R: [aha] Gli studenti si mobilitano... parliamone

gadda1944 gadda1944 at libero.it
Sun Oct 19 10:00:36 CEST 2008


Adesso che Penelope è rassicurata (spero) sul fatto che le pratiche di copyleft (o di copyriot) non sono affatto trascurate dai movimenti, mi rimane qualche altro dubbio che espongo:

1) chi sono gl "altri intellettuali" di cui parla Luigi che sarebbero d'accordo sulla "linguisticità" del problema, e chi quelli (più arretrati, mi sembra di capire) che di tale impostazione non si vogliono convincere, e si attardano in pratiche obsolete?

2) riteniamo giusti gli obbiettivi del movimento di studenti e precari che vogliono il ritiro del decreto Gelmini/Tremonti, o pensiamo che non sia una questione generale, che non tocchi chi studente o insegnante non è?

3) pensiamo che valga la pena di fare qualcosa (di creativo o non creativo, di originale o di già fatto) per sostenere questa lotta, o crediamo di avere altro di cui occuparci?

Personalmente, non credo che scendere in piazza e fare una manifestazione sia in contrasto col "carattere linguistico" del problema (di cui, mi pare, aveva parlato lo|bo); e non credo neppure che sia una pratica da abbandonare, anche se è tutto sommato tradizionale. Mi pare di ricordare che anche angel-f e superavatar sonbo andati in piazza con entusiasmo, qualche giorno fa. Il mio piccolo rilievo si riferiva al fatto che, insieme ai cortei e alle assemblee, bisgnerebbe potenziare i comportamenti molecolari di trasgressione e di costruzione dal basso di nuove pratiche di creazione e condivisione di saperi.

Personalmente, all'assemblea di Brera di domani proporrò a nome del Comitato precari il blocco della didattica, e appoggerò (se ci saranno) le richieste degli studenti di autogestione per tutta la prossima settimana: anche per dimostrare che non c'è nessun "fannullone" (alla Brunetta) che vuole approfittare delle agitazioni per non fare un cazzo, ma al contrario persone (studenti e docenti insieme) preoccupate del proprio futuro e delle derive più pericolose di questa società razzista e chiusa, così bene espresse da questo governo (ma, in fondo, anche dai preceenti governi di centro sinistra).

buona domenica a tutti,

gadda





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>From      : aha-bounces at ecn.org
To          : "List on artistic activism and net culture" aha at ecn.org
Cc          : 
Date      : Sun, 19 Oct 2008 00:18:44 +0200
Subject : Re: R: [aha] Gli studenti si mobilitano... parliamone







