[Cslist] Firenze 1/2 marzo città aperta

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Sun Feb 24 11:29:53 CET 2008




1 E 2 MARZO A FIRENZE
CITTA’ APERTA CHE RIPUDIA LA GUERRA…

 

COMINCIA IL
“PROCESSO AL PROCESSO”

 

Il prossimo fine settimana a Firenze è un primo momento
importante di risposta alla condanna a 7 (sette!) anni per “resistenza
pluriaggravata” contro attivisti e militanti che manifestarono il 13 maggio
1999 contro la guerra NATO nei Balcani e subirono le cariche poliziesche al
Consolato USA.

 

Abbiamo scelto per questa due giorni  un non luogo, un grosso TENDONE in PIAZZA
GHIBERTI, nel quartiere di Santa Croce, a pochi metri da quella nefasta
aula bunker dove è stata emessa la sentenza. Un bunker costruito quasi
trent’anni fa e che doveva essere demolito pochi mesi dopo esaurita la stagione
dell’emergenza. Una dimostrazione di quanto l’eccezionale sia diventato
ordinario.

 

Il TENDONE ospiterà incontri ed assemblee di reti e
movimenti che agiscono e si confrontano sul terreno della lotta contro la
guerra, della difesa dei beni comuni, della crisi della rappresentanza. 

Il TENDONE sarà un momento di incontro per tutt@
coloro che vorranno passare e vedere, sentire e sostenere gli imputati e che si
batte per un altro mondo.

Il TENDONE vedrà grossi momenti spettacolari,
teatrali e musicali, linguaggi artistici contemporanei capaci di mettere a nudo
una contemporaneità blindata.

 

E’ fondamentale che l’asse processuale Genova, Cosenza,
Firenze assuma una rilevanza ed un’attenzione politica primaria. Sentenze che
oscillano tra innovazione - nuove configurazione di reati per rispondere
penalmente alle future insorgenze, per cui devastazione&saccheggio o
l’associazione sovversiva che può essere temporanea e finalizzata ad un singolo
momento/evento- ed esaltazione del vecchio – innalzare esponenzialmente le
pene, come nel caso di Firenze, o riesumare reati (Cosenza) come cospirazione
politica utilizzati x i golpisti degli anni ’70 – senza peraltro mai
condannarli.

Abbiamo bisogno di una cassetta degli attrezzi utile ad
affrontare/capovolgere queste sentenze, a garantire l’assoluta libertà di
movimento. Per questo proponiamo la creazione di un Osservatorio permanente su
processi e conflitti.

La campagna, fiorentina, a cui abbiamo deciso di dare vita è
quella del “processo al processo”. Una campagna permanente da qui
all’appello, quindi almeno un anno. Abbiamo pubblicato il processo sul web per
farlo diventare uno spazio pubblico.  La
nostra campagna attraverserà la città sul paradosso della sentenza: la moglie
di Dini 2 anni, Cuffaro 5, resistenti contro la guerra globale 7 la bancarotta
internazionale e la mafia convengono. Rendendola ridicola (il re è nudo),
rispetto alle sentenze di auto assoluzione del potere e saldandola alla nostra
pratica sociale: la città bene  comune e
spazio pubblico. 

Una campagna sideralmente distante da vecchi e logori schemi
che hanno sempre portato al fallimento: la lotta genera repressione e poi si fa
la lotta alla repressione. Sempre in meno, sempre più divisi perché la
repressione colpisce in modi, tempi ed intensità diverse. Basta piangere sulla
repressione, quel che unisce e può unire non è lo sdegno, ma il desiderio la
tensione l’azione il quotidiano demolire questo dominio immondo costruendo
orizzonti di liberazione. 

Una campagna lunga da condurre con una molteplicità di
supporti mediatici e con una larga versatilità dei modi di presentazione.
L’obiettivo è arrivare all’appello con la ridicolizzazione della sentenza,
l’affermazione positiva della “resistenza” ed un inoppugnabile schieramento
sociale.

 

Delirio securitario è l’espressione che più stiamo
utilizzando per fotografare quello che sta avvenendo a Firenze (e da tante
altre parti). Ricordiamo i passaggi dalla fine dell’estate. Guerra ai lavavetri
(con l’utilizzo del lessico del regolamento di polizia municipale del Podestà
di Firenze contro “i mestieri girovaghi” ed a difesa del “decoro”). Guerra ai
romeni, dopo la vicenda di Roma. Guerra ai poveri, alla loro permanenza in zone
centrali come la stazione, con tanto di sequestro di cartoni e giacigli di
fortuna perché la loro presenza non disturbasse il flusso turistico. Operazioni
di deportazione dai campi rom. La convenzione Comune/Ministero degli Interni
per la versione “umana” dei CPT dedicati all’accoglienza dei profughi, degli
asilanti che sfuggono alle guerre (si veda il file allegato). Sullo sfondo
l’attacco alle occupazioni delle case.

Tutti questi passaggi segnano la crisi verticale della
rappresentanza politica e della sua capacità di controllo. Non è un caso che il
comitato per l’ordine pubblica sussuma i poteri e divenga l’organo che si
candida a governare le “emergenze” che esso stesso produce.

  QUESTO IL PROGRAMMA

 

Sabato 1 marzo

 

ore 15.00 Piazza San Marco appuntamento per un corteo comunicativo in centroOre 17.00 TENDONE PIAZZA GHIBERTI ASSEMBLEA di confronto nazionale su"La guerra permanente e il securitarismo: le sfide della nuova fase"

Ore 21.00 Spettacolo teatrale e concerto 

Domenica 2 marzo

Ore 10.00 TENDONE PIAZZA GHIBERTI ASSEMBLEA NAZIONALE

"Genova, Porto Alegre, Firenze, 15 febbraio, e il nuovo ciclo dei

movimenti sociali"

Ore 14.00 TENDONE PIAZZA GHIBERTI incontro del Patto contro la precarietà

"Precarietà e nuove povertà: nessuno può farcela da solo"

 


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