[aha] R: The Invisible Suns Project

Marco Donnarumma devel a thesaddj.com
Mer 13 Ott 2010 15:31:37 CEST


Grazie steeef e stefano,

@steeef: ora ho capito meglio il tuo punto di vista e credo di poter
condividere alcuni aspetti.
Mentre riflettevo sulle tue parole, mi sono balzati in mente i Surrealisti.
Loro ad esempio cercavano di creare siginificato da un'astrazione della
realtà e si potrebbe anche affermare che nelle loro opere il contesto
originale veniva ridotto se non addirittura distrutto.

Penso che ci siano diverse sfumature possibili nel processo contesto >
artefatto > estetica > messaggio.
E mi pare relativo decidere quale sia "giusta", probabilmente ogni diverso
approccio è capace di mediare il valore di un opera in maniere differenti.


M









2010/10/8 stefano sburlati <stefano.sburlati a gmail.com>

> ciao
> brevissimo e in ritardo:
> bella disscussione a proposito di invisible suns. a me piace,
>
> le obiezioni di steef in effetti ci stanno, ma nonostante tutto credo che
> siano superabili. così come è superabile, almeno in parte, (punto 1) il
> conflitto fra dato e narrazione: in entrambi i casi, si tratta di
> selezionare cosa (quali dati/quali elementi di una narrazione) e come
> servirlo (come presentarli/articolarli)...
> sul punto 2. chiaro che si tratta di approssimazioni, a volte anche grosse.
> corro volentieri il rischio inghippo, se mi fa pensare a qualcosa cui non
> avevo mai pensato.
>
> bai bai
>
> nino
>
>
>
>
> 2010/10/3 steeef <stef a lideolog.net>
>
>> La vostra passione mi fa pensare. Ho almeno due grosse obiezioni e non
>> posso
>>
>> fare a meno di avanzarle per controllarle con voi.
>>
>> La prima. Le oscillazioni di borsa (come l'orario dei treni ecc.) in sé
>> non
>> hanno alcun significato: è il contesto in cui vivono, in cui sono
>> interpretate, in cui hanno effetti sulla vita delle persone, è quello che
>> le
>> rende significative e rilevanti. La pura trasformazione di dati in altri
>> dati (da statistiche a note, da note a colori, da colori a forme, da forme
>> a
>> lettere, da segnali video a segnali audio, e così via), senza contesto, è
>> un’operazione meccanica da cui il significato è assente. Sono come le
>> serie
>> di acronimi ottenuti come permutazioni automatiche di lettere: ogni tanto
>> magari se ne trova uno interessante, ma per caso. Se poi si prova a
>> sovrimporre il contesto dei dati di partenza sui dati di arrivo, per
>> restituire loro una rilevanza, il risultato è un significato di ordine
>> intellettuale e astratto, un significato degradato che non ha più nemmeno
>> lontanamente la forza dell’originale. Queste “traslazioni semantiche” in
>> fondo commuovono e interessano poco. Sono un oceano di graceful noise.
>>
>> La seconda. C’è una domanda che mi faccio (ad esempio) a proposito di
>> “29”:
>> Qualcuno ha controllato che le note fatte corrispondano effettivamente
>> alle
>> transazioni dette? Vediamo. Mi sento di escludere il “sì”: ci fosse uno
>> tanto follemente puntiglioso, a stento ritroverebbe le correlazioni: il
>> musicista dichiara, come è naturale, di essersi tenuto ampia
>> discrezionalità
>> di trasposizione e di invenzione, al punto da inserire improvvisazioni che
>> rappresentano la cosiddetta “trade hysteria” (in questi punti la
>> traslazione
>> svanisce del tutto). Tralasciamo il vacuo “no”. Resta solo una risposta
>> possibile: È irrilevante, mio caro, quello che conta è l’idea della
>> trasposizione da transazioni di borsa a suoni, e poi l’effetto finale
>> dell’opera. Ma questa posizione denuncia l’irrilevanza dell’opera stessa
>> (per non dire un tradimento dell’arte). Significa ammettere che il legame
>> tra l’opera e quella che dovrebbe essere la sua motivazione estetica, e
>> perciò morale, in realtà non esiste. Ne resterebbe la sola “idea”. Ma di
>> queste “idee” ne abbiamo a scatafascio, nei supermercati, non sappiamo più
>> che farcene. Una volta consapevoli, come siamo, che tutto è collegato con
>> tutto, che i linguaggi che filtrano lo sguardo sul mondo sono modellabili
>> a
>> volontà, che con l’analogia matematica puoi postulare isomorfismi a
>> piacere
>> tra qualsiasi coppia di fenomeni non appena ti permetti il grado voluto di
>> deroga e di indulgenza… ebbene che valore ha in sé l’idea di una di tali
>> infinite – e perciò banali – trasposizioni possibili? Assomigliano più ai
>> trucchetti della pubblicità commerciale. E difatti queste “idee”
>> posseggono
>> sempre un grande e calcolato marketing appeal. Intitolare i movimenti
>> “Azioni scambiate dalle ore x alle ore y” è una figata molto suggestiva,
