soci[aha]l network?
lo|bo
lo_bo at ecn.org
Fri Sep 19 23:55:00 CEST 2008
Penso che la proposta di Dedalus sia interessante, anzi penso che possa
essere proposta come elemento di fusione tra le diverse attività che si
svolgeranno durante l'AHACamping. Cosi come dice anche gadda.
Durante il pre-camping a Torino la discussione ha toccato molto spesso
le questioni legate alle nuove piattaforme web 2.0 e alla creazione di
un social network. Questa estate volevo citare il libro di Lovink anche
perché racconta nel capitolo “Una fugace Discordia” una delle prime
esperienze di piattaforme collaborative nata nel 2003, si trattava di un
blog collaborativo dal nome Discordia.
Posto la parte del libro che potrebbe interessarci e che mi ha portato
alla mente le discussione che abbiamo avuto in lista e a Torino.
“Gli obbiettivi di Discordia erano <<diffusione sociale, moderazione
collaborativi e differenti stili di comunicazione>> … Dopo aver
attraversato un lungo periodo di scrittura del codice, questa <<Slashdot
dell’arte elettronica>> chiuse a sorpresa solo sedici mesi dopo il
lancio. La saga di Discordia ha dimostrato che una comunità non può
produrre una piattaforma Web 2.0 complessa. Al di là delle dinamiche di
gruppo, la ragione principale del suo fallimento è stata la mancanza di
coesione della comunità globale della new media art, che non faceva
dibattiti pubblici sul World Wide Web senza la protezione delle liste,
che sono intime e autoreferenziali. Il problema non è la tecnofobia ma
l’avanguardismo di chi ha adottato la rete relativamente presto e non
sente il bisogno di riaggiornarsi…”
La prospettiva della creazione di una piattaforma condivisa date le
condizioni attuali della comunità della new media art in Italia non
sembra sperare bene, almeno da quello che dice Lovink.
Ma in un altro punto del libro, proprio quando parla di nichilismo,
scrive anche: “Per ostacolare il cinismo e la penetrazione delle
corporation, e solo per il gusto di farlo, vorrei proporre di superare
la moda del Web 2.0, e quindi la sua critica, e chiedere molti altri
esperimenti come Discordia”.
Questo AHACamping costituisce un mezzo sicuramente ottimo sia per
rinnovare la coesione della comunità che legge e scrive su AHA, ma,
attraverso tutte le iniziative proposte, diventa anche un mezzo per
superare moda e critica, un mezzo per creare altro.
Allora la questione di un soci(AHA)l network diventa fondamentale, il
punto sarà capire se si può davvero superare lo stallo o le condizioni
non lo permettono. Io per natura sono ottimista. Cmq vorrei proporre di
dedicare l’incontro finale per tirare le somme proprio su l’idea di quel
progetto, come punto di inizio per qualcos’altro.
--
[IIIII] lo|bo
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