[aha] costruire il futuo di AHA

Simona Lodi simona.lodi at toshare.it
Tue Jul 7 16:53:59 CEST 2009


è solo un modo per dire riflettiamo un po' su come certe situazioni 
difficili si sono create e come superarle.


Dedalus ha scritto:
> Cara Simona,
>
> il futuro di aha c'è da pensarlo assieme, tanto qua quanto nello 
> spazio reale (forse soprattutto qua).
> Personalmente credo poi che tanto entusiasmo vada trovato nei nuovi 
> arrivati, ovvero coloro che (almeno) per ora non hanno posizioni da 
> difendere e che possono giocare propositivamente.
> Ma cosa vuoi dire con 
>> Penso, come tutti, che sia venuto il momento di fare un passo indietro. 
>
> Ciao,
> D.
>
> Il giorno 06/lug/09, alle ore 22:19, Simona Lodi ha scritto:
>
>> Cari tutti, sento che la situazione va sbloccata e voglio farlo io.
>> Mi chiedo quale sarà il futuro di AHA, come tutti,  e penso che se non 
>> dovesse superare questa crisi e dovesse chiudere (come è successo a 
>> Rekombinant) mi mancherebbe una grossa sponda con cui confrontarmi.
>>
>> Penso, come tutti, che sia venuto il momento di fare un passo indietro. 
>> Spesso succede di alzare i toni e/o fraintendersi. Niente retorica o 
>> volemose bbene, ma mi piacerebbe pensare come progettare insieme.
>> Abbiamo tante cose da condividere, nuovi tool, nuove interfacce, nuove 
>> idee.
>> andrei avanti.
>>
>> Simona
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> giac ha scritto:
>>> acc... cosa e' successo?
>>>  sono stato down con la mail ed evidentemente ho perso qualche 
>>> passaggio ...
>>>
>>> comunque questo progetto FakePress mi pare molto interessante e spero 
>>> che mi venga qualche valida idea per collaborare. E comunque mi rendo 
>>> disponibile a proposte di collaborazione.
>>>
>>> Specialmente sulla sezione "for Dummies" di cui si era parlato anche 
>>> Roma e da organizzare anche al prossimo AHA camping.
>>>
>>> vabbe' ... ci sentiamo piu' avanti.
>>>
>>> giac
>>>
>>> xDxD.vs.xDxD ha scritto:
>>>> Ciao lista!
>>>>
>>>> chiacchierato con un po' di persone e concordo: uscire così non serve 
>>>> a granchè. Anche e soprattutto perchè questo è un luogo composto da 
>>>> più persone.
>>>>
>>>> Non serve a granchè nemmeno trattare "il problema" in maniera 
>>>> privata, perchè privato non è, visto che si parla di tante cose che 
>>>> riguardano anche i temi della lista, come l'accesso, l'autorità, i 
>>>> modelli di comunicazione, la possibilità di condividere strategie. E, 
>>>> non da meno, il rispetto, il lavoro, i modelli organizzativi.
>>>>
>>>> Ma, ahimè, non serve neanche granchè star lì a far di nuovo i 
>>>> battibecchi: chi vuole può scandagliare gli archivi della lista e 
>>>> troverà tutto quel che gli serve.
>>>>
>>>> Quindi son di nuovo qui.
>>>>
>>>> A questo punto:
>>>>
>>>> stiamo tirando su una cosa che si chiama FakePress
>>>>
>>>> è una casa editrice un po' particolare
>>>>
>>>> lavora in self-publishing e print on demand
>>>>
>>>> produce pubblicazioni cross-media, multi-autore, con narrative aperte 
>>>> e licenze libere
>>>>
>>>> ricerca su quella che stiamo chiamando (in molti, non solo noi) 
>>>> "ubiquitous publishing", con i libri che sono un interessante ibrido 
>>>> tra libri teorici, narrativa e mappe spazio/temporali.
>>>>
>>>> i libri possono essere stampati o consultati su web o su telefoni 
>>>> cellulari
>>>>
>>>> se li usi dal telefono cellulare puoi attivarli in una modalità 
>>>> particolare in cui il libro diventa consultabile direttamente dal 
>>>> territorio, come una specie di particolarissima guida turistica: puoi 
>>>> sapere dove/cosa/come/quando/chi dell'argomento che stai leggendo, 
>>>> aggiungendo uno strato interpretativo al mondo che ti circonda.
>>>>
>>>> su ogni libro è aperta una dimensione dialogica: le persone possono 
>>>> intervenire (via web e cellulare) e 
>>>> aggiungere/modificare/taggare/commentare/valutare. I contenuti 
>>>> aggiunti vengono valutati con la modalità del peer-review.
>>>>
>>>> la casa editrice sta già funzionando. Entro fine mese sarà pronto il 
>>>> primo libro e il sito web.
>>>>
>>>> i libri vengono distribuiti mondialmente su tutte le librerie online, 
