[aha] segnalo una mostra per i morti

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Sat Oct 25 01:23:00 CEST 2008










	
	
	
	
	
	

Due di Novembre. L’occasione vuole
che si tirino a lucido le lapidi e si sostituiscano i fiori nei
cimiteri, presumendo forse che quello sarà il luogo della
festa, la festa dei morti. In un Italia più attenta e popolare
la tavola del giorno dei morti viene allestita il giorno prima,
lasciando ai cari estinti la precedenza alla mensa, come agli ospiti
più attesi, ai più graditi: senza timore o spergiuro,
senza debito o credito avviene l’offerta. Il piacere del cibo,
della festa è aumentato dalla condivisione di chi non è
più fisicamente tra noi. Il piacere aumenta grazie alla
presenza dell’assenza. L’azione è densa d’amore, genuina
ed accorta: questa mostra ne vuole ricopiare il sentimento,
rilanciandone i significati. Ciò che non è, appare
infatti oggigiorno fondamentale. Il potenziale, il virtuale,
l’ipotetico ed il precario danno più certezze e
soddisfazioni della carne, il valore ha stracciato l’oggetto, il
linguaggio ha divorato la realtà, l’economia finanziaria
batte dieci a uno l’economia delle merci in interessi e danni, la
morte è più sicura della vita e, ultimamente,  accade
anche più spesso. L’arte, che da sempre ha connivenze con il
simbolico, ha il compito di aver cura del figliolo generato
dall’amplesso tra realtà ed immaginario. Questa  mostra è
il desiderio e la volontà precedenti a quell’incontro
clandestino e ha l’intento di celebrare, attraverso un atto di
omaggio, attraverso uno scambio, un rituale, la parte maledetta della
vita come la intendeva Bataille, ovvero quella al di fuori delle
leggi del mercato e della produzione, l’energia prodotta ma non
produttiva di cui siamo tutti felicemente, gravemente gravidi. 

Questa mostra è dedicata al
potere dell’assenza, della non presenza e della tele (lontano)
presenza, credendo ciecamente alla necessità di rivedere lo
statuto della vita e della morte, un tempo assurdamente contrapposti,
alla luce delle nuove possibilità di comunicazione, relazione,
esistenza. 

Pertanto, nella dimostrazione dei più
sinceri intenti, questa mostra è condivisibile fisicamente con
il solo pubblico dei morti, per un giorno solo, in scacco alla loro
presunta eternità,  e virtualmente con
tutti i vivi, che la potranno
frequentare sempre, ovvero fino ad esaurimento tempo, nella rete sul
sito di Roaming. 




















Inizio:sabato 1 novembre 2008 dalle ore 11.00Fine:domenica 2 novembre 2008 alle ore 0.00Luogo:ArtintownIndirizzo:Berthollet 25Città/Paese:Torino, Italy




DescrizioneErmanno Cristini, Marco Paganini, Luigi Presicce, Daniel Rothbart
fotografia: Francesco Licata -  web: reboot
a cura di: Alessandro Castiglioni, Francesca Marianna Consonni, Lorena Giuranna 
ARTINTOWN, Via Berthollet 25, TORINO 1-2 novembre 20081 novembre: ore 11-24, aperitivo ore 19 - 2 novembre: ore 00-24  
Roaming
è un progetto di mostre che durano il tempo dell'inaugurazione per poi
spostarsi nella realtà indistinta del web. Dopo le tappe di Assab One
aMilano, il Museo di St Denis a Parigi e l'intervento all' Ex Alumix
diBolzano per Manifesta 7, Ermanno Cristini e Alessandro
Castiglioni,ideatori di Roaming, collaborano per l'occasione con
Francesca Marianna Consonni e Lorena Giuranna, ad un evento che
amplifica l'evidenza immateriale del progetto, proponendo una mostra
non visitabile dal pubblico,se non durante il suo allestimento.Negli
spazi di Artintown, nel centro di Torino, verrà infatti allestita
unamostra, dedicata ai cari estinti, al loro ricordo ed alla loro
particolare presenza - assenza, attraverso una serie di interventi che
resteranno esposti, per queste entità immateriali a cui l'evento è
offerto, nella giornata di apertura effettiva della mostra, cioè
Domenica 2 Novembre. Lamostra sarà pertanto visitabile ­ per noi
viventi, s'intende - solo duranteil suo allestimento, Sabato 1 Novembre
e, come di consueto, nella formulamediata dalla rete, caratteristica
peculiare del progetto Roaming, al sitowww.roaming-art.it . 
LA MOSTRA
Proprio
in occasione della giornata di ricordo dei propri cari,risignificando
attraverso la pratica artistica un antico e radicato rito religioso -
secondo cui il Primo di Novembre si debba preparare un banchetto che il
giorno successivo possa essere consumato solamente dalle anime dei
propri cari defunti - i curatori propongono, in un rapporto di
continuità tra cultura popolare ed arti contemporanee, una mostra
puntualmente allestita il Primo di Novembre, che nella giornata
successiva sia fruibile,come da tradizione, solo dai morti, nella festa
a loro dedicata. Gli artisti invitati al progetto Duedinovembre,
presentano interventi che per forza espressiva e poetica entrano in
relazione con questa particolare riflessione proposta. 
Marco
Paganini, Luigi Presicce e Daniel Rothbart, propongono, ognuno con la
propria cifra stilistica, interventi installativi e che introducono al
suono, allo spazio, al gesto sciamanico, e in cui, accanto all'estetica
legata a materiali come il vetro, il legno e l'acciaio, abbia luogo la
ritualità della meticolosa costruzione, o dell'utilizzo.A completare il
tutto, il lavoro di Ermanno Cristini, sempre presente nei diversi
appuntamenti di Roaming, vera e propria metafora della vita effimera e
multiforme del progetto. In questo caso l¹immagine della farfalla si
carica di ulteriori significati evocando credenze popolari che la
consideravano simbolo dell'anima che esce dal corpo. 
www.roaming-art.it www.artintown.it








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