[aha] mostra METESSI 2

Tommaso Tozzi t.tozzi at ecn.org
Fri Jan 30 09:12:39 CET 2009


Ciao,

vi inoltro il comunicato di una mostra collettiva a cui partecipo.

bye
Tommaso Tozzi

----



Associazione Amici dell’Arte Studio Carrieri
Fondazione Noesi per l’Arte Contemporanea
IncontriNoesi2009

invitano alla presentazione della mostra

Metessi 2

 pratica della relazione e della comunicazione
a cura di Gabriele Perretta

vernice: sabato 31 gennaio 2009 a partire dalle ore 18,00
Palazzo Barnaba Via Principe Umberto 49, Martina Franca
La mostra rimane aperta venerdì, sabato e domenica dalle 17,30 alle 20,30
fino al 14 marzo 2009

Gli artisti: Maurizio Arcangeli, Enrico 
Bentivoglio, Maurizio Cattelan, Giuseppe Chiari, 
Giuseppe Desiato, Emilio Fantin, Stelio Maria 
Martini, Fabio Mauri, Eugenio Miccini,Gina Pane, 
Lamberto Pignotti, Ivano Sossella, Tommaso Tozzi, 
Franco Vaccari, Cesare Viel, Emilio Villa, Luca Vitone

Dopo gli anni Sessanta e Settanta, anni difficili 
ma pieni di rotture e trasformazioni, gli Ottanta 
apparvero portatori di una vita che si 
configurava tra esteriorità e convenzione. Tutto 
d’un colpo, l’arte divenne linguaggio della crisi 
totale! Essa era improvvisamente caduta in una 
pletora di simulacri senza via d’uscita, si era 
trasformata nel piatto forte di tecniche di 
rappresentazione e di modellizzazione, che non 
sfuggivano a nessuna totalità apologetica. La 
sensazione che veniva fuori dal “riflusso”, 
imposto dalla deregulation, e da un certo 
post-moderno reazionario, che tentava di mettere 
insieme Schnabel e Haacke, il sublime di Burke, 
il tradizionalismo di Joseph De Maistre e un 
certo pensiero decostruzionista, era quella della 
simulazione come forma unica di finzione. È in 
questa atmosfera di contrasto ideologico, 
schiacciati dall’appiattimento post-moderno, che 
nell’autunno del 1989 nasce l’idea di Metessi, 
realizzata nella Galleria Carrieri a Piazza di 
Pietra a Roma. Quella mostra, che portava il 
titolo di un’antica voce del dizionario greco, 
riuniva artisti, poeti e scrittori italiani ed 
internazionali della generazione del dopoguerra, 
come Giuseppe Chiari, Claudio Cintoli, Giuseppe 
Desiato, Stelio Maria Martini, Fabio Mauri, 
Eugenio Miccini, Gina Pane, Lamberto Pignotti, 
Franco Vaccari, Emilio Villa, messi a confronto 
con quelli che cominciavano ad affacciarsi alla 
fine degli anni Ottanta, come Maurizio Arcangeli, 
Enrico Bentivoglio, Maurizio Cattelan, Emilio 
Fantin, Carlo Ferraris, Premiata Ditta, ABM 
Computers, Marco Formento, Ivano Sossella, 
Tommaso Tozzi, Cesare Viel, Luca Vitone. Come 
dice lo stesso Cattelan, fu una rassegna che in 
Italia precedette l’area mediale, già ben 
individuabile sin dalla prima metà degli anni 
Ottanta! Cos’era Metessi? Dal greco ??????? 
(mètexis), significa genericamente 
partecipazione, comunicazione ed in essa si 
concretizza la nozione fondamentale di quella 
mostra, ma in ultima analisi può essere intesa 
come una tensione attiva del soggetto alla 
partecipazione collettiva e consapevole al mondo 
intelligibile. Secondo J.L. Ackrill, attraverso 
il concetto di metessi, non vi sarebbe più il 
desiderio di rincorre uno statuto ontologico del 
linguaggio, ma dei semplici paradigmi, strumenti 
di una semiotica che definisce il significato 
delle stesse parole (tracce, passaggi, scritture, 
gesti, impronte d’arte contemporanea, come ci 
ricordava il sottotitolo della mostra): “fixed 
things to guarantee the meaningfulness of talk, 
fixed concepts - the meanings of general words”. 
Le due generazioni di Metessi a confronto, non 
servirono a delineare solo le vicinanze tra le 
“pratiche del fare”, ma le sostanziali differenze 
e soprattutto le effettive maturazioni avvenute, 
soprattutto dopo la svolta linguistica di chi, 
come Arcangeli, Bentivoglio, Cattelan, 
Fantin,Tozzi, Sossella, Viel e Vitone, lavora nel 
proprio contemporaneo avendo sviluppato un 
percorso ed un approccio singolare al mondo della cultura artistica.
Metessi2, non vuole essere solo una 
commemorazione o una celebrazione, ma l’avvio di 
un nuovo percorso di approfondimento nelle 
suggestioni di allora e sui magnetismi di adesso. 
A partire dalla svolta linguistica degli anni 
Ottanta, si sono imposte nella pratica artistica 
contemporanea un’idea e un’azione dell’arte come 
dispiegamento semantico di tante soggettività 
Spesso, però, nonostante i continui ritorni della 
dimensione mediale di partenza, che a vario 
titolo è invocata dal loro percorso, entro i 
campi più svariati, si trascura che è proprio 
l’area degli artisti di Metessi ad aver 
inaugurato l’approccio “relativo al significato” 
alla pratica linguistica mediale odierna. Di 
fatto in questa seconda edizione, invece di 
rispettare il palinsesto della prima mostra, 
l’esposizione cerca di ripercorrere la filosofia 
originaria della tecnica di allora arricchita da 
alcune tracce di attualità, proponendosi come 
sistema di strutture e collettore di contenuti, 
prestazione bio-cognitiva tipicamente umana, 
deposito sociale di intuizioni e di scandagli. 
L’intento è, dunque, quello di mostrare al di là 
dell’arte l’operatore della comunicazione, come 
un potente anticipatore della sensibilità pubblica contemporanea.

Associazione Amici dell’Arte Studio Carrieri, 
Palazzo Barnaba, Via Principe Umberto 49, Martina 
Franca, tel. 080.4801759, e-mail: studiocarrieri at gmail.com







More information about the AHA mailing list