[aha] costruire il futuo di AHA

Dedalus dedalus at autistici.org
Tue Jul 7 15:21:04 CEST 2009


Cara Simona,

il futuro di aha c'è da pensarlo assieme, tanto qua quanto nello  
spazio reale (forse soprattutto qua).
Personalmente credo poi che tanto entusiasmo vada trovato nei nuovi  
arrivati, ovvero coloro che (almeno) per ora non hanno posizioni da  
difendere e che possono giocare propositivamente.
Ma cosa vuoi dire con
> Penso, come tutti, che sia venuto il momento di fare un passo  
> indietro.

Ciao,
D.

Il giorno 06/lug/09, alle ore 22:19, Simona Lodi ha scritto:

> Cari tutti, sento che la situazione va sbloccata e voglio farlo io.
> Mi chiedo quale sarà il futuro di AHA, come tutti,  e penso che se non
> dovesse superare questa crisi e dovesse chiudere (come è successo a
> Rekombinant) mi mancherebbe una grossa sponda con cui confrontarmi.
>
> Penso, come tutti, che sia venuto il momento di fare un passo  
> indietro.
> Spesso succede di alzare i toni e/o fraintendersi. Niente retorica o
> volemose bbene, ma mi piacerebbe pensare come progettare insieme.
> Abbiamo tante cose da condividere, nuovi tool, nuove interfacce, nuove
> idee.
> andrei avanti.
>
> Simona
>
>
>
>
>
>
>
> giac ha scritto:
>> acc... cosa e' successo?
>>  sono stato down con la mail ed evidentemente ho perso qualche
>> passaggio ...
>>
>> comunque questo progetto FakePress mi pare molto interessante e spero
>> che mi venga qualche valida idea per collaborare. E comunque mi rendo
>> disponibile a proposte di collaborazione.
>>
>> Specialmente sulla sezione "for Dummies" di cui si era parlato anche
>> Roma e da organizzare anche al prossimo AHA camping.
>>
>> vabbe' ... ci sentiamo piu' avanti.
>>
>> giac
>>
>> xDxD.vs.xDxD ha scritto:
>>> Ciao lista!
>>>
>>> chiacchierato con un po' di persone e concordo: uscire così non  
>>> serve
>>> a granchè. Anche e soprattutto perchè questo è un luogo composto da
>>> più persone.
>>>
>>> Non serve a granchè nemmeno trattare "il problema" in maniera
>>> privata, perchè privato non è, visto che si parla di tante cose che
>>> riguardano anche i temi della lista, come l'accesso, l'autorità, i
>>> modelli di comunicazione, la possibilità di condividere  
>>> strategie. E,
>>> non da meno, il rispetto, il lavoro, i modelli organizzativi.
>>>
>>> Ma, ahimè, non serve neanche granchè star lì a far di nuovo i
>>> battibecchi: chi vuole può scandagliare gli archivi della lista e
>>> troverà tutto quel che gli serve.
>>>
>>> Quindi son di nuovo qui.
>>>
>>> A questo punto:
>>>
>>> stiamo tirando su una cosa che si chiama FakePress
>>>
>>> è una casa editrice un po' particolare
>>>
>>> lavora in self-publishing e print on demand
>>>
>>> produce pubblicazioni cross-media, multi-autore, con narrative  
>>> aperte
>>> e licenze libere
>>>
>>> ricerca su quella che stiamo chiamando (in molti, non solo noi)
>>> "ubiquitous publishing", con i libri che sono un interessante ibrido
>>> tra libri teorici, narrativa e mappe spazio/temporali.
>>>
>>> i libri possono essere stampati o consultati su web o su telefoni
>>> cellulari
>>>
>>> se li usi dal telefono cellulare puoi attivarli in una modalità
>>> particolare in cui il libro diventa consultabile direttamente dal
>>> territorio, come una specie di particolarissima guida turistica:  
>>> puoi
>>> sapere dove/cosa/come/quando/chi dell'argomento che stai leggendo,
>>> aggiungendo uno strato interpretativo al mondo che ti circonda.
>>>
>>> su ogni libro è aperta una dimensione dialogica: le persone possono
>>> intervenire (via web e cellulare) e
>>> aggiungere/modificare/taggare/commentare/valutare. I contenuti
>>> aggiunti vengono valutati con la modalità del peer-review.
>>>
>>> la casa editrice sta già funzionando. Entro fine mese sarà pronto il
>>> primo libro e il sito web.
>>>
>>> i libri vengono distribuiti mondialmente su tutte le librerie  
>>> online,
>>> su precisi accordi con alcuni distributori "classici", e sono
>>> accessibili da una interfaccia web e per cellulari (per ora Symbian
