[aha] Direct Digital: Simposio - giovedì 28 Maggio 2009 - Modena

Redazione Digicult redazione at digicult.it
Thu May 21 16:04:23 CEST 2009


Digicult presenta:

>From Art to Design and back | Simposio Direct Digital
Giovedì 28 maggio 2009
ore 14.00 - 18.00
Location: Sala Antonio Delfini - Galleria Civica - Modena

http://www.digicult.it/2009/DirectDigitalSimposio.asp

testo critico catalogo Direct Digital:
http://www.digicult.it/public/mancuso_testo_ita.doc

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Con la partecipazione di:

Golan Levin (designer & teorico)
| Interaction design e interfacce uomo-macchina

Boris Debackere (artista & V2_Institute for Unstable Media lab manager)
| L'audiovisivo, tra arte, performance e design

Paolo Rigamonti / Limiteazero (designer & architetto)
| Architetture liquide e urbanismo ipermediale

Lucrezia Cippitelli (critico d'arte & curatrice)
| Nuovi paesaggi multimediali immersivi

Incontro curato e moderato da: Marco Mancuso (critico, curatore e direttore 
di Digicult)

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Il simposio moderato da Marco Mancuso, critico, curatore e direttore di
Digicult, all'interno di Direct Digital il giorno 28 Maggio 2009 presso la
Sala Antonio Delfi della Galleria Civica di Modena, pone l'attenzione sulla
crescente compenetrazione tra l'universo produttivo, i linguaggi e le
estetiche dell'arte digitale e del design, inteso come metodo di
progettazione creativa a cavallo tra interattività, spazio e produzione
ambientale audiovisiva. Attraverso gli ospiti nazionali e internazionali
invitati, il simposio cercherà di focalizzare l'attenzione sui punti di
contatto che arte e design hanno non solo con la sfera creativa dell'uomo
contemporaneo, ma anche e soprattutto con quella percettiva, sociale, urbana
e ambientale.

I confini tra arte, design e hacking tecnologico, intesa come disciplina
caratterizzata da un uso e abuso delle moderne tecnologie per la produzione
di ambienti sensibili, sono sempre più flebili e sottili. Alimentato da una
generale propensione da parte di artisti e designer a confrontarsi, tramite
metodologie hardware e software differenti, con territori e pratiche diverse
che spaziano dalle installazioni ambientali immersive, alle interfacce
interattive, dalle live performances e ai classici prodotti audiovisivi, il
confronto tra discipline creative con storie e background differenti, ma che
nei secoli scorsi avevano più volte trovato geniali punti di congiunzione,
non è mai stato così ricco e fertile.

Confini e linguaggi in costante rimodellazione, estetiche ed esperienze in
continua ridefinizione, strumenti e interfacce in graduale sviluppo,
influenze ed esperienze in generale condivisione: il digitale, e in generale
i media tecnologici, hanno portato, nel corso degli ultimi 20 anni, alla
produzione di artefatti che decostruiscono le regole cartesiane del rapporto
suono-immagini-spazio e che spingono verso creazione di ambienti
multimediali in cui la tecnologia non è più fine a se stessa, mero esercizio
di stile e tecnica, ma è finalmente al servizio di un nuovo linguaggio, di
un'estetica, di un'esperienza, di un'emozione, di un messaggio. In un
momento storico di forte crisi dei valori e delle economie del nostro mondo
occidentale, a cospetto di una generale fascinazione tecnologica,
all'interno di un mondo sempre più innervato di tecnologie interattive,
locative e di Rete, l'interpretazione creativa del presente da parte di
artisti e designer digitali non sembra però riuscire ancora a prescindere
dai rapporti fra dominio dei contenuti, estetiche diffuse, simulazione
d'ambiente e interfacce spettacolari, che inevitabilmente influenzano la
nostra evoluzione mentale e percettiva, molti aspetti della società nella
quale viviamo, nonché la nostra stessa interpretazione della realtà che ci
circonda.

