[aha] To-Do: FakePress

xDxD.vs.xDxD xdxd.vs.xdxd at gmail.com
Fri Jul 3 12:29:40 CEST 2009


Ciao lista!

chiacchierato con un po' di persone e concordo: uscire così non serve a
granchè. Anche e soprattutto perchè questo è un luogo composto da più
persone.

Non serve a granchè nemmeno trattare "il problema" in maniera privata,
perchè privato non è, visto che si parla di tante cose che riguardano anche
i temi della lista, come l'accesso, l'autorità, i modelli di comunicazione,
la possibilità di condividere strategie. E, non da meno, il rispetto, il
lavoro, i modelli organizzativi.

Ma, ahimè, non serve neanche granchè star lì a far di nuovo i battibecchi:
chi vuole può scandagliare gli archivi della lista e troverà tutto quel che
gli serve.

Quindi son di nuovo qui.

A questo punto:

stiamo tirando su una cosa che si chiama FakePress

è una casa editrice un po' particolare

lavora in self-publishing e print on demand

produce pubblicazioni cross-media, multi-autore, con narrative aperte e
licenze libere

ricerca su quella che stiamo chiamando (in molti, non solo noi) "ubiquitous
publishing", con i libri che sono un interessante ibrido tra libri teorici,
narrativa e mappe spazio/temporali.

i libri possono essere stampati o consultati su web o su telefoni cellulari

se li usi dal telefono cellulare puoi attivarli in una modalità particolare
in cui il libro diventa consultabile direttamente dal territorio, come una
specie di particolarissima guida turistica: puoi sapere
dove/cosa/come/quando/chi dell'argomento che stai leggendo, aggiungendo uno
strato interpretativo al mondo che ti circonda.

su ogni libro è aperta una dimensione dialogica: le persone possono
intervenire (via web e cellulare) e
aggiungere/modificare/taggare/commentare/valutare. I contenuti aggiunti
vengono valutati con la modalità del peer-review.

la casa editrice sta già funzionando. Entro fine mese sarà pronto il primo
libro e il sito web.

i libri vengono distribuiti mondialmente su tutte le librerie online, su
precisi accordi con alcuni distributori "classici", e sono accessibili da
una interfaccia web e per cellulari (per ora Symbian serie 60, iPhone e
Android) con punti di vista per incrociare testi, contenuti multimediali,
luoghi, tempi e punti di vista degli autori e dei molteplici soggetti che,
contribuendo, diventano di fatto co-autori.

come primo prodotto è in completamento un libro fatto con Massimo Canevacci,
diversi ricercatori e diversi soggetti della popolazione dei Bororo. Un
libro polifonico, con diverse voci rappresentate, che si chiama "ubiquitous
anthropology". Le voci e gli sguardi sono usati per interpretare il
territorio e per creare narrative dislocate e destrutturate, in cui un
albero, un fiume, una casa, un canto, un processo o un dialogo assumono
significati e valenze diversissime a seconda della voce che li racconta. In
una materializzazione della cultura delle differenze di Bateson, creata come
strato di realtà esplicito, consultabile e interagibile.

Il libro ha anche una valenza politica. I Bororo non sono rappresentati
negli organi di governo brasiliani: tramite il libro abbiamo portato la loro
voce e le loro rivendicazioni nei palazzi del governo, a Brasilia. Taggando
i contenuti sui palazzi governativi, infatti, abbiamo fatto sì che le
persone possano avere libero accesso alla loro voce, assieme agli altri
punti di vista espressi.


Stiamo per aprire una linea di pubblicazioni "For Dummies" che, dietro un
preciso studio legale sul trademark e l'estetica di prodotto, produrrà una
linea di libri (del genere prodotto da FakePress) che saranno
indistinguibili a colpo d'occhio dai "for dummies" più famosi, e che saranno
una guida spazio-temporale (cross-mediale, multi-autore e in continuo
divenire) per l'argomento rappresentato.



I primi due libri di questa linea riguarderanno:

- l'arte che emerge da pratiche tecnologiche e da contesti politici (centri
sociali, movimento, rivendicazioni, pantere, onde...)
- l'hacking



Un'altra linea si chiamerà "Re-Fluxus", e riguarderà la possibilità di
fondare un nuovo Fluxus attraverso la nuova dimensione performativa che una
piattaforma del genere (questa specie di neo-casa editrice) offre alle arti:
la possibilità di posizionare contenuti nello spazio e nel tempo, e di
rendere le persone "conduttori" di contenuti che, convergendo, formano la
performance, definiscono di fatto questa modalità.



In questi due progetti, già avviati e, per fortuna, generatori di grandi
entusiasmi, mi piacerebbe coinvolgere le 600 persone di questa lista.

Analogo discorso verrà fatto tra poco anche in lista hackmeeting.

Identici discorsi sono già in essere con diversi soggetti.


L'atteggiamento di FakePress è quello dell'apertura e dell'abilitazione: noi
vogliamo dare lo spunto, le piattaforme, la distribuzione e la
disseminazione, la tecnica, la ricerca di modelli per ottenere fondi e
entrate da questo genere di pubblicazioni, così da rendere tutto sostenibile
per chi vi partecipa, inclusa FakePress.

Qui trovate info aggiuntive, secondo quello che abbiamo presentato a
Frontiers of Interaction V

http://www.artisopensource.net/2009/06/10/ubiquitous-publishing-fakepress-frontiers-of-interaction-v/


E, ripeto, sito, piattaforme, codice e prime pubblicazioni online a fine
mese.

Per come ci siamo raccontati diverse cose, penso che le 600 persone della
lista abbiano diverse cose da dire su progetti del genere.

A questo punto giro la parola a chi vuol parlarne, e me ne torno a lavorare
:)

cià!
xDxD
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