[aha] To-Do: FakePress
Dedalus
dedalus at autistici.org
Fri Jul 3 14:53:21 CEST 2009
Caro xd,
son felice di risentirti nuovamente qua...
penso ne valga la pena :-)
riguardo la FakePress mi trovi entusiasta, e sarebbe bello che nel camp
prossimo venturo potesse nascere qualcosa che confluisce qua dentro (la
fakePress).
Personalmente mi piacerebbe si trovassero le forze per scrivere una sorta
di manuale di sopravvivenza alla retorica 2.0 e alle sue strategie, magari
declinato all'art|att-ivismo.
Ma, come più volte detto, mi basterebbe che si riuscisse a trovare la
forza tutti quanti di far, semplicemente, qualcosa.
Gente, diamoci una mossa :-)
Xd e penelope, voi avevate delle proposte particolari riguardo la fakePress
al camp di dicembre? Voglio dire, come pensavate di contestualizzarlo
operativamente?
A presto,
D.
On Fri, 3 Jul 2009 12:29:40 +0200, "xDxD.vs.xDxD" <xdxd.vs.xdxd at gmail.com>
wrote:
> Ciao lista!
>
> chiacchierato con un po' di persone e concordo: uscire così non serve a
> granchè. Anche e soprattutto perchè questo è un luogo composto da più
> persone.
>
> Non serve a granchè nemmeno trattare "il problema" in maniera privata,
> perchè privato non è, visto che si parla di tante cose che riguardano
> anche
> i temi della lista, come l'accesso, l'autorità, i modelli di
> comunicazione,
> la possibilità di condividere strategie. E, non da meno, il rispetto, il
> lavoro, i modelli organizzativi.
>
> Ma, ahimè, non serve neanche granchè star lì a far di nuovo i
> battibecchi:
> chi vuole può scandagliare gli archivi della lista e troverà tutto quel
> che
> gli serve.
>
> Quindi son di nuovo qui.
>
> A questo punto:
>
> stiamo tirando su una cosa che si chiama FakePress
>
> è una casa editrice un po' particolare
>
> lavora in self-publishing e print on demand
>
> produce pubblicazioni cross-media, multi-autore, con narrative aperte e
> licenze libere
>
> ricerca su quella che stiamo chiamando (in molti, non solo noi)
"ubiquitous
> publishing", con i libri che sono un interessante ibrido tra libri
teorici,
> narrativa e mappe spazio/temporali.
>
> i libri possono essere stampati o consultati su web o su telefoni
cellulari
>
> se li usi dal telefono cellulare puoi attivarli in una modalità
> particolare
> in cui il libro diventa consultabile direttamente dal territorio, come
una
> specie di particolarissima guida turistica: puoi sapere
> dove/cosa/come/quando/chi dell'argomento che stai leggendo, aggiungendo
uno
> strato interpretativo al mondo che ti circonda.
>
> su ogni libro è aperta una dimensione dialogica: le persone possono
> intervenire (via web e cellulare) e
> aggiungere/modificare/taggare/commentare/valutare. I contenuti aggiunti
> vengono valutati con la modalità del peer-review.
>
> la casa editrice sta già funzionando. Entro fine mese sarà pronto il
> primo
> libro e il sito web.
>
> i libri vengono distribuiti mondialmente su tutte le librerie online, su
> precisi accordi con alcuni distributori "classici", e sono accessibili da
> una interfaccia web e per cellulari (per ora Symbian serie 60, iPhone e
> Android) con punti di vista per incrociare testi, contenuti multimediali,
> luoghi, tempi e punti di vista degli autori e dei molteplici soggetti
che,
> contribuendo, diventano di fatto co-autori.
>
> come primo prodotto è in completamento un libro fatto con Massimo
> Canevacci,
> diversi ricercatori e diversi soggetti della popolazione dei Bororo. Un
> libro polifonico, con diverse voci rappresentate, che si chiama
"ubiquitous
> anthropology". Le voci e gli sguardi sono usati per interpretare il
> territorio e per creare narrative dislocate e destrutturate, in cui un
> albero, un fiume, una casa, un canto, un processo o un dialogo assumono
> significati e valenze diversissime a seconda della voce che li racconta.
In
> una materializzazione della cultura delle differenze di Bateson, creata
> come
> strato di realtà esplicito, consultabile e interagibile.
>
> Il libro ha anche una valenza politica. I Bororo non sono rappresentati
> negli organi di governo brasiliani: tramite il libro abbiamo portato la
> loro
> voce e le loro rivendicazioni nei palazzi del governo, a Brasilia.
Taggando
> i contenuti sui palazzi governativi, infatti, abbiamo fatto sì che le
> persone possano avere libero accesso alla loro voce, assieme agli altri
> punti di vista espressi.
>
>
> Stiamo per aprire una linea di pubblicazioni "For Dummies" che, dietro un
> preciso studio legale sul trademark e l'estetica di prodotto, produrrà
una
> linea di libri (del genere prodotto da FakePress) che saranno
> indistinguibili a colpo d'occhio dai "for dummies" più famosi, e che
> saranno
> una guida spazio-temporale (cross-mediale, multi-autore e in continuo
> divenire) per l'argomento rappresentato.
>
>
>
> I primi due libri di questa linea riguarderanno:
>
> - l'arte che emerge da pratiche tecnologiche e da contesti politici
(centri
> sociali, movimento, rivendicazioni, pantere, onde...)
> - l'hacking
>
>
>
> Un'altra linea si chiamerà "Re-Fluxus", e riguarderà la possibilità di
> fondare un nuovo Fluxus attraverso la nuova dimensione performativa che
una
> piattaforma del genere (questa specie di neo-casa editrice) offre alle
> arti:
> la possibilità di posizionare contenuti nello spazio e nel tempo, e di
> rendere le persone "conduttori" di contenuti che, convergendo, formano la
> performance, definiscono di fatto questa modalità.
>
>
>
> In questi due progetti, già avviati e, per fortuna, generatori di grandi
> entusiasmi, mi piacerebbe coinvolgere le 600 persone di questa lista.
>
> Analogo discorso verrà fatto tra poco anche in lista hackmeeting.
>
> Identici discorsi sono già in essere con diversi soggetti.
>
>
> L'atteggiamento di FakePress è quello dell'apertura e dell'abilitazione:
> noi
> vogliamo dare lo spunto, le piattaforme, la distribuzione e la
> disseminazione, la tecnica, la ricerca di modelli per ottenere fondi e
> entrate da questo genere di pubblicazioni, così da rendere tutto
> sostenibile
> per chi vi partecipa, inclusa FakePress.
>
> Qui trovate info aggiuntive, secondo quello che abbiamo presentato a
> Frontiers of Interaction V
>
>
http://www.artisopensource.net/2009/06/10/ubiquitous-publishing-fakepress-frontiers-of-interaction-v/
>
>
> E, ripeto, sito, piattaforme, codice e prime pubblicazioni online a fine
> mese.
>
> Per come ci siamo raccontati diverse cose, penso che le 600 persone della
> lista abbiano diverse cose da dire su progetti del genere.
>
> A questo punto giro la parola a chi vuol parlarne, e me ne torno a
lavorare
> :)
>
> cià!
> xDxD
--
"Ci sono cretini che hanno visto la Madonna e ci sono cretini che non hanno
visto la Madonna.
Io sono un cretino che la Madonna non l'ha vista mai.
Tutto consiste in questo, vedere la Madonna o non vederla."
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