R: [aha] Lavoro e HCI (Human Computer Interface)

Luigi Pagliarini luigi at artificialia.com
Wed Jun 18 01:44:49 CEST 2008


per favore!!
A. cambiate sto subject. il sol leggerlo m'irrita!
   (btw, HCI sta per Human Computer Interaction non Interface!)
B. basta con l'usare la parol(ett)a arte senza coniugarla, ovvero: a ...zo. 
   tra gl'artisti viene abitualmente annoverata anche la Carrà.
   voi di che vorreste mai che si discutesse? Arte? arte? o tanto una
cazzata val l'altra?
C. Michelangelo che faceva gli spot?
   Non è che è un tantinello forzato il parallelo?
   O finisce che Cristoforo Colombo era uno skipper della Espanol Cup!? 
dai.. sù con la vita! 
:-)
pagliapolemicus

> -----Messaggio originale-----
> Da: aha-bounces at ecn.org [mailto:aha-bounces at ecn.org] Per 
> conto di gadda1944 at libero.it
> Inviato: mercoledì 18 giugno 2008 1.12
> A: aha at ecn.org
> Oggetto: R: [aha] Lavoro e HCI (Human Computer Interface)
> 
> 
> >In Italia si usa nel MARKEITNG (come giustamente faceva notare 
> >Biodoll),
> scatenando la scandalizzata reazione mia e di Pagliarini (per 
> >quello che
> ricordo), che certamente non vorremmo mai vedere un concetto 
> >artistico e
> culturale come l'arte e la creatività tecnologica, abbassata 
> >al livello di
> una pubblicità.
> 
> Non capisco perché l'arte (ammesso che esista ancora, ammesso 
> che sia mai esistita al di fuori del periodo XVI 
> secolo-1913), non possa 
> abitare anche la pubblicità. Non abita forse anche il cinema 
> hollywoodiano (non 
> in tutti i suoi prodotti, ovvio)? L'arte, come credo sia 
> pacifico (sempre 
> ammesso etc. etc., non lo ripeto più) non può essere definita 
> né da certi 
> particolari tipi di supporto, né dalle intenzioni 
> dell'artista, né dalla 
> presenza o dall'assenza di una committenza. Ognuno di questi 
> criteri ci 
> porterebbe a rsultati paradossali: o a considerare arte cose 
> che nessuno ha mai 
> considerato tali, o, al contrario, a non considerare arte 
> oggetti che sono 
> stati unanimemente definiti arte.
> 
> Capisco che per buona parte della modernità 
> siamo stati fuorviati e incantati dalla linea di pensiero che 
> va da Vasari (il 
> vero inventore del concetto di "arte") a Croce, e capisco che 
> chi si riconosce 
> in una tradizione idealista possa ancora contrapporre "arte e 
> creatività" ai 
> bassi prodotti del mercato. Ma attenzione, un mercato 
> dell'arte c'è, ed è 
> prospero, lo sappiamo tutti. Come la mettiamo? E Michelangelo 
> campava d'aria, o 
> per vivere faceva per caso l'impiegato? La Cappella Sistina 
> non è forse uno 
> spottone pubblicitario per la religione cattolica e il papato 
> di Roma? E quindi 
> non sarebbe arte?  Ma le vicende dell'arte del Novecento, da 
> Duchamp a Fluxus a 
> Warhol a Kossuth si sono incaricate ampiamente di dissolvere 
> il concetto, e di 
> seppellire ogni velleità di teorie estetiche. Noi che siamo 
> supposti occuparci 
> di "activism - hacking - artivism" dovremmo saperlo più e 
> meglio di altri :-)
> 
> 
> gadda
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