[aha] cari amici eeperò!

fra con qjoco at yahoo.it
Sun Oct 19 11:55:16 CEST 2008


amico gadda amici tutti:


1.come lo|bo ama ricordare
language is a a virus, per cui 
anche gli attradati saranno
primi. forse, spero primi ad essere coinvolti
non solo dalle questioni linguistiche ma anche dall'abbandono del senso.
non certo dalla falce gelmini che immancabilmente
salverà le teste canute e stanche di tutto il vecchio ordinamento della vita
a svantaggio di tutta quella formazione particolare e specializzazione
voluta dalle precedenti riforme. ma magari non è un danno visto quanto sono affezionati alla scuola i più tradizionali. magari salvare l'affettività
è già qualcosa. 
questa schizofrenia istituzionalizzata è inaccettabile, 
inacettabile il maestro beota, storico ma senza memoria breve, 
che risponde compulsivo, 
con fascetta e fischietto ad ogni ingiustizia 
inaccettabile lo studente che non si preoccupa cheuna riforma
scolastica scolpisca la propria formazione in una forma precisa,
forma sempre più imprecisa, visti gli ultimi esiti delle ultime riforme. 
senza attenzione si finisce come al tre piu' due, sistemino
venduto come utile allo studio, in realtà rubinetto di regolazione 
della massa lavoro.


2.pensiamo che la questione generale tocchi gli studenti e solo loro, invece. 
che i docenti che vi partecipano dovrebbero farlo illegalmente, sottobanco e sottecchi, e che la connivenza con gli studenti dovrebbe essere proibita così
da renderla veramente degna di senso e di avventura, perchè si dica che gli interessi degli uni e degli altri non sono sempe compatibili.


3.pensiamo che vada fatto qualcosa? certo pensiamo che anche il nulla, la sospensione, l'astensione, lo sciopero culturale, la sottrazione di massa critica sia qualcosa, altrimenti non ha senso esserci nel non esserci di tutte quelle virtualità che tutti frequentiamo. ma se preferite faremo un carro e sfileremo
o un bel sit-in o occupazione
il simbolo di una cultura stanziale, definita passata, attaccata al bene per il suo valore simbolico 
e faremo finta di non essere mai stati la generazione
che sul simbolico ci fa surf.




e visto che si parla di brera
la mia idea o proposta è e rimane sempre la stessa. 
esodo.
allontanamento di tutte le menti potenzialmente floride
allontanamento dal luogo
dispersione
diaspora volntaria e consapevole
diaspora organizzata
allontanamento forzato
ricostituzione di una rete altrove
una rete fisica fatta di biblioteche aule studio ritrovi
che a milano non mancno
e una rete strutturale e di comunicazione
fatta in tutti i modi che sappiamo e pratichiamo
prevalentemente per cazzate.

e
cecchini all'ingresso per tutti coloro che credono di potersi 
identificare con un corpo
il coorpo studenti
il corpo insegnanti
già sotto mira della gelmini e di tutte le poppone che verranno


amen

--- Dom 19/10/08, gadda1944 <gadda1944 at libero.it> ha scritto:
Da: gadda1944 <gadda1944 at libero.it>
Oggetto: Re: R: [aha] Gli studenti si mobilitano... parliamone
A: "aha" <aha at ecn.org>
Data: Domenica 19 ottobre 2008, 10:00

Adesso che Penelope è rassicurata (spero) sul fatto che le pratiche di copyleft
(o di copyriot) non sono affatto trascurate dai movimenti, mi rimane qualche
altro dubbio che espongo:

1) chi sono gl "altri intellettuali" di cui parla Luigi che sarebbero
d'accordo sulla "linguisticità" del problema, e chi quelli (più
arretrati, mi sembra di capire) che di tale impostazione non si vogliono
convincere, e si attardano in pratiche obsolete?

2) riteniamo giusti gli obbiettivi del movimento di studenti e precari che
vogliono il ritiro del decreto Gelmini/Tremonti, o pensiamo che non sia una
questione generale, che non tocchi chi studente o insegnante non è?

3) pensiamo che valga la pena di fare qualcosa (di creativo o non creativo, di
originale o di già fatto) per sostenere questa lotta, o crediamo di avere altro
di cui occuparci?

