[aha] prevenzione/repressione

T_Bazz t_bazz at ecn.org
Fri Jul 10 12:27:44 CEST 2009


...non ci sono parole :(
speriamo che il tuo amico e molti altri a cui e' successo lo stesso 
possano ritornare liberi.
concordo che non e' a caso che tutto questo stia succedendo adesso, 
prima dell'Aquila.

tbazz


stefano sburlati wrote:
> lunedì è stato arrestato un nostro caro amico, nel corso della retata
> condotta contro i responsabili degli "scontri" del g8 dell'università.
> Perché é stato arrestato? perché era lì in corso Marconi? perché fa
> parte del CS askatasuna? Perché non doveva andare all'Aquila? Chi lo
> conosce sa che il suo arresto è un pretesto, ma questo non ha valore
> giuridico. Anche chi non lo conosce ed era lì in corso Marconi, magari
> per andare in facoltà al Valentino, sa che non si è trattato di
> "azioni di guerriglia urbana" svolte in modo "paramilitare", come ha
> dichiarato Gianfranco Caselli, ma di scaramucce, e di tanti
> lacrimogeni: ma anche questo non ha valore giuridico. Quando gli
> arresti di studenti e cittadini - che continuano a protrarsi
> silenziosamente in questi giorni - vengono condotti per ragioni
> "preventive" si esce, solitamente, dallo stato di diritto. (Gli
> americani lo sanno). Arrestare il nostro amico entrandogli in casa
> alle sei mattina, senza avvisi di garanzia, senza possibilità,
> escludendo i legali, di contatti con l'esterno (almeno finora), ci
> sembra francamente una azione repressiva e incomprensibile sul piano
> della sua legittimità sostanziale.
> 
> Se avete motivi per sentirvi solidali e condividete queste
> affermazioni, vi invitiamo a inoltrare e a firmare.
> 
> Alessandro Armando
> Alfonso Bravi
> Stefano Toscano
> Stefano Sburlati
> ...
> 
> 
> 
> -------------------------------------------
> -------------------------------------------
> (un'opinione, dunque di parte):
> 
> Ucciderli da piccoli
> 
> di Valerio Evangelisti
> Il metodo lo potremmo definire "ucciderli da piccoli". Consiste
> nell'individuare gruppi di individui potenzialmente pericolosi, in
> quanto notoriamente ostili al sistema o a certi suoi aspetti, e
> incarcerarli o comunque angariarli in via preventiva, subissandoli di
> capi d'imputazione. Ciò in nome di lievi reati del passato prossimo o
> remoto, ingigantiti a livello di crimini colossali, oppure di reati
> non ancora commessi ma che potrebbero commettere in futuro.
> E' questa la linea adottata dal governo, con la connivenza di settori
> della magistratura (nessuno si illuda che tutti i magistrati siano dei
> Falcone / Borsellino: basti vedere certe cene sospette di loro
> illustri esponenti), dell'opposizione (?) e delle forze dell'ordine.
> Ne sono dimostrazione i 21 arresti di studenti dell'Onda di due giorni
> fa, e le perquisizioni in tutta Italia.
> 
> La motivazione ufficiale sono state le scaramucce (definirli "scontri"
> è esagerato) del 19 maggio scorso a Torino, contro la conferenza dei
> rettori d'Europa, chiamata a convalidare la totale privatizzazione
> dell'istruzione universitaria. Il movente vero è però stato enunciato
> a tutte lettere: gli arrestati "avrebbero potuto" contestare
> l'imminente riunione del G8. Parola di Giancarlo Caselli, praticamente
> un "padre della Repubblica", idolo della sinistra (??) giustizialista,
> come i vari Spataro, Bocassini, D'Ambrosio.
> Non è l'unico caso di lotta preventiva alle intenzioni. Il 10 giugno
> sono stati arrestati alcuni militanti della sinistra antagonista,
> sulla base di niente, perché "avrebbero potuto" tentare di
> ricostituire le Brigate Rosse e turbare il G8. Peggio ancora l'esito
> del processo milanese seguito all' "Operazione Tramonto", contro
> militanti del CPO Gramigna di Padova e del sindacalismo di base. Nel
> corso del dibattimento tutte le prove sostanziali sono miseramente
> cadute. Però anche questi sovversivi poco pentiti "avrebbero potuto"
> ricostituire le BR. Ne sono seguite condanne dai quindici anni in giù.
> Poi c'è stata la retata, anch'essa "preventiva", alla festa di Radio
> Sherwood. Sessanta persone arrestate, a prevenire loro ipotetici
> crimini. E l'irruzione al centro sociale Askatasuna di Torino,
> infondata quanto l'altra. L'Italia è diventata il regno bipartisan
> dell'"avrebbero potuto". Regola già applicata a misteriose "cellule
> islamiche" dalle cattive intenzioni. Potenziali, è ovvio. Come nel
> profetico Philip K. Dick di Minority Report, si processano in anticipo
> i comportamenti futuri previsti da veggenti.
> Non so perché, un ricordo mi torna alla mente. Mio nonno materno e i
> suoi due fratelli, imolesi, erano socialisti notori. Ogni volta che
> Mussolini passava per Bologna erano arrestati. Il motivo? "Avrebbero
> potuto" attentare al Duce.
> Va detto che i tempi erano migliori, e la detenzione durava alcuni
> giorni, non quindici anni.
> Mi viene un dubbio. Il governo italiano attuale non sarà fascista? Ma
> no, mi si risponderà: ha a capo un allegro libertino, che vara una
> legge garantista (per lui) dopo l'altra, e per presidente della
> Repubblica un anziano stalinista che sottoscrive tutto quanto. La
> "opposizione" parlamentare, poi, sulla linea dell'"avrebbero potuto" è
> totalmente concorde, si tratti di studenti facinorosi, di brigatisti
> in allenamento, di cellule islamiche non ancora attive, di
> indipendentisti sardi che non hanno ancora fatto un c.... però
> potrebbero farlo.
> Ma il dubbio rimane.
> 
> http://www.carmillaonline.com/archives/2009/07/003111print.html
> 
> 
> 
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