[aha] I will prefer not to - "Non pagheremo noi la crisi"

xDxD xdxd.vs.xdxd at gmail.com
Mon Oct 20 18:27:34 CEST 2008


lo|bo ha scritto:
> Mi sembra un tantino presuntuosetto giudicare senza conoscere bene il 
> movimento di persone, e le persone, non me lo aspettavo da una persona 
> che parla spesso di corpi, e che invece si fa prendere la mano dalla 
> semplificazione.  Non si tratta affatto di una "auletta 
> occupata"...questo magari è quello che vuoi vedere. I ragazzi non 
> fanno altro che parlare di liberazione dai simboli, e dal passato.
dicevo cose assai più articolate del pezzetto che citi.
ribadisco: vedo l'enorme valore di azioni anche complesse come questa, 
ma mi interessano poco per le modalità di comunicazione che utilizzano.
e, tra l'altro: il fatto che non ne condivida le modalità non vuol dire 
che non sia anche pronto a difenderle, come è successo in passato, nel 
presente, e come succederà anche nel futuro finchè mi reggono le gambe.

> e poi non capisco tu hai la conoscenza di cosa è questa nuova modalità 
> di 
> interazione/coesistenza/integrazione/autonomia/interdipendenza/interconnessione/interrelazione 
>  e migliaia di altre persone no?  non capisco...tu credi che centinaia 
> di ragazzi che si sbattono per questa cosa e che non siano in grado di 
> elaborare un pensiero imprevedibile e non codificabile? le conferenze 
> e i workshop sono un interfaccia per l'utente medio, ma come 
> programmatore dovresti sapere che dietro c'è tutto un linguaggio e una 
> modalità che cerca di elaborarsi anche attraverso le modalità che dici 
> tu. Magari in questo caso preferisci essere un utente medio ;-)
continua ad esistere questo enorme equivoco sulla figura del 
"programmatore" :)   ( che per me non ha granchè senso, a meno che tu 
non stia parlando di uno di quegli "schiavi" di Accenture o di chi per 
loro ) ma passiamo oltre, al succo del discorso.

non penso di aver buttato le migliaia di ore/giorni che ho speso in 
manifestazioni, occupazioni, centri sociali, collettivi, case, angoli 
della strada, università, posti di lavoro a fare questo tipo di 
attività. tant'è vero che lo faccio ancora e molto.
nel messaggio raccontavo, però, una cosa differente, che coincide con il 
mio attuale modo di operare. Questo presuppone un cambio di linguaggio 
radicale, e l'accesso ai domini del quotidiano, di quella percezione che 
le persone hanno delle loro giornate: da soli, in famiglia, con gli 
amici, comprando le cose, lavorando, andando in macchina, al cinema, a 
mangiare una pizza, a ballare, a guardare occhi, capelli, cosce, spalle, 
mani, culi delle persone che li circondano, telefonando, accendendo il 
computer, guardando la tv, vedendo con la coda dell'occhio migliaia di 
cartelloni, di incroci col traffico, di persone su un marciapiede, 
facendo a botte o all'amore.

quel che mi sembra "codificato" è proprio lo spazio mentale su cui 
agiscono le attività "attiviste", che è sempre più lontano dalle forme 
che, in maniera sempre più invasiva e personale, assorbiamo per le 
nostre vite.

"sul personale",  tanto che diventa, come ripetuto in questi giorni fino 
alla noia, uno stile di vita.

tanto che,  per fare una affermazione che abbia una qualche pretesa di 
significatività, dovresti *non* fare, chessò, il 70? l'80? il 90% di 
quelle cose che fai (che tutti facciamo) tutti i giorni con totale 
"normalità".

oppure puoi lavorare al contrario, ovvero lavorare proprio sullo stile 
di vita.

il che è lontano anni luce dal "fare il programmatore", ma è anche 
lontano anni luce dal "fare l'attivista".

ecco, io dicevo questo. (che è lontano, come vedi, da qualsiasi presunzione)

(e poi, come al solito, sto anche e sempre lì a supportare queste belle 
e importanti azioni e manifestazioni.. solo che la mia "azione" è in 
quell'altra direzione)

> Di che azioni si parla? produzioni personali o per un gruppo di 
> persone? se ce ne sono perchè non metterle in atto in un ottica 
> collaborativa con queste persone? non penso che una cosa escluda 
> l'altra... o mi sbaglio? Io non dico che le loro modalità siano le 
> migliori, anzi, ma non credo nemmeno che vado giudicati in questo 
> modo. Certo magari dovremmo parlare forse prima delle motivazioni, 
> forse sono quelle che non interessano e non si ritengono rilevanti.

di questo, sinceramente, mi interesso poco. sai una cosa? trovo sempre 
più noioso discutere: c'è, per default, una vena di polemica costante 
che proprio non mi va giù, e che mi fa perdere sin troppo tempo ed energia.
preferisco far le cose.

ciaociao
xDxD



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