Personalmente, non credo che scendere in piazza e fare una manifestazione sia
in contrasto col "carattere linguistico" del problema (di cui, mi
pare, aveva parlato lo|bo); e non credo neppure che sia una pratica da
abbandonare, anche se è tutto sommato tradizionale. Mi pare di ricordare che
anche angel-f e superavatar sonbo andati in piazza con entusiasmo, qualche
giorno fa. Il mio piccolo rilievo si riferiva al fatto che, insieme ai cortei e
alle assemblee, bisgnerebbe potenziare i comportamenti molecolari di
trasgressione e di costruzione dal basso di nuove pratiche di creazione e
condivisione di saperi.

Personalmente, all'assemblea di Brera di domani proporrò a nome del
Comitato precari il blocco della didattica, e appoggerò (se ci saranno) le
richieste degli studenti di autogestione per tutta la prossima settimana: anche
per dimostrare che non c'è nessun "fannullone" (alla Brunetta)
che vuole approfittare delle agitazioni per non fare un cazzo, ma al contrario
persone (studenti e docenti insieme) preoccupate del proprio futuro e delle
derive più pericolose di questa società razzista e chiusa, così bene espresse
da questo governo (ma, in fondo, anche dai preceenti governi di centro
sinistra).

buona domenica a tutti,

gadda





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>From      : aha-bounces at ecn.org
To          : "List on artistic activism and net culture" aha at ecn.org
Cc          :
Date      : Sun, 19 Oct 2008 00:18:44 +0200
Subject : Re: R: [aha] Gli studenti si mobilitano... parliamone