>> come il logo di apertura nel video, ma l’interesse è ricorsivo, si
>> esaurisce
>> lì.
>>
>> Insomma, sotto questa classe di lavori intravedo un inghippo, un inganno,
>> una prestidigitazione, una presa in giro simile alle innumerevoli prese in
>> giro in mezzo alle quali viviamo mezzi affogati e anestetizzati, e che ci
>> sfilano continuamente il senso della vita sotto il sedere mettendo la
>> furbizia dell’apparenza avanti a tutto. Proprio quello di cui non abbiamo
>> bisogno. Che siano fatti in buona fede non cambia il contributo negativo.
>> E
>> seppure da quella ispirazione viene fuori qualcosa di bello per i sensi,
>> per
>> cui posso ringraziare l'autore con il dovuto rispetto, resta il fatto
>> diseducativo e sgradevole che alla dogana della mente lui passi con falsi
>> documenti.
>> Cercando di essere preciso e sintetico più che posso, l'inganno è questo:
>> l’opera dichiara il suo concetto come parte essenziale di sé; il concetto
>> è
>> rilevante perché ha al centro una sperimentazione tecnico-scientifica;
>> l’opera poi tradisce la componente tecnico-scientifica – e così il
>> concetto,
>> e se stessa – marginalizzandola nella sua fattura concreta. Se non lo fa,
>> del resto, diventa meccanica e irrilevante.
>>
>> Servus
>> >s<
>>
>> -----Messaggio originale-----
>> Da: aha-bounces a lists.ecn.org [mailto:aha-bounces a lists.ecn.org] Per
>> conto
>> di xDxD.vs.xDxD
>> Inviato: venerdì 1 ottobre 2010 21.13
>> A: List on artistic activism and net culture
>> Oggetto: Re: [aha] The Invisible Suns Project
>>
>> bello
>>
>> mi fa venir in mente un approccio diametralmente opposto, quello di
>> '29 di Luca Bertini. Il sito non lo trovo più online, purtroppo, qui
>> una intervista di Domenico Quaranta
>>
>> http://www.domenicoquaranta.net/bertini.html
>>
>> e qui un pezzo di playlist è dedicato alla sequenza delle fasi:
>>
>>
>> http://www.youtube.com/watch?v=00EKDKMcMDw&p=4A02C857F8AF1CE2&playnext=1&ind
>> ex=13<http://www.youtube.com/watch?v=00EKDKMcMDw&p=4A02C857F8AF1CE2&playnext=1&ind%0Aex=13>
>>
>> il pezzo interpretava in musica gli andamenti delle borse durante il
>> crack del 1929, in un tipo di generatività completmente differente.
>>
>> è molto bello nel tuo e nel suo (e in tutti gli esperimenti in
>> materia, che osservino gli stock exchange, gli orari delle linee aeree
>> o altro) il passaggio da un dominio all'altro (info-->suono) perchè è
>> un tentativo di esprimere emozionalmente o altro_sensorialmente le
>> informazioni. Sempre con le limitazioni (e le possibilità) che
>> incorrono quando c'è, immancabilmente, l'essere umano che alla fine
>> determina le interpretazioni associando le variazioni
>> dell'informazione ai vari suoni o parametri o pezzi dello spartito,
>> nel caso di Luca, in una specie di generatività mediata.
>>
>> e però è uno spazio affascinante che continua i processi di mutazione
>> delle estetiche: oltrepassata da eoni la figura, l'estetica è oramai
>> nel database, nell'informazione. mi incuriosisce anche nella
>> televisione e nel cinema, dove sempre più prendono piede i reality
>> (che cosa sono se non un flusso continuo di informazioni, remixate
>> live?) e i documentari (info-film).
>>
>> cià!
>> xDxD
>>
>> 2010/10/1 Marco Donnarumma <devel a thesaddj.com>:
>> > Ciao lista,
>> > Vi scrivo per condividere il un ultimo lavoro creato in Pd, bash script
>> e
>> > Linux OS.
>> >
>> > "E' possibile rappresentare percettualmente le transazioni dell'economia
>> > globale?
>> > The Invisible Suns Project è costituito da un sistema autonomo che
>> performa
>> > un analisi permanente dei prezzi storici degli stock di una selezione
>> > variabile di multinazionali, comprime in pochi minuti più di 8 anni di
>> > transazioni e finalmente produce una datascape audiovisuale generativa,
>> > 'self-organizing' ogni 24 ore.
>> > Il progetto non è focalizzato sulla tradizionale visualizzazione di
>> dati,
>> ma
>> > bensì cerca di analizzare in che modo questi dati - ed il loro implicito
>> > significato - possono essere vissuti percettualmente, emotivamente."
>> >
>> > Informazioni dettagliate:
>> >
>> > http://marcodonnarumma.com/works/the-invisible-suns-project/
>> >
>> > Uno dei primi output audiovideo del sistema (può essere visionato in
>> > fullscreen HD):
>> >
>> > http://www.vimeo.com/15050311
>> >
>> > ~~~~~~~
>> >
>> > feedback, criticismi e suggerimenti sono benvenuti,
>> > grazie,
>> >
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Marco Donnarumma aka TheSAD
Independent New Media Arts Professional, Performer, Teacher
Ongoing MSc by Research, University of Edinburgh, UK


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