[aha] costruire il futuo di AHA

Simona Lodi simona.lodi at toshare.it
Mon Jul 6 22:19:48 CEST 2009


Cari tutti, sento che la situazione va sbloccata e voglio farlo io.
Mi chiedo quale sarà il futuro di AHA, come tutti,  e penso che se non 
dovesse superare questa crisi e dovesse chiudere (come è successo a 
Rekombinant) mi mancherebbe una grossa sponda con cui confrontarmi.

Penso, come tutti, che sia venuto il momento di fare un passo indietro. 
Spesso succede di alzare i toni e/o fraintendersi. Niente retorica o 
volemose bbene, ma mi piacerebbe pensare come progettare insieme.
Abbiamo tante cose da condividere, nuovi tool, nuove interfacce, nuove 
idee.
andrei avanti.

Simona







giac ha scritto:
> acc... cosa e' successo?
>  sono stato down con la mail ed evidentemente ho perso qualche 
> passaggio ...
>
> comunque questo progetto FakePress mi pare molto interessante e spero 
> che mi venga qualche valida idea per collaborare. E comunque mi rendo 
> disponibile a proposte di collaborazione.
>
> Specialmente sulla sezione "for Dummies" di cui si era parlato anche 
> Roma e da organizzare anche al prossimo AHA camping.
>
> vabbe' ... ci sentiamo piu' avanti.
>
> giac
>
> xDxD.vs.xDxD ha scritto:
>> Ciao lista!
>>
>> chiacchierato con un po' di persone e concordo: uscire così non serve 
>> a granchè. Anche e soprattutto perchè questo è un luogo composto da 
>> più persone.
>>
>> Non serve a granchè nemmeno trattare "il problema" in maniera 
>> privata, perchè privato non è, visto che si parla di tante cose che 
>> riguardano anche i temi della lista, come l'accesso, l'autorità, i 
>> modelli di comunicazione, la possibilità di condividere strategie. E, 
>> non da meno, il rispetto, il lavoro, i modelli organizzativi.
>>
>> Ma, ahimè, non serve neanche granchè star lì a far di nuovo i 
>> battibecchi: chi vuole può scandagliare gli archivi della lista e 
>> troverà tutto quel che gli serve.
>>
>> Quindi son di nuovo qui.
>>
>> A questo punto:
>>
>> stiamo tirando su una cosa che si chiama FakePress
>>
>> è una casa editrice un po' particolare
>>
>> lavora in self-publishing e print on demand
>>
>> produce pubblicazioni cross-media, multi-autore, con narrative aperte 
>> e licenze libere
>>
>> ricerca su quella che stiamo chiamando (in molti, non solo noi) 
>> "ubiquitous publishing", con i libri che sono un interessante ibrido 
>> tra libri teorici, narrativa e mappe spazio/temporali.
>>
>> i libri possono essere stampati o consultati su web o su telefoni 
>> cellulari
>>
>> se li usi dal telefono cellulare puoi attivarli in una modalità 
>> particolare in cui il libro diventa consultabile direttamente dal 
>> territorio, come una specie di particolarissima guida turistica: puoi 
>> sapere dove/cosa/come/quando/chi dell'argomento che stai leggendo, 
>> aggiungendo uno strato interpretativo al mondo che ti circonda.
>>
>> su ogni libro è aperta una dimensione dialogica: le persone possono 
>> intervenire (via web e cellulare) e 
>> aggiungere/modificare/taggare/commentare/valutare. I contenuti 
>> aggiunti vengono valutati con la modalità del peer-review.
>>
>> la casa editrice sta già funzionando. Entro fine mese sarà pronto il 
>> primo libro e il sito web.
>>
>> i libri vengono distribuiti mondialmente su tutte le librerie online, 
>> su precisi accordi con alcuni distributori "classici", e sono 
>> accessibili da una interfaccia web e per cellulari (per ora Symbian 
>> serie 60, iPhone e Android) con punti di vista per incrociare testi, 
>> contenuti multimediali, luoghi, tempi e punti di vista degli autori e 
>> dei molteplici soggetti che, contribuendo, diventano di fatto co-autori.
>>
>> come primo prodotto è in completamento un libro fatto con Massimo 