>>> serie 60, iPhone e Android) con punti di vista per incrociare testi,
>>> contenuti multimediali, luoghi, tempi e punti di vista degli  
>>> autori e
>>> dei molteplici soggetti che, contribuendo, diventano di fatto co- 
>>> autori.
>>>
>>> come primo prodotto è in completamento un libro fatto con Massimo
>>> Canevacci, diversi ricercatori e diversi soggetti della popolazione
>>> dei Bororo. Un libro polifonico, con diverse voci rappresentate, che
>>> si chiama "ubiquitous anthropology". Le voci e gli sguardi sono  
>>> usati
>>> per interpretare il territorio e per creare narrative dislocate e
>>> destrutturate, in cui un albero, un fiume, una casa, un canto, un
>>> processo o un dialogo assumono significati e valenze diversissime a
>>> seconda della voce che li racconta. In una materializzazione della
>>> cultura delle differenze di Bateson, creata come strato di realtà
>>> esplicito, consultabile e interagibile.
>>>
>>> Il libro ha anche una valenza politica. I Bororo non sono
>>> rappresentati negli organi di governo brasiliani: tramite il libro
>>> abbiamo portato la loro voce e le loro rivendicazioni nei palazzi  
>>> del
>>> governo, a Brasilia. Taggando i contenuti sui palazzi governativi,
>>> infatti, abbiamo fatto sì che le persone possano avere libero  
>>> accesso
>>> alla loro voce, assieme agli altri punti di vista espressi.
>>>
>>>
>>> Stiamo per aprire una linea di pubblicazioni "For Dummies" che,
>>> dietro un preciso studio legale sul trademark e l'estetica di
>>> prodotto, produrrà una linea di libri (del genere prodotto da
>>> FakePress) che saranno indistinguibili a colpo d'occhio dai "for
>>> dummies" più famosi, e che saranno una guida spazio-temporale
>>> (cross-mediale, multi-autore e in continuo divenire) per l'argomento
>>> rappresentato.
>>>
>>>
>>>
>>> I primi due libri di questa linea riguarderanno:
>>>
>>> - l'arte che emerge da pratiche tecnologiche e da contesti politici
>>> (centri sociali, movimento, rivendicazioni, pantere, onde...)
>>> - l'hacking
>>>
>>>
>>>
>>> Un'altra linea si chiamerà "Re-Fluxus", e riguarderà la possibilità
>>> di fondare un nuovo Fluxus attraverso la nuova dimensione
>>> performativa che una piattaforma del genere (questa specie di
>>> neo-casa editrice) offre alle arti: la possibilità di posizionare
>>> contenuti nello spazio e nel tempo, e di rendere le persone
>>> "conduttori" di contenuti che, convergendo, formano la performance,
>>> definiscono di fatto questa modalità.
>>>
>>>
>>>
>>> In questi due progetti, già avviati e, per fortuna, generatori di
>>> grandi entusiasmi, mi piacerebbe coinvolgere le 600 persone di  
>>> questa
>>> lista.
>>>
>>> Analogo discorso verrà fatto tra poco anche in lista hackmeeting.
>>>
>>> Identici discorsi sono già in essere con diversi soggetti.
>>>
>>>
>>> L'atteggiamento di FakePress è quello dell'apertura e
>>> dell'abilitazione: noi vogliamo dare lo spunto, le piattaforme, la
>>> distribuzione e la disseminazione, la tecnica, la ricerca di modelli
>>> per ottenere fondi e entrate da questo genere di pubblicazioni, così
>>> da rendere tutto sostenibile per chi vi partecipa, inclusa  
>>> FakePress.
>>>
>>> Qui trovate info aggiuntive, secondo quello che abbiamo presentato a
>>> Frontiers of Interaction V
>>>
>>> http://www.artisopensource.net/2009/06/10/ubiquitous-publishing- 
>>> fakepress-frontiers-of-interaction-v/
>>>
>>>
>>> E, ripeto, sito, piattaforme, codice e prime pubblicazioni online a
>>> fine mese.
>>>
>>> Per come ci siamo raccontati diverse cose, penso che le 600 persone
>>> della lista abbiano diverse cose da dire su progetti del genere.
>>>
>>> A questo punto giro la parola a chi vuol parlarne, e me ne torno a
>>> lavorare :)
>>>
>>> cià!
>>> xDxD
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-- "Ci sono cretini che hanno visto la Madonna e ci sono cretini che  
non hanno
visto la Madonna.
Io sono un cretino che la Madonna non l'ha vista mai.
Tutto consiste in questo, vedere la Madonna o non vederla."

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