R: Re:[aha] Ventenni

dipaola18 at tin.it dipaola18 at tin.it
Sat Oct 11 16:02:30 CEST 2008



----Messaggio originale----
Da: franca.formenti3 at tin.it
Data: 11-ott-
2008 3.48 PM
A: <aha at ecn.org>
Ogg: R: Re:[aha] Ventenni

adoro le 
sollecitazioni  infelici ... ;-) pero da quel che so pare che 
queste 
vaccate- adoro pure le vacche- siano anche scritte sui muri 
nelle 
piramidi egiziane,  di "vecchi e sfigati" quarantenni che si 
lamentavano delle giovani  generazioni.

forse ci stiamo ripetendo ? 

for itaret cicle va be pometti you tube like an egiptian ballo
cult di 
qualche anno fa saltavo anche all indietro che tempi!!!!!!!!!!!!1
 si 
ma le ceneri ricordo solo le ceneri di brecht odin teatre
casa usher 
editrice, no perchè se gadda parla di cenere
devo ricordare la 
contestazione alla casa del libro a torino eh:D
http://www.
carmillaonline.com/archives/2008/05/002629.html 
be insomma una mia 
maica nel profilo ha scritto 99 anni,
allora facciamo un video sui piu 
vecchi d italia e tu franca potresi farlo
:D

----Messaggio 
originale----
Da: 
gadda1944 at libero.it
Data: 11-ott-2008 15.17
A: "aha"
<aha at ecn.org>
Ogg: 
Re:[aha] Ventenni

Mi stavo accingendo (con 
ritardo, lo so) ad 
aggiungere il mio modestissimo report a quelli più 
corposi già emessi 
da T_Bazz, xDxD e Penelope, quando mi trovo questa 
patata bollente 
(be', proprio bollente no, tiepida), della querelle 
tra ventenni e 
quarantenni innescata da una infelice sollecitazione 
(chiamiamola così) 
di Franca.

Non ignoro che le diatribe su meriti e 
demeriti delle 
diverse generazioni sono uno degli argomenti preferiti 
del dibattito 
politico nazionale, che, più che nel Parlamento, ha le 
sue sedi 
privilegiate nei bar d'Italia (in subordine, s'intende, 
rispetto ai più 
centrali argomenti dello scudetto e dei culi delle 
veline). 
Cionondimeno mi permetterete ugualmente di esprimere il mio 
giudizio, e 
cioè che esse (quelle diatribe) siano vaccate belle e 
buone - senza 
offesa per le vacche.
vedi che all orientale dovevo 
metere un esamedi egittologia
for iterate hello egiptian :D

Vivendo da 
più di sei anni a contatto quasi 
quotidiano con persone che hanno dai 
trenta ai quarant'anni meno di me, 
ho sempre rifiutato con fastidio le 
sparate sulla passività dei 
"giovani di oggi" così amate dai "giovani 
di ieri". Non posso 
dimenticare che passai buona parte del mio tempo, 
negli anni Cinquanta, 
a difendermi dalla retorica della generazione 
dei miei padri (e madri) 
su "ordine, famiglia, civiltà, decenza, 
persone perbene, noi che 
abbiamo fatto la guerra " e chi più ne ha più 
ne metta. E in questa 
battaglia (come in altre, evidentemente) mi 
costruii come persona più o 
meno adulta.

Le lamentazioni su quanto 
sono passive le giovani 
generazioni non tengono conto della concreta 
situazione nella quale 
esse vivono - e, addirittura, quella in cui 
sono nate. Chi ha vent'anni 
oggi non può avere alcuna cognizione 
diretta del mondo prima della 
rivoluzione mondiale degli anni Ottanta, 
quando parole come economia, 
società (mi scuserà Canevacci se uso 
questo termine), comunicazione, 
relazioni, esperienza, cambiarono 
radicalmente significato in meno di 
dieci anni.

Giustamente ci 
ricorda Arianna che il mondo quale è stato 
a essi consegnato rende 
obiettivamente difficile una qualche forma di 
"impegno", di 
costruzione di alternative and so on. Un po' meno 
giustamente, però, e 
un po' meccanicamente, Arianna ascrive agli hippy 
l'avvento degli 
yuppy. Qui bisogna capirsi: è vero che gran parte 
dell'armamentario 
del capitalismo cognitivo, o immateriale o 
postfordista (lo si chiami 
cose si vuole) rimanda a rivendicazioni, 
aspirazioni, utopie e stili 
di vita della generazione che fece le lotte 
degli anni sessanta. Ma 
l'abilità del capitalismo, fra la metà dei 
Settanta e l'inizio de


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