[aha] Report ahaPre-Camp, Torino, 15 marzo 2008
xDxD
xdxd.vs.xdxd at gmail.com
Tue Mar 18 17:33:44 CET 2008
meraviglia!
grazie del report! mi ci butto a capofitto.
e, come prime considerazioni....
Sulla storia dell'arte:
la conservazione dell'arte e la rilevazione della storia dell'arte,
eseguita in maniera "classica" è una cosa del tutto occidentale che non
è che abbia prodotto tutti questi bei risultati.
ad oriente si è forse perso qualcosa, materialmente, ma si è guadagnato
un secchio di roba, in termini filosofici.
tant'è vero che noi conosciamo assai poco della storia dell'arte
orientale (non in assoluto, naturalmente, sto parlando in proporzione a
quanto sappiamo di quella OVEST-roversa)
ecco: la differenziazione tra quello che avevo in mente io ed i progetti
esistenti era questa.
Obiettivo 1) rendere ridicolo e "poco utile" qualcosa che, in effetti,
lo è in quanto forzato (deciso da pochi) e anche un po' impacciato (non
è forse in imbarazzo l'arte oggi? tanto che fa la gnorri?);
Obiettivo 2) rendere vivo ed utile qualcosa che lo è realmente, ovvero
la conoscenza, l'identità, la condivisione e il valore, ma reale (senza
bias/offset/spostamento), per come percepito criticamente dalla
comunità/umanità stessa, come feedback reale
e quindi:
spazio1) creare uno spazio di discussione accesa (che so: un bello
street fighter concettuale) per la discussione di paternità concettuali
a botte di documentazioni multimediali
spazio2) creare uno spazio di definizione di identità, con una borsa dei
concetti
nello spazio 1:
- si posizionano le proprie "cose" su una linea del tempo
- si litiga (non è vero, questo però l'ha fatto meglio tizio, non è vero
l'ha fatto caio!).
Il litigio si effettua per interazioni successive, spostando tempi e
dipendenze (le "cose" si collegano per dipendenza, formando grafi con
archi direzionali "da-->a", non necessariamente coincidenti, per
direzione, con la linea del tempo) e eseguendo la ricerca e la critica
(scrivendo, caricando materiale, aprendo una discussione e, soprattutto,
spostando/aggiungendo/togliendo) le frecce.
Le modifiche strutturali, oltrepassato un livello "di soglia",
definiscono la realtà. La soglia si determina per maggioranza pesata. Si
definiscono gli "esperti". Il loro peso, nel sistema, è maggiore di
quello degli "inesperti". Gli "esperti" son soggetto di critica e di
interazione: la critica negativa/positiva sull'"esperto" ne
diminuisce/aumenta il peso, tanto che un "esperto" può diventare un
"inesperto" se tanta gente afferma, criticando, che fa cacare, e un
"inesperto" può progresivamente diventare un "esperto" se le persone
sostengono che quel che dice è azzeccato, criticandolo positivamente.
un meccanismo elettivo progressivo-fluido, quindi.
nello spazio 2:
le persone/gruppi/entità si circondano di "cose" e "concetti". Si
dispngono attorno cose che hanno prodotto, cose che hanno scritto,
concetti che reputano vicini alla propria sensibilità.
Insomma, si definiscono in un modo più decente di quanto consenta il
solito profilo utente dei vari siti web 10.0, a struttura geometrica. la
persona si definisce uno spazio geometrico intorno i cui vertici sono
tutte le robbe bbelle che ho elencato quissù.
L'individuo/gruppo/entità interviene, quindi, solo su sè stesso, e sulla
definizione della propria identità.
tante delle cose che il tizio si affiancherà geometricamente attorno
saranno, ovviamente, presenti anche in altre identità, creando delle
sequenze geometriche (dei cristalli di identità, ohibò).
Altri cristalli si formeranno "manualmente" qualora varie identità si
riconoscano come "movimento" o gruppo o singola identità:
et voilà trascini i vertici "concettuali" che si ritengono
significativi, si sovrappongono e il cristallo cambia forma, definendo
un nuovo/nuovi cristallo/i.
Lo spazio 1 e lo spazio 2 si sovrappongono. Se ci fate caso lo spazio 1
è il meta-spazio dello spazio 1. lo descrive per interazioni. La
discussione sullo spazio 1 definisce le identità che poi si vanno a
creare nello spazio 2.
