[aha] Report PreAHAcamp @hackmeeting!
Massimo Menichinelli
info at openp2pdesign.org
Mon Jun 29 23:42:06 CEST 2009
Ciao a tutti,
mi presento nuovamente per chi non c'era all'Hackmeeting.
Mi chiamo Massimo Menichinelli, vi seguo da tempo ma occupato da mille
progetti purtroppo non ho mai partecipato attivamente alla discussione.
Visto che per il prossimo AHA Camping si parla di P2P Design, mi decido
finalmente a scrivere (scusate il ritardo)!
Da più di quattro anni mi interesso a portare gli strumenti, le
metodologie e le forme organizzative tipiche dei software Open Source e
P2P nel Design (sia nella metodologia progettuale che nell'oggetto del
progetto), e quindi sono interessato al tema.
Per avere una idea di queste ricerche potete dare una occhiata al mio
blog http://www.openp2pdesign.org
Riguardo all'AHA Camping, innanzitutto volevo cercare di chiarire alcune
cose riguardo al tema P2P Design, proponendo una distinzione tra i
termini che ho sviluppato in questi anni.
Penso che il termine P2P Design sia ben specifico e andrebbe utilizzato
per quei progetti che hanno l'obiettivo di facilitare e replicare
dinamiche sociali P2P (avete presente il lavoro di Michel Bauwens e
della P2P Foundation?).
L'esempio migliore è dato dalla RED unit del Design Council inglese
(2004-2006), e soprattutto da questo progetto:
http://www.designcouncil.info/mt/RED/health/
Il termine Open Design invece andrebbe utilizzato per quei progetti che
vengono distribuiti con licenze "open", e che si avvalgono di sistemi
distribuiti per la progettazione, condivisione e produzione (fabbing).
L'esempio migliore è OpenMoko, uno smartphone che è al contempo open
design, open source software, open hardware.
http://www.openmoko.com/
Bè, poi ci sarebbe l'Open P2P Design che è stata la mia proposta di tesi
e su cui sto sviluppando il progetto openp2pdesign.org
La proposta è quella di una metodologia che attraverso un
processo e progetto aperto (Open) si facilitino delle comunità in un
territorio nella auto-organizzazione con dinamiche Open e P2P.
Personalmente vedo i casi di Open Design come un sottoinsieme dei
possibili progetti Open P2P Design (e in questa direzione mi sto muovendo).
http://www.scribd.com/doc/7420338/openp2pdesignorg-11-in-Italiano
Non so con precisione a quali casi si pensava quando il tema P2P Design
è stato proposto, penso però che convenga puntare sul tema Open Design,
sia per contenuti che come titolo. Di P2P Design ci sono pochi casi, è
un termine poco diffuso e che attirerebbe ben poche persone, soprattutto
se comparato a Open Design.
Per quanto riguarda l'Open Design invece stiamo assistendo alla nascita
di una consapevolezza diffusa e al suo reale sviluppo, spinto dall'Open
Hardware e dal Fabbing, e quindi è questo il momento di insistere con
eventi e sperimentazioni.
Cosa ne dite di adottare il termine/concetto di Open Design al posto di
P2P Design?
Per quanto riguarda i workshop, posso dare una mano anche io per
organizzarli per quanto riguarda contenuti, spazi e contatti da invitare
(oltre che per tenerne uno).
I temi relativi all'Open Design potrebbero essere questi:
_software (gli strumenti open source disponibili)
_processi (lo sviluppo di un esempio di progetto di Open Design)
_teoria (concetti, basi e dinamiche dell'Open Design)
Se siamo interessati a dei workshop facilitati (cioè con un ruolo attivo
dei partecipanti), questi normalmente richiedono più tempo anche in base
agli obiettivi da raggiungere (un 4-5 ore almeno?), altrimenti dei
seminari (lezioni) potrebbero essere più concisi.
Per quanto riguarda una mostra di progetti di Open Design/P2P Design ho
qualche dubbio, sia per i casi da ricercare che per come allestirla.
Per quanto riguarda l'editoria, non potrò fare molto causa impegni vari
ma ormai ho una certa esperienza con Scribus (per l'impaginazione) e
Lulu.com (per la pubblicazione e stampa) e posso sicuramente dare
qualche consiglio.
A presto,
Massimo Menichinelli
_________________________________________________________________________________
openp2pdesign.org
Metadesign for Open Systems, Processes, Projects.
Studying open collaborative projects and the systems that design them
since 2005.
http://www.openp2pdesign.org/
http://twitter.com/openp2pdesign
xDxD.vs.xDxD ha scritto:
> Eccoci!
>
> tornati adesso adesso dal Feedback festival a S.Casciano, dove AHA ha
> goduto di un bell'info point con logo e materiale informativo. Tra poco
> penelope posterà un po' di foto di tutto in festival :)
>
> per il messaggio qui sotto: enormemente daccordo!
>
> e, tra l'altro, ci stiamo muovendo in questa esatta direzione.
