[aha] ahaCamping report + images
xDxD
xdxd.vs.xdxd at gmail.com
Wed Jan 7 12:12:47 CET 2009
ellò, bentornato/e/i!
Dedalus ha scritto:
> Il suo obbiettivo,
> mi pare di capire (e in questo senso condivido), è quello di dare una
> visibilità e soprattutto una continuità al lavoro fatto per il camp di
> Ottobre.
>
uno deve scegliere che mestiere fare.
> Sempre se capisco bene nel report che girerà via mail ci sarà il rimando
> al wiki dove ognuno di noi può mettere su il suo report ;-) per cui sarà
> sul wiki che si potranno cogliere le sfumature delle varie posizioni...
>
:)
due report, 30 pagine di testo teorico, un articolo su artisopensource e
uno su artsblog.
se scriviamo un altro po' su ahaCamping ci vengono i calli.
il discorso, come tra l'altro ci si raccontava anche al camping, non è
il "mettere le cose su un wiki", è un problema di linguaggio, di
opacità, di modelli collaborativi e/o innovativi.
no?
> in effetti è vero, dopo una breve ondata di entusiasmo, la discussione e
> la proposità della lista è andata letteralmente naufragando...
> Io credo che il camp sia stata una tappa necessaria e fondamentale e la
> seguente esperienza di Anna Adamolo ne è una conferma.
> Sarà una mia impressione, ma credo che un elemento fondamentale sia stato
> il doversi confrontare con la "praticità" delle cose: il costruire (anche
> un camp come quello del passato ottobre) riporta inevitabilmente con i
> piedi per terra la discussione, contribuendo ad arricchirla.
>
> Per cui, detto questo: mo' che facciamo? praticamente intendo... :-)
> Sul piatto c'erano un libro e altre cosette :-)
>
sai che c'è?
io le mie "pietre" le ho lanciate. "regalando" alla "comunità" tempo,
competenze, iniziative eccetera eccetera.
tutto mi pare caduto nel vuoto.
quindi, in perfetta sintonia con l'antroplogia contemporanea per cui
anche il "dono" può essere "violenza", mi sto guardando bene dal
continuar a far violenza ed è da un pezzo che ho tirato i remi in barca
e mi sto facendo i cazzi miei.
tra le mille cose, sto prendendo S1/S2 e lo sto trasformando in qualcosa
di fattibile e, tra l'altro, rendendolo qualcosa con cui campare e far
campare quelli che ci entrano in contatto.
il che mi pare che sia una delle poche forme di ribellione efficace che
esistono ad oggi: crearsi un modello il più autonomo possibile e che si
auto-mantenga e viverselo sulla propria pelle.
cià!
xDxD
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