[aha] j.g. ballard non morirà mai

Simona Lodi simona.lodi at toshare.it
Wed Apr 22 20:06:54 CEST 2009


al vostro elenco aggiungo velocemente (non è esaustivo)
carlo emilio, gadda ovviamente  (che gadda1944 ci ricorda con il suo nick)
e alda merini.

gadda1944 ha scritto:
> Be', io ero preparato da prima di leggere Miracles of Life. Avevo saputo del cancro alla prostata da Feltrinelli due anni e mezzo fa, e mi ero informato sull'aspettativa media di vita per una malattia del genere. Ballard è stato nella media.
>
> Capisco il rapporto che kilroy ha con i suoi autori (che, più o meno, sono anche i miei, con meno Foster Wallace e più Dick. Poi, sono più vecchio - così a naso - e quindi ci metto anche Artaud). Non è esattamente il mio, io tendo a mettere più distanza fra loro e me, ho tanto in orrore la condizione di "fan" che esagero nella direzione opposta. Ciò non toglie che mi sia emozionato un bel po' l'unica volta che ho incontrato Ballard, ma anche Gibson, devo dire. Sterling e Rucker meno :-), per quanto abbia tradotto anche loro.
>
> La tristezza mi viene di più dall'improvvisa percezione che il secolo XX è davvero finito, adesso, il secolo in cui sono nato e ho trascorso la maggior parte della mia vita, in cui ho fatto gli errori più disastrosi e le avventure più entusiasmanti. Ed è finito perché sappiamo che Ballard e Dick e Burroughs lavoravano ancora su un'idea di "futuro" (orrendo magari, infernale e distopico, ma futuro), mentre ora non ce n'è più, e non ci sarà più nessuno che gira sul mondo quello sguardo disincantanto e tagliente, e dà un nome imprevisto, ma quanto pertinente!, alla nostra esperienza. Se avete visto Matrix 1 e 2, capite quello che voglio dire.
>
> E però, anche in questo XXI secolo, le cose più intelligenti e divertenti e disperate che possiamo fare le possiamo fare perché qualcuno, prima di noi e con noi, ci ha offerto quello sguardo, e la sua disperazione allegra e ironica - e la sua incazzatura nascosta. E allora faccio Anna Adamolo e tutto il resto, e anche la disperazione è sopportabile.
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> Non potete capire quanto sia contento, cmq, che anche su aha qualcuno prenda la tastiera per ricordare uno scrittore che amo e a cui mi sento lo stesso (almeno un po') vicino.
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> gadda
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> >From      : aha-bounces at lists.ecn.org
> To          : "List on artistic activism and net culture" aha at lists.ecn.org
> Cc          : 
> Date      : Wed, 22 Apr 2009 13:05:32 +0200
> Subject : Re: [aha] j.g. ballard non morirà mai
>
>
>
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>   
>> E' stato piuttosto opprimente chiudere "i miracoli della vita",  
>> riporlo nella libreria pensando che a breve avremmo avuto la notizia  
>> (nella sua autobiografia JB rivela di stare male), poi alzare il  
>> monitor e leggere "morto lo scrittore inglese..."
>>
>> Brutto trip.
>>
>> La letteratura che mi ha cambiato la vita si riassume in cinque nomi:  
>> burroughs, ballard, pynchon, vonnegut e wallace.
>> Tre dei quali sono morti in poco più di un anno solare, non so  
>> spiegare quanto questa cosa mi abbatta. La relazione che un lettore  
>> intesse con i propri autori è quanto di più stretto si possa provare  
>> per qualcuno che non si conosce, un amore che ti trasforma e che si  
>> svolge nelle pagine. Quando l'amante muore ci si sente soli, ma quel  
>> che è peggio,  si può avvertire un poco più distintamente il suono che  
>> fa il tempo che scorre, qualcosa di molto simile ad una lama che viene  
>> pazientemente affilata. (posso immaginare che il traduttore ufficiale  
>> stia peggio, condoglianze Gadda.)
>>
>> Ciò che ho più apprezzato de "i miracoli della vita" è la dicotomia  
>> apparente in un uomo che mentre nei suoi lavori sviscera lo strato  
>> psichico più profondo dell'occidente, intanto ama profondamente i suoi  
>> figli a cui fa da padre e da madre, consiglia il parto in casa ai suoi  
>> lettori, mette in secondo piano la scrittura e la svolge nei ritagli  
>> di tempo che ricava fra un attenzione e l'altra data ai marmocchi. Un  
>> uomo tenero, amante dell'amicizia, delle bevute, e del cambiamento. La  
>> persona che ci ha fatto esplodere la mente era un tranquillo e bonario  
>> provinciale inglese, ma ahimè non vedo alcuna morale in questo: solo  
>> una persona in meno che poteva aiutarci a districare questo casino,  
>> che immensa tristezza.
>>
>> k.
>>
>>
>> Il giorno 22/apr/09, alle ore 10:05, gadda1944 ha scritto:
>>
>>     
>>> Veramente ce n'è uno più recente :-)
>>>
>>> http://www.feltrinellieditore.it/IntervistaInterna?id_int=2478
>>>
>>> oltre all'articolo uscito sull'Unità di ieri.
>>>
>>>
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>>> To          : "List on artistic activism and net culture" aha at lists.ecn.org
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>>> Date      : Tue, 21 Apr 2009 23:26:45 +0200
>>> Subject : [aha] j.g. ballard non morirà mai
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>>>       
>>>> ballard è morto ieri, qui il coccodrillo migliore del mitico  
>>>> Antonio Caronia
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