Saranno l'arte e il design contemporanei in grado di fornire strumenti di
analisi e interpretazione del reale quotidiano, o si spingeranno
ulteriormente verso la creazione di ambienti immersivi nei quali rifugiarsi
in attesa di un nuovo avvento?

di Marco Mancuso

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Golan Levin (Usa)

Golan Levin crea artefatti ed eventi che esplorano nuovi modalità flessibili
di espressione reattiva. Il suo lavoro di concentra sulla progettazione di
sistemi per la creazione, la manipolazione e la rappresentazione di immagini
e suoni simultanei. E' conosciuto per l'ideazione e la creazione del lavoro
Dialtones: A Telesymphony [2001] e per alcune visualizzazioni di
informazioni interattive come The Secret Lives of Numbers [2002] e The
Dumpster [2006]. Precedentemente Levin era stato insignito di un Award of
Distinction al Prix Ars Electronica per il suo software interattivo
Audiovisual Environment Suite [2000] e per la performance audiovisiva in
accompagnamento, Scribble [2000]. Altri progetti più recenti includono
Re:MARK [2002], Messa di Voce [2003] e The Manual Input Sessions [2004],
sviluppato in collaborazione con Zachary Lieberman, Scrapple [2005] e
Ursonography [2005]. I progetti attuali di Levin, Opto-Isolator [2007] e
Double-Taker (Snout) [2008], operano con robot interattivi e visioni
meccanicistiche per esplorare nuove modalità di comunicazione uomo-macchina.
Attualmente Levin è professore associato di electronic time-based art alla
Carnegie Mellon University. Il suo lavoro è rappresentato dalla galleria
Bitform di New York.

Boris Debackere (Belgio)

Boris Debackere è artista e lab manager presso il V2_institute for the
unstable media di Rotterdam, nonché parte dello staff del dipartimento
Transmedia della Hogeschool Sint-Lukas. Come artista, I suoi interessi
primari sono la possibile integrazione di differenti forme espressive, con
enfasi particolare sul suono elettronico e l'immagine. Il suo lavoro e la
sua ricerca più recente, si concentrano sulla traduzione e trasformazione
del concetto del cinema in altre forme espressive come il live cinema e le
installazioni audiovisive. I suoi lavori includono Vortices, 
un'installazione
video interattiva, la mostra Gorge(l) presso il KMSKA, Probe, 
un'installazione
interattiva basata sulla relazione tra lo spettatore e lo schermo, il
progetto di ricerca The Cinematic Experience (incontro e pubblicazione per
il Sonic Acts XII di Amsterdam). Ha collaborato con Brecht Debackere alla
performance di Live Cinema Rotor, portata all'interno di molti festival
internazionali di nuovi media. Ha lavorato alla programmazione e al sound
design delle installazioni Run Motherfucker Run (2004) e Beijing Accelerator
(2006) di Marnix de Nijs, nonché alla composizione e al sound design dei
film a.m./p.m. (2004), Proof of life (2005), Capsular (2006), Futur
Antérieur (2007) e Alltogether (2008) di Herman Asselberghs.

Paolo Rigamonti (Italia)

Architetto, nasce a Milano nel 1963, città dove vive e lavora. Ha lavorato
per diversi anni nel campo della progettazione di edifici residenziali e per
il terziario, locali pubblici, interni, graphic e industrial design. Dal
1998 si dedica completamente a progetti di design legati alle nuove
tecnologie, in questo periodo è consulente di alcune fra le principali
aziende del settore. Nel 2000 è fondatore, con Silvio Mondino, di
Limiteazero, gruppo di ricerca sperimentale sulle potenzialità dei nuovi
media, dapprima interno alla agenzia di comunicazione BGS D'Arcy (oggi Leo
Burnett) e dal 2002 studio indipendente, con un percorso che si sviluppa
parallelamente sulla produzione di progetti sperimentali e sulla
elaborazione di progetti su commissione. Il lavoro di Limiteazero è stato
più volte recensito ed esposto in diverse occasioni sia Italia che
all'estero. Dal 2005 è ideatore e direttore artistico di MixedMedia, evento
di cultura elettronica svoltosi presso l'Hangar Bicocca a Milano. E' docente
di "Mediascape design" all'interno del Master in Digital Environmental
Design presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.