> non ricordo se l'anno
> scorso o 2 o 3 anni fa qua a roma ho curiosato nell'aula
pseudo-occupata di
> psicologia e ci ho trovato delle tipe che in solitudine e semplicità
stavano
> squattando scanner e fotocopiatrici per mettere sui dischetti i libri di
> testo e li distribuivano. era un'idea semplice e carina che se fatta
in modo
> sistematico aveva anche un suo senso, e loro erano fresche: beh, la mia
> sensazione è che nessuno di quelli che parlano con la sampa e fanno i
> comunicati del "movimento" le abbia nemmeno cagate e a me è
dispiaciuto.
>
> lo chiamiamo copyriot ed è una pratica quotidiana promossa dai collettivi
> che fanno politica nelle scuole ed università
>
>
>
> 2008/10/17 gadda1944 <gadda1944 at libero.it>
>
> > Stamattina sono stato alla manifestazione di Milano. Forse non erano
> > davvero 60.000, ma 30 o 40mila sì. Le forme sono ancora forse un
po'
> > tradizionali,
>
>
> forse sta tutto là...
> baci!
> pp
>
> attualmente non credo sia un problema di forma che comunque riesce a
creare
> una enfasi partecipativa molto alta e ampia. Il problema sta nella
> costruzione e nell'assorbimento che ogni città da e a della forma.
Anche se
> i modelli di costruzione di mobilitazioni sono quasi completamente
cambiati
> hanno ancora mostri sacri da combattere, la forma con la quale arrivi in
> piazza e quasi sempre omogenea in tuttte le città sta al contenuto della
> forma fare il salto di qualità, e lo puoi avere solo se il lavoro che hai
> svolto e costante e assodato nel tempo. Purtroppo milano era più di 15
anni
> che non vedeva una realtà universitaria cosi, è un lavoro che parte da
zero
> e il primo passo direi che è stato bello lungo.
>
> ciao a tutti
> scusate il ritardo ma ha milano è una settimana che non si dorme e
abbiamo
> avuto poco tempo.
> Non condividiamo molte considerazioni che sono state fatte, ma non importa
> siamo propositivi e critici nei nostri confronti, sicuramente preferiamo
> agire e lavorare poco a parole. Lunedi scorso 13 ott abbiamo fatto la
prima
> mobilitazione, visto che la Gelmini, ha avuto un "ripensamento"
sulla sua
> presenza a milano, per via delle organizzazioni che si stavano mobilitando
> in vista della sua comparsa nella metropoli, abbiamo pensato che ora mai
il
> fuoco era gia acceso e che di obbiettivi e complici ce ne sono tanti e in
> 200 siamo andati ad occupare gli uffici del rettore de cleva della statale
> di milano con la proposta di firmare la lettera in sei punti scritta da
noi
> studenti delle università e accademie di milano. Ponzio Pilato se ne è
> altamente lavato la mani dichiarando di non avere nessuna strategia verso
i
> tagli e di non avere intenzione di firmare la lettere. "Meglio"
(si fa per
> dire) la tensione e cresiuta a mille e dopo aver svolto tutti i nostri
> piccoli lavori negli uffici dopo qualche ora siamo usciti lanciando
> l'assedio al senato accademico nell'indomai. Come ci aspettavamo
il giorno
> dopo eravamo in 600 sotto il senato accademico che ha chiamato
all'appello
> polizia e automi vari per assicurarsi la gabbia ermetica intorno alla loro
> riunione. Dopo solo 5 giorni di mobilitazioni siamo riusciti a portare in
> piazza 40 mila studenti che a milano non si vedevano da piu di 15 anni.
> per chi volesse essere aggiornato costantemente sia
> www.globalproject.info(come ha gia detto lo|bo ) sia
> www.uniriot.org dov ci sono gli interventi da tutte le mobilitazioni da
> tutta italia.
> siamo solo all'inizio. la prossima settimana sarà altrettanto densa
di
> iniziative in ogni facoltà
> ciao
>
> ctrlaltcancallaseconda
>
>
>
>
>
>
> 2008/10/18 penelope. di. pixel <penelope.di.pixel at gmail.com>
>
> > 2008/10/18 Luigi Pagliarini <luigi at artificialia.com>
> >
> >>
> >> io son completamente d'accordo con penelope (e gl'altri N
intellettuali
> >> che
> >> giungono a sta conclusione).
> >> il problema è essenzialmente linguistico.
> >
> >
> > claro, manco questo mi sono inventata io: ma in tempi di condivisione
la
> > citazione  citare citare citare sempre e a ogni costo!! giusta
osservatio
> >
> >
> >> (...) avrei tanto da dì ma non mi va di beccarmi feedback da
> >> estremista. hagwe
> >
> >
> > e perché, mica è un problema! è solo un modo di posizionarsi...
> >
> > a proposito, ieri, che pioveva, prima di andare a dormire avevo
tutt'altre
> > riflessioni che volevo scrivere, ma ho preferito rispondere a Lo|bo,
da
> > coetanea a coetanea (grazie per i link delle cyber girl, che
m'ero
> > dimenticata di dirtelo!): ecco qua allora che le scodello, anche se
oggi si
> > muore di caldo e sole...
> >
> > premessa: solo una riflessione fatta in una giornata piovosa e la
pioggia
> > porta ricordi: così ho atto  un saltello indietro in un altro
piccolo  3ad
> > quando si parlava di piattaforme e contenuti video del camping.
> >
> > pensavo a ngv, youtube, altri luoghi virtuali: capisco e sento la
