[aha] Autocritica, arte, hacking e attivismo

xDxD xdxd.vs.xdxd at gmail.com
Sat Nov 8 19:21:24 CET 2008


Ciao t_bazz!

rispondo col cuore:

> Allora quello che mi chiedo e' come mai siamo ancora cosi inclini a 
> considerare nuove forme di protesta come qualcosa di gia' visto (una 
> copia del 68 o del 77), come qualcosa che in fondo non portera' a 
> molto perche' l'Italia e' un paese marcio dentro?
> Non dovrebbe partire proprio da noi una ventata di ottimismo e di 
> supporto per quello che sta succedendo?

per quel che mi riguarda (leggi: per come me la sto vivendo io)  me è un 
po' semplicistico dire così.

magari va bene per altri  ( boh non lo so... io sono io e so quello che 
c'è nella testa mia ), ma non mi sembra che sia così.

io semplicemente questa forma di protesta/rivolta/reazione/azione non la 
sento mia.

e nonostante tutto faccio un sacco di cose per tenerla su, perchè ne 
vedo il valore e soprattutto la necessità (un "istante prima" che 
nascesse stavamo un po' tutti "morendo" o addirittura "marcendo".. ora 
abbiamo "una cosa", una "azione".. e non è male per niente).

cosa sento mio?

proprio l'hacking. che è quello poi che fo' tutti i giorni (vedi il 
messaggio di ieri sera).

un hacking forse un po' strano, perchè parla di convincere istituzioni e 
"corporativi" a concepire, creare e produrre opportunità, nuovi modelli, 
nuove velocità e, soprattutto, lentezze.

lo sento mio perchè, paradossalmente, proprio le istituzioni e i tipi 
con le cravattebelle li vedo come una infrastruttura che determina 
*troppo* quello che possiamo fare e essere. li sento accreditati con 
*troppo* potere e *troppa* insensibilità e *troppa* cecità.

la "reazione" non mi interessa più, è quello il mio problema, se si può 
chiamare problema.

mi interessa di più l'*azione*, progettata secondo una strategia a lungo 
termine, non suscitata dalla rabbia o da "questa" piuttosto che "quella" 
proposta di legge.

e, ripeto, nonostante questo, rimangono le ore e ore giornaliere spese a 
supportare tutto quello che sta succedendo, che almeno fa vedere che non 
siamo tutti morti.

cià!
xDxD



ah, ultima cosa:

 > La cosa che mi sta colpendo di piu' e' che questa nuova "ondata" e'
 > completamente indipendente, non ci sono bandiere a cui fa riferimento
 > e questo e' secondo me una vittoria.

continuiamo a dire questa cosa.. ma ne siamo proprio sicuri?
forse è una impressione mia, e in questo caso me ne scuso e prometto di 
analizzare meglio.
io, da roma, non ho proprio questa impressione.
parlando con i ragazzi, ascoltando i vari reportage, andando per la 
strada, per le manifestazioni e a visitare e partecipare ad occupazioni 
e attività.
non ci sono "fisicamente" bandiere e "falci e martelli", ma il 
linguaggio, il percorso, le modalità, i segni sono del tutto analoghi.
o, almeno, così mi sembrano.

ci sono delle cose "nuove". ma questo è un po' ovvio, no?

cià!
xDxD


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