> non ricordo se l'anno
> scorso o 2 o 3 anni fa qua a roma ho curiosato nell'aula pseudo-occupata di
> psicologia e ci ho trovato delle tipe che in solitudine e semplicità stavano
> squattando scanner e fotocopiatrici per mettere sui dischetti i libri di
> testo e li distribuivano. era un'idea semplice e carina che se fatta in modo
> sistematico aveva anche un suo senso, e loro erano fresche: beh, la mia
> sensazione è che nessuno di quelli che parlano con la sampa e fanno i
> comunicati del "movimento" le abbia nemmeno cagate e a me è dispiaciuto.
> 
> lo chiamiamo copyriot ed è una pratica quotidiana promossa dai collettivi
> che fanno politica nelle scuole ed università
> 
> 
> 
> 2008/10/17 gadda1944 <gadda1944 at libero.it>
> 
> > Stamattina sono stato alla manifestazione di Milano. Forse non erano
> > davvero 60.000, ma 30 o 40mila sì. Le forme sono ancora forse un po'
> > tradizionali,
> 
> 
> forse sta tutto là...
> baci!
> pp
> 
> attualmente non credo sia un problema di forma che comunque riesce a creare
> una enfasi partecipativa molto alta e ampia. Il problema sta nella
> costruzione e nell'assorbimento che ogni città da e a della forma. Anche se
> i modelli di costruzione di mobilitazioni sono quasi completamente cambiati
> hanno ancora mostri sacri da combattere, la forma con la quale arrivi in
> piazza e quasi sempre omogenea in tuttte le città sta al contenuto della
> forma fare il salto di qualità, e lo puoi avere solo se il lavoro che hai
> svolto e costante e assodato nel tempo. Purtroppo milano era più di 15 anni
> che non vedeva una realtà universitaria cosi, è un lavoro che parte da zero
> e il primo passo direi che è stato bello lungo.
> 
> ciao a tutti
> scusate il ritardo ma ha milano è una settimana che non si dorme e abbiamo
> avuto poco tempo.
> Non condividiamo molte considerazioni che sono state fatte, ma non importa
> siamo propositivi e critici nei nostri confronti, sicuramente preferiamo
> agire e lavorare poco a parole. Lunedi scorso 13 ott abbiamo fatto la prima
> mobilitazione, visto che la Gelmini, ha avuto un "ripensamento" sulla sua
> presenza a milano, per via delle organizzazioni che si stavano mobilitando
> in vista della sua comparsa nella metropoli, abbiamo pensato che ora mai il
> fuoco era gia acceso e che di obbiettivi e complici ce ne sono tanti e in
> 200 siamo andati ad occupare gli uffici del rettore de cleva della statale
> di milano con la proposta di firmare la lettera in sei punti scritta da noi
> studenti delle università e accademie di milano. Ponzio Pilato se ne è
> altamente lavato la mani dichiarando di non avere nessuna strategia verso i
> tagli e di non avere intenzione di firmare la lettere. "Meglio" (si fa per
> dire) la tensione e cresiuta a mille e dopo aver svolto tutti i nostri
> piccoli lavori negli uffici dopo qualche ora siamo usciti lanciando
> l'assedio al senato accademico nell'indomai. Come ci aspettavamo il giorno
> dopo eravamo in 600 sotto il senato accademico che ha chiamato all'appello
> polizia e automi vari per assicurarsi la gabbia ermetica intorno alla loro
> riunione. Dopo solo 5 giorni di mobilitazioni siamo riusciti a portare in
> piazza 40 mila studenti che a milano non si vedevano da piu di 15 anni.
> per chi volesse essere aggiornato costantemente sia
> www.globalproject.info(come ha gia detto lo|bo ) sia
> www.uniriot.org dov ci sono gli interventi da tutte le mobilitazioni da
> tutta italia.
> siamo solo all'inizio. la prossima settimana sarà altrettanto densa di
> iniziative in ogni facoltà
> ciao
> 
> ctrlaltcancallaseconda
> 
> 
> 
> 
> 
> 
> 2008/10/18 penelope. di. pixel <penelope.di.pixel at gmail.com>
> 
> > 2008/10/18 Luigi Pagliarini <luigi at artificialia.com>
> >
> >>
> >> io son completamente d'accordo con penelope (e gl'altri N intellettuali
> >> che
> >> giungono a sta conclusione).
> >> il problema è essenzialmente linguistico.
> >
> >
> > claro, manco questo mi sono inventata io: ma in tempi di condivisione la
> > citazione  citare citare citare sempre e a ogni costo!! giusta osservatio
> >
> >
> >> (...) avrei tanto da dì ma non mi va di beccarmi feedback da
> >> estremista. hagwe
> >
> >
> > e perché, mica è un problema! è solo un modo di posizionarsi...
> >
> > a proposito, ieri, che pioveva, prima di andare a dormire avevo tutt'altre
> > riflessioni che volevo scrivere, ma ho preferito rispondere a Lo|bo, da
> > coetanea a coetanea (grazie per i link delle cyber girl, che m'ero
> > dimenticata di dirtelo!): ecco qua allora che le scodello, anche se oggi si
> > muore di caldo e sole...
> >
> > premessa: solo una riflessione fatta in una giornata piovosa e la pioggia
> > porta ricordi: così ho atto  un saltello indietro in un altro piccolo  3ad
> > quando si parlava di piattaforme e contenuti video del camping.
> >