tensione
> > politica e l'autorappreentazione che porta a scegliere alcuni
luoghi al
> > posto di altri... ma mi fa sentire un po' in un purgatorio,
quello dei nè
> > buoni nè cattivi, il che significa anche e soprattutto assumere la
> > dimensione del "peccato" quando myspace o faceboock o chi
per loro lo si
> > usa, anche se resta una cosa vagamente sconveniente. ed è un tema
che ha
> > attraversato tutti i tre giorni camping, arrivando alla fine ad
affrontare
> > il problema cruciale: quello dell'infrastruttura (che è
linguaggio, non solo
> > certo,  pure lei...).
> > e questa storia mi aveva ricordato, pensate un po', il lontano
2001-2002
> > quando quasi quasi sembrava se i miei ricordi mi aiutano (un quasi da
> > sottolineare 3 volte) che ngv, telestreet e no-wartv (mai nata)
> > convogliassero in un sol progetto (mai nato): se è vero che youtube
non
> > s'inventò nulla di nuovo e attinse dallo stesso brodo idee, è
anche vero che
> > nessuno ha staccato l'assegno che avrebbe permesso a ngv (o
altri) di fare
> > un salto o un passetto (che dietro youtube l'assegno invece ci
sta e io non
> > so nemmeno di quanti zeri...)
> >
> > bon, ci tengo: zero polemiche sulla piattaforma che per davvero non
è così
> > rilevnte in questo momento e in queste condizioni (mi sta bene
tutto), ma
> > una riflessione piovosa.
> > per il resto grazie grazie grazie davvero 1milione di volte al
Traum_A e a
> > Gianmarco che si sono accollati tutte 'ste ore di riprese e che
si stanno
> > mettendo alla catena del video.editing.montaggio che è davvero una
lavorazzo
> > e piglia un sacco di tempo: senza contare che mi sa che avete ripreso
pezzi
> > che dovevo riprendere io mentre combatevo contro lo spritz...
> >
> > insomma, baci e scappo via (sorry per lunghezza e digrassione!)
> > pp
> >
> >
> >>
> >>
> >>
> >> ________________________________
> >>
> >>        Da: aha-bounces at ecn.org [mailto:aha-bounces at ecn.org] Per
conto di
> >> penelope.di.pixel
> >>        Inviato: sabato 18 ottobre 2008 3.34
> >>        A: List on artistic activism and net culture
> >>        Oggetto: Re: [aha] Gli studenti si mobilitano...
parliamone
> >>
> >>
> >>        Ciao Lo!
> >>        intendevo principalmente il linguaggio: la rivoluzione
(profonda) è
> >> linguistica (anche se io mi fido poco pochissimo della
rivoluzione, che ha
> >> sempre un vecchio ordine da sovvretire e uno nuovo che si
prepara:
> >> accarezzo
> >> più l'idea dell'evoluzione, che mi sembra più profonda
e che ho per giunta
> >> acquisito da altri), ma prendo per buona la tesi che le parole
sono cose.
> >>         io non ho visto come si stanno esprimendo sur place, ho
letto solo
> >> i comunicati e la frase di gadda e mi sembravano coerenti: il
fatto che
> >> pure
> >> lui che viene da 2 generazioni fa li trova tradizionali, mi ha
suggerito
> >> l'esistenza di un problema di linguaggio e di forma.
> >>
> >>        andare a curiosare però è ok: per esempio, non ricordo
se l'anno
> >> scorso o 2 o 3 anni fa qua a roma ho curiosato nell'aula
pseudo-occupata
> >> di
> >> psicologia e ci ho trovato delle tipe che in solitudine e
semplicità
> >> stavano
> >> squattando scanner e fotocopiatrici per mettere sui dischetti i
libri di
> >> testo e li distribuivano. era un'idea semplice e carina che
se fatta in
> >> modo
> >> sistematico aveva anche un suo senso, e loro erano fresche: beh,
la mia
> >> sensazione è che nessuno di quelli che parlano con la sampa e
fanno i
> >> comunicati del "movimento" le abbia nemmeno cagate e a
me è dispiaciuto.
> >> per
> >> cui, sì, curiosare è sempre una buona cosa, che magari los
jovines delle
> >> cosine le esprimono pure ;)
> >>        baci e 'notte
> >>        pp
> >>
> >>
> >>
> >>        On Sat, Oct 18, 2008 at 2:46 AM, lo|bo
<lo_bo at ecn.org> wrote:
> >>
> >>
> >>                penelope.di.pixel ha scritto:
> >>
> >>
> >>
> >>
> >>                        2008/10/17 gadda1944
<gadda1944 at libero.it
> >> <mailto:gadda1944 at libero.it>>
> >>
> >>
> >>                           Stamattina sono stato alla
manifestazione di
> >> Milano. Forse non erano
> >>                           davvero 60.000, ma 30 o 40mila sì. Le
forme sono
> >> ancora forse un po'
> >>                           tradizionali,
> >>
> >>                        forse sta tutto là...
> >>                        baci!
> >>                        pp
> >>
> >>
> >>
> >>
> >>                in che senso sta tutto là?
> >>
> >>                --
> >>
> >>                   [IIIII]   lo|bo
> >>                    )"""(
> >>                   /     \
> >>                  /`-...-'\
> >>                  |asprin |
> >>                 _ |`-...-'j    _
> >>                 \)`-.___.(I) _(/)                  email:
lo_bo [at] ecn
> >> [dot ] org
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