>>>> su precisi accordi con alcuni distributori "classici", e sono 
>>>> accessibili da una interfaccia web e per cellulari (per ora Symbian 
>>>> serie 60, iPhone e Android) con punti di vista per incrociare testi, 
>>>> contenuti multimediali, luoghi, tempi e punti di vista degli autori e 
>>>> dei molteplici soggetti che, contribuendo, diventano di fatto 
>>>> co-autori.
>>>>
>>>> come primo prodotto è in completamento un libro fatto con Massimo 
>>>> Canevacci, diversi ricercatori e diversi soggetti della popolazione 
>>>> dei Bororo. Un libro polifonico, con diverse voci rappresentate, che 
>>>> si chiama "ubiquitous anthropology". Le voci e gli sguardi sono usati 
>>>> per interpretare il territorio e per creare narrative dislocate e 
>>>> destrutturate, in cui un albero, un fiume, una casa, un canto, un 
>>>> processo o un dialogo assumono significati e valenze diversissime a 
>>>> seconda della voce che li racconta. In una materializzazione della 
>>>> cultura delle differenze di Bateson, creata come strato di realtà 
>>>> esplicito, consultabile e interagibile.
>>>>
>>>> Il libro ha anche una valenza politica. I Bororo non sono 
>>>> rappresentati negli organi di governo brasiliani: tramite il libro 
>>>> abbiamo portato la loro voce e le loro rivendicazioni nei palazzi del 
>>>> governo, a Brasilia. Taggando i contenuti sui palazzi governativi, 
>>>> infatti, abbiamo fatto sì che le persone possano avere libero accesso 
>>>> alla loro voce, assieme agli altri punti di vista espressi.
>>>>
>>>>
>>>> Stiamo per aprire una linea di pubblicazioni "For Dummies" che, 
>>>> dietro un preciso studio legale sul trademark e l'estetica di 
>>>> prodotto, produrrà una linea di libri (del genere prodotto da 
>>>> FakePress) che saranno indistinguibili a colpo d'occhio dai "for 
>>>> dummies" più famosi, e che saranno una guida spazio-temporale 
>>>> (cross-mediale, multi-autore e in continuo divenire) per l'argomento 
>>>> rappresentato.
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> I primi due libri di questa linea riguarderanno:
>>>>
>>>> - l'arte che emerge da pratiche tecnologiche e da contesti politici 
>>>> (centri sociali, movimento, rivendicazioni, pantere, onde...)
>>>> - l'hacking
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Un'altra linea si chiamerà "Re-Fluxus", e riguarderà la possibilità 
>>>> di fondare un nuovo Fluxus attraverso la nuova dimensione 
>>>> performativa che una piattaforma del genere (questa specie di 
>>>> neo-casa editrice) offre alle arti: la possibilità di posizionare 
>>>> contenuti nello spazio e nel tempo, e di rendere le persone 
>>>> "conduttori" di contenuti che, convergendo, formano la performance, 
>>>> definiscono di fatto questa modalità.
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> In questi due progetti, già avviati e, per fortuna, generatori di 
>>>> grandi entusiasmi, mi piacerebbe coinvolgere le 600 persone di questa 
>>>> lista.
>>>>
>>>> Analogo discorso verrà fatto tra poco anche in lista hackmeeting.
>>>>
>>>> Identici discorsi sono già in essere con diversi soggetti.
>>>>
>>>>
>>>> L'atteggiamento di FakePress è quello dell'apertura e 
>>>> dell'abilitazione: noi vogliamo dare lo spunto, le piattaforme, la 
>>>> distribuzione e la disseminazione, la tecnica, la ricerca di modelli 
>>>> per ottenere fondi e entrate da questo genere di pubblicazioni, così 
>>>> da rendere tutto sostenibile per chi vi partecipa, inclusa FakePress.
>>>>
>>>> Qui trovate info aggiuntive, secondo quello che abbiamo presentato a 
>>>> Frontiers of Interaction V
>>>>
>>>> http://www.artisopensource.net/2009/06/10/ubiquitous-publishing-fakepress-frontiers-of-interaction-v/
>>>>
>>>>
>>>> E, ripeto, sito, piattaforme, codice e prime pubblicazioni online a 
>>>> fine mese.
>>>>
>>>> Per come ci siamo raccontati diverse cose, penso che le 600 persone 
>>>> della lista abbiano diverse cose da dire su progetti del genere.
>>>>
>>>> A questo punto giro la parola a chi vuol parlarne, e me ne torno a 
>>>> lavorare :)
>>>>
>>>> cià!
>>>> xDxD
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