>
> lancio lì le mie due pietruzze, su cui mi piacerebbe basare il mio apporto:
>
> - workshopS
> - piattaforma
> - editoria
> - comunicazione
>
> workshop: accordo completo sulla linea, mi sembra fondamentale aprire un
> discorso di movimento. Leggendo anche la lista hackmeeting emergono
> diversi discorsi interessanti e problematici, su cui approfondire.
> io posso curare assieme ad altri le tematiche del design p2p, e anche
> proporre alcuni luoghi/tempi che si potrebbero usare per farli. Ci sono
> anche diversi prof interessati.
> Penso che a questo punto la cosa più interessante da fare è che ognuno
> faccia la sua lista (tematiche, persone, luoghi, tempi, collaborazioni,
> fondi), poi le mettiamo in mezzo e ci si coordina. Io inizio a far la mia
>
> piattaforma: sono daccordo su wiki subito + esperimenti da tirar su e da
> iniziare ad usare appena pronti. Iniziamo a postare le varie cose sul
> wiki? Per gli esperimenti, io sto finendo di lavorare su alcuni aspetti.
> Tra poco pubblico un SVN per chi vuole accedere al codice e alla
> documentazione. Da lì in poi sono aperto a scegliere strade assieme (mi
> sa da fra qualche giorno addirittura)
>
> editoria: grande interesse per la FakePress.
> In questi giorni abbiamo avuto modo di chiacchierare sia di FakePress in
> generale, che della linea "for dummies" in particolare. Tutti
> estremamente interessati. Tanto che io, in sincerità, inizierei a
> lavorarci sopra già da ora.
> Che ne dite? Per me se iniziamo a tirar su due idee e iniziamo a dargli
> una forma è un gran bene.
> Il sito di FakePress sarà online entro la fine di questa settimana.
>
>
> comunicazione: alla fine abbiamo tirato su un discreto info point usando
> loghi, pagine del sito e del wiki e un po' di cose assemblate. Però se
> si formalizzasse un bel kit da usare per promuovere AHA non sarebbe
> male. Così, chiunque va da qualche parte se lo stampa e ha tutto pronto.
>
> Ciau!
> xDxD
>
>
> 2009/6/26 lo|bo <lo_bo at ecn.org <mailto:lo_bo at ecn.org>>
>
> Simona Lodi ha scritto:
> > Grazie Gionatan! bello che ci sono persone che si attivano,
> questi camp
> > funzicano. Il warmup è pensato solo x Milano?
> > potete dire qualcosa in più sulle tematiche?
>
> L'idea del warm up come per l'hackmeeting è quello di avvicinare gli
> studenti all'ahacamping ma soprattutto alle tematiche e alle modalità di
> creazione dell'evento. Se si riuscisse a fare anche in altre città non
> sarebbe male. Durante l'incontro all'hackmeeting c'erano anche i ragazzi
> di aut art e i ragazzi del CS Cantiere che durante lo scorso autunno è
> stato un luogo importante per il coordinamento dei collettivi
> studenteschi. Si è pensato allora di proporre delle lezioni nelle
> Università e in Accademia che potessero entrare in contatto anche con la
> pratica dell’autoformazione. Ci sono state già due proposte, una di un
> corso di puredata o una panoramica più ampia di free software per l'arte
> che poi durante il camping avrebbe portato a workshop più tecnici per
> “professionisti”. Questa lezione si dovrebbe svolgere all'interno
> dell'Accademia. Mentre c'è stato un ragazzo che è venuto all’incontro
> attirato dal design p2p, un ragazzo che ci ha fatto una tesi
> sull’argomento. Scusatemi se non ricordo il nome. Ma spero si sia
> iscritto. Questo ragazzo ha proposto una lezione al Politecnico e un
> conferenza o laboratorio durante il camping. Visto che xdxd era molto
> interessato, sarebbe bello se riuscite a coordinarvi sia per la lezione
> che per il camping.
>
> Bisogna tenere presente che i collettivi studenteschi stanno portando
> avanti la pratica dell’autoformazione con una forte coscienza politica e
> delle tematiche chiave legate alle critiche di quello che viene chiamato
> il processo di bologna e l’avvicinamento della didattica alla formazione
> lavorativa in questo sistema economico. La rete di autoformazione
> www.uniriot.org <http://www.uniriot.org> cerca di ottenere un
> riconoscimento in termini di
> crediti e fondi dalle istituzioni. Quindi la collaborazione è nata nel
> rispetto e consapevolezza di questa direzione, invito a chi voglia
> proporre qualcosa a dare una occhiata alle esperienze che si sono fatte
> in tutta Italia.
>
> A me è sembrato interessante coinvolgere i collettivi studenteschi e
> confrontarci con questa realtà, Inoltre c’è stata una grossa
> disponibilità da parte loro nell’organizzare incontri. Per chi voglia
> faccia delle proposte pensando di confrontarsi con questi collettivi.
> Rispetto alle pratiche artistiche legate all’attivismo c’è un interesse
> alto mi pare.
>
> Non so se in lista c’è la voglia organizzare altri tipi di incontri e
> dibattiti. Sarebbe interessante avere anche altre proposte.
>
>
> --
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