[aha] Coordinamenti e ahacamp

lo|bo lo_bo at ecn.org
Mon Jun 9 21:12:43 CEST 2008


scusa te se intervengo sull'argomento, non appratengo all'oragnizzazione 
di alcun evento o festival ma vorrei porre delle 
domande-questioni-opnioni :-D. Sto parlando come soggetto singolo in un 
modo molto personale.

Il Pre-AHACamp si è svolto a Torino durante lo Share Festival, e lì che 
ho avuto occasione e il piacere di incotrare le persone della lista.
Il festival in quella occasione si è proposto per fornire le strutture 
dell'incontro senza nessuna logica di controllo.

Naturalmente per l'AHACamp ufficiale si è scelto una situazione neutrale 
e un luogo più in linea con la lista. A me pare significativo che il 
festival che si è oferto come supporto nella prima fase, adesso scelga 
di partecipare alla AHACamp in una logica che non ha niente a che vedere 
con il profitto o la visibilità. Mi sembra che la loro partecipazione si 
configuri come la partecipazione di persone e non di una ente 
amministrativo. Naturalmente sarebbe davvero fuori ceh qualcuono pensi a 
questo incontro come alla nascita di trattati continentali :-D o 
burocrazie di varia natura.

Se si vuole sollevare la questione ideologica penso si possa anche 
riflettere sul fatto che c'è molto poco al mondo che il "sistema" (o 
qualunque altro nome voi volete dare al processo che domina oggi la 
storia mondiale) non abbia fagocitato e digerito, utilizzandolo per la 
propria autoriproduzione. Utilizzare la nominazione allo stesso modo mi 
sembra fare il gioco del potere. Nel senso che cosa ti rende 
indipendente? il denaro? probabilmente si in alcuni casi, 
l'approvazione? altre volte si, il fatto che ti nomini indipendente?
Io so che non posso legarmi al ruolo sociale che mi viene attribuito o 
che viene attribuito ad altri da logiche amministrative.
Una delle armi che ho è la parola come essere umano e penso che 
configurare un dibattito anche sulle forme di diffusione, aggregazione
e mostra della scena digitale possa essere interessante.

Non credo che AHACamp in questa ottica possa deviare dalla sua 
intenzione iniziale, anzi magari può portare altri ad un approccio alla 
artivismo. Del resto lo ha detto anche Pagliarini, si tratta di persone 
"artefici attivi delle vicende di sta lista che dell'attivismo stesso"
allora perchè non parlarne?

