[aha] Di Caterino piange...

mariopesceafore at lifegate.it mariopesceafore at lifegate.it
Sun Jan 27 18:46:23 CET 2008


Niente Domenico Di Caterino su equilibriarte:


http://it.youtube.com/watch?v=xPBnliKtB5w&rel=nofollow


[18.28.35] domenico di caterino scrive:L'illusione popola il sistema di
consumismo culturale dell'arte contemporanea, si addentra e si impossessa
della quotidiana ed intima ricerca artistica, si incontrano in questa
maniera due mondi dove la realtà scarseggia (l'ego interiore dell'artista
e quello che il sistema culturale impone come modello da emulare per
sfondare ed appagare la fame di fama e successo), dilaga l'illusione  e
tutto ciò che viene ostentato, celebrato, riprodotto tecnicamente e
mostrato forse non è così come sembra.
Liberismo culturale vuole dire consumare culturalmente il verosimile al
quale ci sente più vicino.
 L'arte come tutte le cose di questo mondo è ostaggio e preda
dell'economia canaglia e dei giochi di potere politici, la natura infida
e canaglia dell'arte ben si sposa con la natura infida e canaglia
dell'economia, sono due fenomeni sincronici e ricorrenti nella storia.
Nascosti nelle pieghe della pelle del progresso e nei frattali delle
grandi ed improvvise trasformazioni sociali l'economia e l'arte presumono
di operare sganciate dalla politica e di essere autonome ma invece si
vincolano a vicenda nella loro autonomia e spregiudicatezza.
 Il banditismo artistico ed economico caratterizza tutte le più
significative transizioni storiche, la stessa rivoluzione culturale ed
artistica industriale, quella che portava l'arte dalle Accademie alle
gallerie per esempio, sfruttava deboli e poveri per farci uomini moderni.
 La spregiudicatezza economica sostenuta dal cinismo artistico distrugge
vecchie logiche economiche ed imperi con il fine di fare nascere nuovi
sistemi di potere.
 Oggi economia e cultura sono divenuti corsari e canaglie perché il mondo
sta attraversando un cambiamento socio culturale profondo e radicale.
 La storia insegna che alla fine però, la politica domina economia ed arte
attraverso compromessi ed alleanze strategiche con sempre più incolte
élite e nicchie di potere.
 Da quello che vedo in giro, nulla mi fa pensare che in questo momento di
trapasso storico le cose andranno diversamente.
L'umanità così come la libera ricerca artistica è costretta a pagare un
prezzo molto alto per ognuna di quelle trasformazioni che i libri di
storia (del mercato) dell'arte definiscono conquista.
 La mia idea di arte è però, nonostante tutto, una idea non di conoscenze
fissate e divulgate (come il Rinascimento o l'Impressionismo analizzati
in tutte le salse monografiche), ma come un insieme d'idee di ricerca
entusiasmanti, un oceano d'esperienze di ricerche artistiche umane che
attraverso la rete, con you tube e skype possono comunicare.
 Smettiamola di volere comprendere tutto quello che ci dicono essere arte
e d'artisti cominciamo a chiederci: presa l'arte e messa da parte, come
la trasmetto?




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