: Fioravanti e la Mambro avevano
già sulle spalle sei ergastoli ciascuno e avevano ammesso di aver
ucciso ciascuno più di novanta persone; perché dovrebbero tenere tanto
all'innocenza per la strage di Bologna, che nulla muterebbe nella loro
posizione giudiziaria?
> > Va sicuramente rispettato il dolore e il desiderio di giustizia dei
familiari delle vittime, ma bisogna onorare anche la giustizia e la
verità, senza accontentarsi di capri espiatori di comodo. Né la
giustizia può essere confusa con la vendetta.
> > Probabilmente è da sottoscrivere il giudizio che all'epoca
pronunciarono la maggior parte delle forze politiche e sociali: il
massacro di Bologna fu un tipico attentato reazionario, fascista e
statale, attuato con una bomba ad alto potenziale, collocata, come
costume dei " bombardieri" neri e dei loro mandanti di Stato, più o
meno "deviati", in mezzo alla gente del popolo. Nella sua fredda
logica assassina sintetizzò e superò l'atrocità della strage di piazza
Fontana a Milano del 1969 e di quelle di Brescia e del treno Italicus
a S. Benedetto Val di Sembro del 1974.
> >
> >
> > [Sono state eliminare la parti non di testo del messaggio]
> >
> e se fossero innocen....no proprio innocenti sara' difficile,potrebbe
essere che "materialmente non l'abbiano fatto loro l'attentato" a loro
piaceva AMMAZZARE DAL VIVO
> I NAR come altri gruppi COME LE BR erano gruppi di FUOCO....
> le bombe sui treni(e nella banca)sono sempre della stessa matrice di
destra e dei servizi deviati della stategia della tensione...capace che
calabresi labbiano ammazzato per tensionare ed ingarbugliare, tanto è
vero che il pentito marino viene ricattato dall' arma per una serie di
vecchie rapine.... che dire di Manfredi uno dei nar che andava a
testimoniare a Bologna al processo...cade dal"treno in corsa,con le
manette,lungo la galleria di S.benedetto val di sambro(italcus )era
tradotto dfa 2 cara binieri "nei secoli fedeli ma a chi?"bah,boh
dietrologia, avantologia, sinistdest passo!
> comunque al merito esiste documentazione rigogliosa sia su cartaceo che
altro...ancora pero ci chiediamo delle cose su genova sui blackblock i
ruoli vari delle questure e comandi e direttive politiche,ce lo
chiediamo,ce lo immaginiamo, e lo sappiamo chi come dove e quando,forse
ci manca un perche'.
>
>
>
>
> CHE C'NTRA L'ARCOBELENO,delle strategie,ma tu 30 anni fa non avresti
parlato cosi'
e LE STRAGI SONO TUTTE FASCISTE,LA MATRICE E ' LA DESTRA E LO STATO
LA DC IN ULTIMO INTERVIENE LA MAFIA ....NON MI RISULTA CHE I COMPAGNI
METTESSERO BOMBE
BANDE ALLE CIANCE TUTTI IN PRESIDIO DAVANTI ALLA FABBRICA INSEE
VIA RUBATTINO 81 ZONA ORTICA-LAMBRATE
400 sbirri prsidiano la fabbrika e dentro stanno smontando i macchinari
SOLIDARIETA ATTIVA E LMILITANTE
AI COMPAGNI OPERAI DELLA INSEE
LEGGI
www.comitatiriscossa.noblogs.org
ascolta radio onda d'urto milano FM 98.00
RADIOPOPOLARECIFA'CAGARE
MASSIMO CIRRI PURE
E CMQ PER ME FIORAVANTI E MANBRO E TUTTI GLI ALTRI
SONO DEI FASCI DI MERDA E NON SARA' LA GIUSTIZIA DEI PENTITI
AD ASSOLVERLI
SONO LIBERI....BAH,BOH
a stronzo ti verra' il torcicollo permanente...
x un occhio 2 occhi per un dente tutta na' vita
ci abbiamo fausto e iaio da vendicare e valerio e amoruso ,walter
e...tanti e tante
non difendo gli altri dell' acquario e dell'arcobaleno succitato,anche
perche 'avevano preso delle posizioni spiacevoli piu di una 3° pos.
"si dichiarano Avanguardie delle masse" che dovevano sta davanti e noi
pecoroni dietro di loro....
SKATENIAMO TEMPESTE ,MA PREFERIAS IL SOLE
1 2 6 9 FATTI QUESTO SLEGO CIAO SBARBI
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> [Sono state eliminare la parti non di testo del messaggio]
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--- Fine messaggio inoltrato ---
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