> > pensavo a ngv, youtube, altri luoghi virtuali: capisco e sento la tensione
> > politica e l'autorappreentazione che porta a scegliere alcuni luoghi al
> > posto di altri... ma mi fa sentire un po' in un purgatorio, quello dei nè
> > buoni nè cattivi, il che significa anche e soprattutto assumere la
> > dimensione del "peccato" quando myspace o faceboock o chi per loro lo si
> > usa, anche se resta una cosa vagamente sconveniente. ed è un tema che ha
> > attraversato tutti i tre giorni camping, arrivando alla fine ad affrontare
> > il problema cruciale: quello dell'infrastruttura (che è linguaggio, non solo
> > certo,  pure lei...).
> > e questa storia mi aveva ricordato, pensate un po', il lontano 2001-2002
> > quando quasi quasi sembrava se i miei ricordi mi aiutano (un quasi da
> > sottolineare 3 volte) che ngv, telestreet e no-wartv (mai nata)
> > convogliassero in un sol progetto (mai nato): se è vero che youtube non
> > s'inventò nulla di nuovo e attinse dallo stesso brodo idee, è anche vero che
> > nessuno ha staccato l'assegno che avrebbe permesso a ngv (o altri) di fare
> > un salto o un passetto (che dietro youtube l'assegno invece ci sta e io non
> > so nemmeno di quanti zeri...)
> >
> > bon, ci tengo: zero polemiche sulla piattaforma che per davvero non è così
> > rilevnte in questo momento e in queste condizioni (mi sta bene tutto), ma
> > una riflessione piovosa.
> > per il resto grazie grazie grazie davvero 1milione di volte al Traum_A e a
> > Gianmarco che si sono accollati tutte 'ste ore di riprese e che si stanno
> > mettendo alla catena del video.editing.montaggio che è davvero una lavorazzo
> > e piglia un sacco di tempo: senza contare che mi sa che avete ripreso pezzi
> > che dovevo riprendere io mentre combatevo contro lo spritz...
> >
> > insomma, baci e scappo via (sorry per lunghezza e digrassione!)
> > pp
> >
> >
> >>
> >>
> >>
> >> ________________________________
> >>
> >>        Da: aha-bounces at ecn.org [mailto:aha-bounces at ecn.org] Per conto di
> >> penelope.di.pixel
> >>        Inviato: sabato 18 ottobre 2008 3.34
> >>        A: List on artistic activism and net culture
> >>        Oggetto: Re: [aha] Gli studenti si mobilitano... parliamone
> >>
> >>
> >>        Ciao Lo!
> >>        intendevo principalmente il linguaggio: la rivoluzione (profonda) è
> >> linguistica (anche se io mi fido poco pochissimo della rivoluzione, che ha
> >> sempre un vecchio ordine da sovvretire e uno nuovo che si prepara:
> >> accarezzo
> >> più l'idea dell'evoluzione, che mi sembra più profonda e che ho per giunta
> >> acquisito da altri), ma prendo per buona la tesi che le parole sono cose.
> >>         io non ho visto come si stanno esprimendo sur place, ho letto solo
> >> i comunicati e la frase di gadda e mi sembravano coerenti: il fatto che
> >> pure
> >> lui che viene da 2 generazioni fa li trova tradizionali, mi ha suggerito
> >> l'esistenza di un problema di linguaggio e di forma.
> >>
> >>        andare a curiosare però è ok: per esempio, non ricordo se l'anno
> >> scorso o 2 o 3 anni fa qua a roma ho curiosato nell'aula pseudo-occupata
> >> di
> >> psicologia e ci ho trovato delle tipe che in solitudine e semplicità
> >> stavano
> >> squattando scanner e fotocopiatrici per mettere sui dischetti i libri di
> >> testo e li distribuivano. era un'idea semplice e carina che se fatta in
> >> modo
> >> sistematico aveva anche un suo senso, e loro erano fresche: beh, la mia
> >> sensazione è che nessuno di quelli che parlano con la sampa e fanno i
> >> comunicati del "movimento" le abbia nemmeno cagate e a me è dispiaciuto.
> >> per
> >> cui, sì, curiosare è sempre una buona cosa, che magari los jovines delle
> >> cosine le esprimono pure ;)
> >>        baci e 'notte
> >>        pp
> >>
> >>
> >>
> >>        On Sat, Oct 18, 2008 at 2:46 AM, lo|bo <lo_bo at ecn.org> wrote:
> >>
> >>
> >>                penelope.di.pixel ha scritto:
> >>
> >>
> >>
> >>
> >>                        2008/10/17 gadda1944 <gadda1944 at libero.it
> >> <mailto:gadda1944 at libero.it>>
> >>
> >>
> >>                           Stamattina sono stato alla manifestazione di
> >> Milano. Forse non erano
> >>                           davvero 60.000, ma 30 o 40mila sì. Le forme sono
> >> ancora forse un po'
> >>                           tradizionali,
> >>
> >>                        forse sta tutto là...
> >>                        baci!
> >>                        pp
> >>
> >>
> >>
> >>
> >>                in che senso sta tutto là?
> >>
> >>                --
> >>
> >>                   [IIIII]   lo|bo
> >>                    )"""(
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> >>                  /`-...-'\
> >>                  |asprin |
> >>                 _ |`-...-'j    _
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