a presto
lo|bo


Simona Lodi ha scritto:
> è un'analisi che chiarisce ma confonde allo stesso tempo e che può 
> fuorviare...
> 
> comunque certo... dico solo che la lista è fatta di soggetti e i 
> soggetti fanno cose ..e non la lista in toto..ma i soggetti che 
> compongono la lista...e io mi rivolgo a loro; tra i soggetti ce ne sono 
> alcuni che fanno cose con intenzioni positive (mostre, conferenze, 
> incontri, workshop,festival) per far emergere una scena che non ha altri 
> spazi per esprimersi...e non per fare affari o propaganda...
> però cari tutti...mi piace parlarne e se questa materia diventasse uno 
> degli argomenti dell'ahacamper mi piacerebbe assai....certo ha senso 
> creare e avere un ambito culturale specifico... che non esclude un luogo 
> concreto (occasione) dove farlo...condiviso con la lista...che è uno 
> strumento ...uno contenitore...
> però ecco...non coloriamo tutto con del vetero anarchismo.....che farà 
> anche un po' folklore....ma che poi finisce per essere solo 
> controproducente.... noi facciamo share fest con soldi pubblici ...embè? 
> ma la politica con noi non c'entra e mai nessuno ci ha detto qualcosa o 
> chiesto qualcosa.....vantiamo la massima libertà...così come molti 
> centri sociali si tengono in piedi nello stesso modo. Non ho mai detto 
> che voglio "dare il marchio aha" a niente e nessuno... e non mettetemi 
> cose in bocca che non ho detto.
> 
> La vera verità è che se parliamo con tanto accaloramento di tutto ciò è 
> perchè la lista funziona così bene (sul serio)  che fa network veramente 
> e ci si ritrova a lavorare insieme...questo dimostra che il modello e la 
> pratica è sempre la stessa...la libertà di fare c'è sempre...non ci sono 
> "commissioni che decidono" ...solo che questo modello e questa pratica 
> vanno letti con un occhio un po' meno utopista e (posso dirlo?) ... 
> ideologico...Non certo facendo il verso all'assessore di turno...ma un 
> po' meno antagonista nel rapporto con le istituzioni....
> 
> quindi ho postato sul wiki la mia proposta di workshop all'ahacamper 
> (grazie al Lo|bo che mi ha dato un grossa mano) se ci venite ne parliamo 
> faccia  a faccia...
> 
> ditemi la vostra,
> 
> simona
> 
> 
> 
> ----- Original Message ----- From: <gadda1944 at libero.it>
> To: <aha at ecn.org>
> Sent: Monday, June 09, 2008 6:31 PM
> Subject: [aha] Coordinamenti e ahacamp
> 
> 
> Proprio perché non ho nessuna polemica da fare con nessuno né da 
> scrivere mail
> in privato scrivo in lista, ma cambio intenzionalmente thread.
> 
> Temo che sulla
> proposta di Simona stiano nascendo equivoci, e sarebbe bene chiarirli. 
> La sua
> idea di un coordinamento, di un luogo di scambio di idee tra festival e
> rassegne di cultura digitale in Italia mi pare giusta, e credo che 
> l'ahacamp
> potrebbe ospitare un seminario o un workshop al riguardo. Però non credo 
> che
> aha, in quanto lista, dovrebbe essere uno dei soggetti di questo 
> coordinamento,
> per le ragioni che ha spiegato così bene Tatiana (che ovviamente era la 
> persona
> più adatta a farlo), ragioni nelle quali mi riconosco al 120 per cento.
> 
> Questa
> lista è, in senso molto lato ovviamente, un soggetto politico, un posto
> (virtuale e a volte anche fisico) di scambio di idee e di informazioni, di
> elaborazioni, di riflessioni, di confronti. Ma non ha una "poetica" 
> precisa,
> nel senso che non sostiene una o un'altra tendenza, uno o un altro "autore"
> (individuale o collettivo), nell'ambito ovviamente delle lettere 
> dell'acronimo
> che ci definisce (activism - hacking - artivism): possiamo discutere tra 
> noi se
> ci piace di più Jaromil o Gazira Babeli, ma non c'è nessuna posizione 
> ufficiale
> o condivisa della lista su questioni come queste. Nello stesso modo non 
> credo
> che sia utile costruire una "posizione della lista" su specifiche 
> opzioni di
> politica culturale negli ambiti che ci interessano. Dentro alla lista ci 
> sono
> diverse persone che organizzano festival o rassegne, e credo che siamo 
> tutti
> contenti se ci informano, anche in anteprima, sulle cose che fanno. Io sono
> contento anche se queste persone vogliono informarci prima, o propongono 
> alla
> discussione della lista addirittura le opzioni dei loro festival e delle 
> loro
> rassegne. La lista può essere anche questo, ma poi, se PEAM, ToShare, 
> Milano in
> digitale, Degradarte o chi altro sente l'esigenza di coordinarsi, dovrebbe
> avere un suo ambito specifico dove farlo.
> 
> Questo anche perché, come è emerso
> bene da vari interventi, fare un festival implica in genere questioni di
> finanziamento che passano (in Italia) prevalentemente attraverso gli enti
> locali (più raramente i Ministeri), e pone quindi il problema del 
> rapporto con
> le istituzioni. Ora, è ovvio che anche l'underground più radicale, l'open
> source più incallito, l'autonomo più incazzato, ha tutto il diritto di
> intrattenere rapporti con le istituzioni, visto che i festival costano e i
> soldi li hanno loro. Ma il modello e la pratica che ci viene dalla nostra
> storia è un altro, ed è sostanzialmente quello degli hackmeeting, dove 
> non c'è
> filtro, non c'è commissione che decide quali progetti o quali opere 
> ammettere e
> quali no, ma nsolo la discussione libera e collettiva - non ci sono
> finanziamenti pubblici e tutto è rigorosamente autofinanziato. Come stiamo
> facendo per l'aha|camp. Io, per le cose che hanno il marchio "aha", vorrei
> questo modello, e non altri.
> 
> Una volta chiarito questo, è ovvio che possiamo
> avere rapporti con tutte le istituzioni che vogliamo, in primo luogo le
> università, ma soprattutto perché lì ci sono gli studenti e qualche 
> professore
> (sottolineo: qualche) che è interessato ai nostri temi e ai nostri 
> metodi. Ma
> solo se conserviamo questa autonomia. Per questo, fra l'altro, penso
> personalmente che il coordinamento costruito da Monico, Tozzi e altri 
> fra Naba,
> Carrara, Brera e altre istituzioni c'entri poco con il coordinamento a cui
> pensava Simona (anche perché, come avete visto, ha un protocollo 
> giustamente
> [dal loro punto di vista] ferreo, limato dai consigli d'amministrazione 
> delle
> varie accademie etc), ma questo non è un problema che riguarda la lista e
> perciò penso che non ci interessi discuterlo qua.
> 
> Se no, sempre per non fare
> nomi, rischiamo di trasformarci nell'ennesima MGM :-]]
> 
> Scusate la lunghezza,
> 
> 
> gadda
> 
> 
> _______________________________________________
> Aha mailing list
> Aha at ecn.org
> http://www.ecn.org/mailman/listinfo/aha
> 
> 
> 
> -------------------------------------------------------------------------------- 
> 
> 
> 
> 
> No virus found in this incoming message.
> Checked by AVG.
> Version: 8.0.100 / Virus Database: 270.0.0/1491 - Release Date: 
> 09/06/2008 6.52
> 
> _______________________________________________
> Aha mailing list
> Aha at ecn.org
> http://www.ecn.org/mailman/listinfo/aha
> 

-- 
     [IIIII]   lo|bo
      )"""(
     /     \   USER ERROR: replace user and press any key to continue.
    /`-...-'\
    |asprin |  REALITY.SYS corrupted- reboot Universe (Y/N)?
  _ |`-...-'j    _
  \)`-.___.(I) _(/)                  email: lo_bo [at] ecn [dot ] org
   (I)  (/)(I)(\)
--------------------------------------------------------------------



More information about the Aha mailing list