>> Canevacci, diversi ricercatori e diversi soggetti della popolazione 
>> dei Bororo. Un libro polifonico, con diverse voci rappresentate, che 
>> si chiama "ubiquitous anthropology". Le voci e gli sguardi sono usati 
>> per interpretare il territorio e per creare narrative dislocate e 
>> destrutturate, in cui un albero, un fiume, una casa, un canto, un 
>> processo o un dialogo assumono significati e valenze diversissime a 
>> seconda della voce che li racconta. In una materializzazione della 
>> cultura delle differenze di Bateson, creata come strato di realtà 
>> esplicito, consultabile e interagibile.
>>
>> Il libro ha anche una valenza politica. I Bororo non sono 
>> rappresentati negli organi di governo brasiliani: tramite il libro 
>> abbiamo portato la loro voce e le loro rivendicazioni nei palazzi del 
>> governo, a Brasilia. Taggando i contenuti sui palazzi governativi, 
>> infatti, abbiamo fatto sì che le persone possano avere libero accesso 
>> alla loro voce, assieme agli altri punti di vista espressi.
>>
>>
>> Stiamo per aprire una linea di pubblicazioni "For Dummies" che, 
>> dietro un preciso studio legale sul trademark e l'estetica di 
>> prodotto, produrrà una linea di libri (del genere prodotto da 
>> FakePress) che saranno indistinguibili a colpo d'occhio dai "for 
>> dummies" più famosi, e che saranno una guida spazio-temporale 
>> (cross-mediale, multi-autore e in continuo divenire) per l'argomento 
>> rappresentato.
>>
>>
>>
>> I primi due libri di questa linea riguarderanno:
>>
>> - l'arte che emerge da pratiche tecnologiche e da contesti politici 
>> (centri sociali, movimento, rivendicazioni, pantere, onde...)
>> - l'hacking
>>
>>
>>
>> Un'altra linea si chiamerà "Re-Fluxus", e riguarderà la possibilità 
>> di fondare un nuovo Fluxus attraverso la nuova dimensione 
>> performativa che una piattaforma del genere (questa specie di 
>> neo-casa editrice) offre alle arti: la possibilità di posizionare 
>> contenuti nello spazio e nel tempo, e di rendere le persone 
>> "conduttori" di contenuti che, convergendo, formano la performance, 
>> definiscono di fatto questa modalità.
>>
>>
>>
>> In questi due progetti, già avviati e, per fortuna, generatori di 
>> grandi entusiasmi, mi piacerebbe coinvolgere le 600 persone di questa 
>> lista.
>>
>> Analogo discorso verrà fatto tra poco anche in lista hackmeeting.
>>
>> Identici discorsi sono già in essere con diversi soggetti.
>>
>>
>> L'atteggiamento di FakePress è quello dell'apertura e 
>> dell'abilitazione: noi vogliamo dare lo spunto, le piattaforme, la 
>> distribuzione e la disseminazione, la tecnica, la ricerca di modelli 
>> per ottenere fondi e entrate da questo genere di pubblicazioni, così 
>> da rendere tutto sostenibile per chi vi partecipa, inclusa FakePress.
>>
>> Qui trovate info aggiuntive, secondo quello che abbiamo presentato a 
>> Frontiers of Interaction V
>>
>> http://www.artisopensource.net/2009/06/10/ubiquitous-publishing-fakepress-frontiers-of-interaction-v/
>>
>>
>> E, ripeto, sito, piattaforme, codice e prime pubblicazioni online a 
>> fine mese.
>>
>> Per come ci siamo raccontati diverse cose, penso che le 600 persone 
>> della lista abbiano diverse cose da dire su progetti del genere.
>>
>> A questo punto giro la parola a chi vuol parlarne, e me ne torno a 
>> lavorare :)
>>
>> cià!
>> xDxD
>> ------------------------------------------------------------------------
>>
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>> AHA mailing list
>> AHA at lists.ecn.org
>> http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/aha
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Simona Lodi 
art director

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