Lucrezia Cippitelli (Italia)

Ricercatrice e insegnante di Storia ed Estetica dell'Arte Contemporanea,
Lucrezia Cippitelli ha un Phd in Storia dell'Arte ed è inoltre scrittrice e
curatrice, con un curriculum internazionale di ricerche, mostre,
insegnamento e progetti culturali di cooperazione, sviluppati all'interno di
diverse Biennali, mostre, accademie, università e centri culturali
internazionali (Biennale di l'Avana, Dak'Art, Biennale di Santiago,
accademie d'arte in Inghilterra, Stati Uniti, Germania, Belgio, Olanda). 
L'attenzione
verso i media, la tecnologia e la loro interazione con la produzione 
dell'arte
contemporanea si accompagna a un curriculum di Storia ed Estetica delle
Avanguardie del XX Secolo e dei movimenti Avanguardisti del Secondo
Dopoguerra; Estetica dei media e delle tecnologie: l'arte nell'era della
sintesi digitale; Pratiche artistiche orientate al processo nei network e
negli spazi pubblici; Estetiche delle pratiche artistiche non occidentali;
Critica Post-coloniale e  Post-moderna e studi modernisti comparativi. E'
membro del network di Digicult.

Marco Mancuso (Italia)

Marco Mancuso è critico, curatore e giornalista di arte e cultura digitale.
Fondatore e direttore di Digicult (e della rivista Digimag), progetto sulle
tecnologie digitali a cavallo tra arte, design, scienza, cultura e società,
Marco Mancuso lavora nello specifico sull'arte e il design audiovisivo
contemporaneo, focalizzandosi su progetti di live cinema & live media, su
tecnologie generative & open source, su installazioni interattive e
immersive, su pratiche di arte & scienza. Ha lavorato come curatore per
alcuni festival in Italia (Piemonte Share, Dissonanze, MixedMedia, Screen
Music, Sincronie) e come curatore ospite per eventi internazionali
(Cimatics, Strp, Sonic Acts, Nemo, Strp, Transcultures Audiovisuelles,
Elektra) presentando artisti e designer audiovisivi Italiani tramite il
progetto +39:Call for Italy. Ha curato inoltre la prima performance urbana
italiana Laser Tag del gruppo G.R.L, alcune personali (op7_Otolab, Thorsten
Fleisch, The Arts Catalyst) ed eventi cross media. Le sue interviste possono
essere lette sull'archivio di Digicult, i suoi scritti sono stati pubblicati
sui cataloghi di festival e mostre (Piemonte Share, MixedMedia,
0006_Limiteazero, op7_Otolab, Direct Digital , Struttura) e sono stati
preparati per lectures e presentazioni (Bruce Sterling's workshop,
Art&Science conference, The Open Source meeting, Pixxelpoint). Insegna alla
Naba e allo Ied di Milano.
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Direct Digital | a new media art event
Exhibition | Live media | Workshop | Cinema | Contest
Modena | Carpi  - 30 maggio > 28 giugno 2009

www.directdigital.org
http://www.digicult.it/2009/DirectDigital.asp

Direct Digital è un evento di new media art presentato dall'Associazione
culturale Artegenti, in programma dal 30 maggio al 28 giugno 2009 a Modena e
Carpi, nelle prestigiose sedi dell'Ex Ospedale Sant'Agostino e Palazzo dei
Pio, per l'ideazione e la direzione artistica di Gilberto Caleffi. Direct
Digital sarà presentato in anteprima venerdì 8 maggio con un evento live del
musicista visionario Dm Stith, presso il Circolo Zuni di Ferrara. Direct 
Digital propone un fitto calendario di eventi suddivisi in cinque
sezioni, Exhibition, Live Media, Workshop, Cinema, Contest per presentare
una prospettiva dettagliata degli sviluppi più recenti dell'arte e della
creatività legate all'uso di tecnologie digitali. L'evento, alla sua prima
edizione, mira a diventare un punto di riferimento  per quanti sono
interessati a conoscere, proporre e creare momenti di incontro tra arte
contemporanea e innovazione digitale.



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