[aha] Autocritica, arte, hacking e attivismo

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Sat Nov 8 12:31:29 CET 2008




 io credo che la nuova autonomia come nel 1977  

 e altre correnti (anarchica e movimento studentesco)  

 siano come dice toni negri in un dialogo decennale  

 che solo l italia ha e conserva in europa.  

 quindi credo che la critica vada fatta ai parlamentari  

 e non agli extra parlamentari come me lo dimostrano  

 le mie centinaia di visite a un blog nato solo da due mesi  

 al giorno che neanche il sito di jacovesi romanodoc  

 e esistente da anni si immagina ...  

 da cui scusami tatatnia sono solo in parte daccordo  

 con le tue critiche tranne se rispieghi meglio in una nuova e-mail. 


 ciao  

 sens.noblogs.org  

 sens.it in rinnovamento totale :)))))))))))))))))))))
 On Sat, 8 Nov 2008 11:12:43 +0100, "marco baravalle" wrote:   Cara
Tatiana,
 condivido perfettamente il tuo post.
 "Averle già viste tutte" non significa nulla, se non un po'di
arroganza d'accatto (diciamo inconscia) e spesso testimonia di una
frustrazione proiettata su persone, soggettività e movimenti
che non ne sentono certo il bisogno.
 A Venezia io sono dentro l'onda anomala in quanto assistente alla
didattica ultra precario, in quanto neo-dottorando (all'estero) e
attivista della rete uniriot (da circa un anno). Un sacco di buoni
motivi, credo.
 Chi non vede la novità di questo movimento non ha osservato o
ascoltato con attenzione.
 E' un movimento che supera definitivamente il modello della
rappresentanza (niente partiti, niente sindacati). 
 E' un moviemento che investe la dimensione metropolitana nella sua
pienezza. 
 La fine delle rappresentanze si traduce nella fine di ogni prurito
corporativo. Questa non è solo una lotta degli studenti, ma
è una lotta che parla della potenza del lavoro vivo
metropolitano (mi sa che dovrebbe stuzzicare molti degli iscritti a
questa lista), che parla di e con tutta la galassia frammentata del
lavoro cognitivo.
      
  Il giorno 8 novembre 2008 10.34, T_Bazz  ha scritto:
  Ciao a tutt@,
 
 Mi rendo conto che negli ultimi cinque anni il movimento ha passato
una crisi, soprattutto dopo Genova, evento che comunque ci ha permesso
di fare autocritica ma anche di far nascere molte nuove realta'.
 Ultimamente mi chiedevo dove fosse finita tutta l'energia di quegli
anni e devo dire che ho avuto una risposta recentemente nel vedere
cosa sta succedendo in Italia.
 Secondo me l'Onda Anomala e' una risposta fortissima a tutto questo.
Sono lontana perche' vivo in Danimarca, ma sto seguendo attentamente
il tutto da qui e non ho mai visto una cosi grossa partecipazione di
giovani e meno a tematiche politiche, che rispondono attivamente nelle
strade e portano nuova energia.
 Insomma non e' la prima volta che mi trovo davanti a situazioni del
genere e per dieci anni sono stata attiva in diversi gruppi
dell'autogestione. La cosa che mi sta colpendo di piu' e' che questa
nuova "ondata" e' completamente indipendente, non ci sono bandiere a
cui fa riferimento e questo e' secondo me una vittoria.
 Tra l'altro, se guardate nel comunicato di Uniriot,
http://www.uniriot.org/index.php?option=com_content&task=view&id=112&Itemid=99
[2]
 si presentano come un Network delle facolta' ribelli.
 Leggete attentamente il testo. Io ci ho riconosciuto un immaginario
che appartiene a tutti noi e che prima di tutto dovrebbe appartenere
ad aha, che e' nato proprio come un progetto di networking.
 Allora quello che mi chiedo e' come mai siamo ancora cosi inclini a
considerare nuove forme di protesta come qualcosa di gia' visto (una
copia del 68 o del 77), come qualcosa che in fondo non portera' a
molto perche' l'Italia e' un paese marcio dentro?
 Non dovrebbe partire proprio da noi una ventata di ottimismo e di
supporto per quello che sta succedendo?
 Non so se gli studenti, precari, o insegnanti otterranno quello che
vogliono, ma sono sicura che queste azioni nelle strade e nelle
universita', nelle scuole e nelle piazze, porteranno a una conseguenza
nell'immaginario di tutto coloro che ne stanno facendo parte
attivamente. Avete visto i video, le foto, sono tantissimi!
 E lo dico perche' anche io quando avevo 15 anni stavo in una scuola
superiore ed e' scoppiata la Pantera. La scuola e' stata occupata e
abbiamo partecipato alle varie assemblee, abbiamo realizzato un
giornalino indipendente e cercato di dire la nostra.
 Mi ricordo di quei tempi come il migliore momento nella mia
esperienza di liceale. E se invece penso al resto che ho vissuto nelle
superiori ho un ricordo molto sbiadito.
 Insomma l'autocritica che vi porto vuole essere costruttiva. Costa
ci sta a fare aha se noi che ne facciamo parte siamo cieci di fronte a
chi sta proponendo una ventata di novita', va finalmente nelle strade
e propone un'alternativa?
 Non che non si sia parlato di questi argomenti in lista e ovviamente
non dico che tutti qui la pensano cosi, ma noto una certa sfiducia
generalizzata che del resto noto anche nel panorama dell'arte. Come se
in fondo fosse stato gia' tutto fatto e ripetere certe esperienze non
serve piu' a niente. E' una riflessione aperta a tutti voi.
 Saluti,
 T_Bazz
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[2]
http://www.uniriot.org/index.php?option=com_content&task=view&id=112&Itemid=99
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