Ho suggerito che nello spazio 2 le identità siano opera del singolo
individuo/gruppo/entità: e mi piacerebbe che fosse così, percchè questo
corrisponderebbe al riconoscimento filosofico dell apropria identità,
come mutuata dalla propria affermazione sociale, fusa con l'assunzione
degli effetti del dibattito sociale
nello spazio 1 dici chi sei, cosa hai fatto, quando, a cosa ti
riferisci, chi si riferisce (secondo te) a te, eccetera eccetera. E gli
altri te lo smontano o te lo osannano.
In tutti e due i casi nello spazio 2 metti le stesse cose, in partenza,
definendoti il tuo cristallo concettuale/contenutistico, e facendolo
aderire/sovrapporre agli altri che reputi significativi. Poi, se accetti
la "critica sociale" recepisci le indicazioni provenienti dallo spazio 1.
Lo spazio 1 rappresenta identità/progressioni definite in maniera
collettiva.
Lo spazio 2 rappresenta identità/progressioni definita in maniera
individuale in un contesto social-aware.
e i due spazi si sposano a cannone :)
Per quanto riguarda le piattaforme e l'ahaCamping (bello! ho un
saccopeloso fantastco...):
un wiki è sufficientissimo per partire e per gestire l'avvio di quanto
si voglia avviare. Si seleziona una piattaforma "giusta" (già la
selezione del wiki da usare è una scelta filosofica) e si parte.
però quello che avevo in mente io (e che mi piacerebbe assai tirar su, e
che mi impegnerei anche a sviluppare assieme ad altri) è un po' lontano
dai software "standard" che stanno in giro.
Sì, ci sono diversi moduli software che mi piacerebbe veder integrati,
ma coprirebbero le cose "burocratiche" del tutto (e, per carità, 'sta
cosa è utilissima! svilupapr gallerie di immagini, archivi video,
catalogatori di documenti è una palla infinita.. per far 'ste cose zac!
ci si ficca qualcosa di già fatto).
Ma l'oggetto "complessivo" sarebbe qualcosa da sviluppare, perchè io,
sinceramente, non ne ho viste di cose che si avvicinano a 'sto sbrodolo
che vi ho scritto.
Quindi a me viene in mente che servano:
1) un wiki per partire, discutere, preparare, pubblicare, magari
esplicitamente affiancato da un forum per le discussioni, in modo da non
appesantire il wiki stesso
2) un bel sistema di subversioning per il codice
3) un sistema di sviluppo di squadra
4) un sistema di test, su cui rilasciare le versioni successive
"instabili" del tutto
5) un sistema, come lo chiamano quelli con la cravatta, "di esercizio"
con cui dare l'accesso al sistema stabile attuale (man mano che c'è,
s'intende :) )
abbracci!
xDxD
Dedalus ha scritto:
> Ciao,
> di ritorno dal piacevolissimo incontro di torino faccio una proposta che
> non vorrei scombinasse il difficile compromesso raggiunto sabato sulla
> questione blog/nonblog ;-)
>
> E se tenessimo distinti la questione blog/social network
> (pubblicità/condivisione di progetti) dalla piattaforma organizzativa vera
> e propria (il delirante ahaCamper)?
> Voglio dire, secondo me in vista dell'ahaCamping un wiki (anche hostato su
> ecn) sarebbe più che sufficente. Come strumentio il wiki ti permette
> infatti di inserire immagini et cose similari ;-) senza dover ricorrere a
> strumenti + complessi (e forse anche inutili in questo caso).
>
> Che ne dite?
> discutiamo discutiamo ... :-)
>
> ciauz,
> d.
>
>
>
>
> On Tue, 18 Mar 2008 13:52:22 +0100, xname <xname at squat.net> wrote:
>
>> Clap clap clap!
>>
>> Grazie Tatiana per questo resoconto e complimenti a tutti.
>> A quanto pare la cosa si fa sempre piu' interessante...
>>
>> Per il blog non so... Penso che potrebbe funzionare come canale di
>> visibilita' e annunci, cosa che e' utile, lasciando la mailing list
>> libera di svilupparsi su contenuti e dibattiti.
>>
>> Un pessimo esempio di una mailing-list che si e' trasformata in un
>> *carosello* e' Spectre, giusto per menzionare qualcosa oltre a nettime.
>>
>> aha-log ?? spazziamo via la B con essa il web2.0, e torniamo ad un
>> semplice e minimale web-log ???
>>
>> Saluti,
>>
>> xname
>>
>>
>>
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