R: Re: R: Re: Re: R: Re: [aha] come fare con la deficientemorandi?
Loredana Morandi
loredana.morandi at tiscali.it
Mon Dec 15 06:57:08 CET 2008
Chiudix lo sapevo che avevi il blog.
Solo uno interessato ad indicizzare il suo luogo oscuro e ruginoso, poteva
far tanto per farsi notare.
Sei la solita inutilità di blogger .. Alla romana: ma vatti a ripone ..
----- Original Message -----
From: "..." <chiudix at autistici.org>
To: "List on artistic activism and net culture" <aha at ecn.org>
Sent: Sunday, December 14, 2008 11:00 AM
Subject: Re: R: Re: R: Re: Re: R: Re: [aha] come fare con la
deficientemorandi?
>
> e la cosa piu inquietante, come sto leggendo dall enciclpedia la
matematica
> dell enauidi (vol 2) è che la simulazione, anche quella dell attentato
> che ne so alla stazione di roma si basa a livello teorico sull ultima
> equazione
> quella sul clima di fine anni 50
>
https://www.universibo.unibo.it/forum/viewtopic.php?t=2469&sid=f293df2060a19
efae30ca38c1a098c3e
>
http://www.google.it/search?hl=it&q=%22Esercizi+di+Simulazione+Numerica%22%2
C+Martello-Vigo%2C+ed+Leonardo+&meta=&aq=f&oq=
> http://it.wikipedia.org/wiki/Simulazione
> non so se hai mai giocato a fly simulator, bene non può
> certo paragonarsi al patentino di un hostess imho
> ti lascio qeust post per intero da un mio vecchio blog,
> tanto non credo che il terrore come dice l esercito
> può vincere la paura e la morandi oggi è l esercito...
>
> Please read the FAQ at http://www.tux.org/lkml/
> l idea del doppio buco delle belle donne pink hacker "a pecora"
> da un mio vecchio blog
> rapetto l odiatissimo
> http://www.rapetto.it/rapetto%20ter%20test.swf
> http://www.nunziatella.org/tenente_colonello_umberto_rapett.html
>
> e poi il botta e risposta di somma con un finanziere e sempre lui
>
> alla fine grossi che come al solito non capisce una sega:
>
> Message: 6
> Date: Thu, 08 Jun 2006 23:46:48 +0200
> From: Emmanuele Somma <esomma at ieee.org>
> Subject: [Discussioni] Dal blog di n?va: risposta di Luca De Biase
> To: discussioni at softwarelibero.it
> Cc: spina-digitale at xed.it
> Message-ID: <44889AC8.9020606 at ieee.org>
> Content-Type: text/plain; charset=ISO-8859-15
>
> Da
>
http://nova.ilsole24ore.com/nova24ora/2006/06/ecosistema_rice.html#comment-1
8311319
>
>
>
> Scritto da: Luca De Biase
> <http://www.typepad.com/t/comments?__mode=red&id=18303076> | giovedì 8
> giugno 2006 a 20:36
>
<http://nova.ilsole24ore.com/nova24ora/2006/06/ecosistema_rice.html#comment-
18303076>
>
>
> Caro Ingegnere
> grazie per il tempo che ci ha dedicato scrivendoci questo messaggio e
> per le informazioni che non mancheremo di verificare e tentare di
> interpretare. Non c'è peraltro dubbio che Rapetto sia un autorevole
> esperto di sicurezza informatica che ha tutto il diritto di esprimere il
> suo modo di interpretare la notizia. In ogni caso, nel numero di Nòva
> che ha in mano c'era un pezzo molto importante di Lessig, fondamentale
> pensatore del mondo dei diritti digitali e tra i promotori delle licenze
> creative commons, e una discussione sulla capacità del peer-to-peer di
> influenzare una decisione in materia di brevetti. Nòva segue la vicenda
> dei diritti della rete con attenzione e, speriamo, con equilibrio, nella
> consapevolezza che le regole vanno rispettate. Se poi le regole sono
> considerate sbagliate vanno modificate seguendo un iter democratico e
> non infrangendole. Questa è la teoria: la pratica storica insegna che
> spesso queste considerazioni sono disattese. Ma è chiaro che non si può
> neppure teorizzare l'illegalità come metodo per cambiare le leggi.
> Insomma: il tema ci appartiene, siamo consapevoli del problema, abbiamo
> spesso preso di petto la questione della network neutrality, sappiamo di
> trovarci di fronte a un argomento importantissimo sul quale non si
> possono avere opinioni superficiali. E cerchiamo di fare con correttezza
> il nostro lavoro. Nei limiti delle nostre capacità.
> Grazie ancora per il suo intervento
> Luca De Biase
>
>
>
>
> ------------------------------
>
> Message: 7
> Date: Thu, 08 Jun 2006 23:54:07 +0200
> From: Emmanuele Somma <esomma at ieee.org>
> Subject: [Discussioni] Dal blog di n?va: Pirati - basta la parola.
> To: discussioni at softwarelibero.it, spina-digitale at xed.it
> Message-ID: <44889C7F.4010509 at ieee.org>
> Content-Type: text/plain; charset=ISO-8859-15
>
> Scritto da: Emmanuele Somma
> <http://www.typepad.com/t/comments?__mode=red&id=18311319> | giovedì 8
> giugno 2006 a 23:42
>
<http://nova.ilsole24ore.com/nova24ora/2006/06/ecosistema_rice.html#comment-
18311319>
>
> Caro Luca,
>
> se qualcuno non avesse teorizzato l'illegalità come metodo di cambiare
> le leggi, il novecento, un secolo in cui l'umanità ha certamente
> mostrato il proprio volto peggiore, non avrebbe conosciuto la
> nonviolenza, l'India non avrebbe abbracciato il più grande dei suoi
> leader politici e l'umanità stessa non avrebbe avuto una sola speranza
> per affrontare problemi, permettimi, ben più gravi di quelli di quattro
> aziende atterrite dal fatto di perdere comode rendite di posizione.
>
> Puoi "credere" il contrario, ma permettimi di dissentire dal tuo
> giudizio senza dubbio poco meditato.
>
> Cerchiamo di porre le cose sotto una giusta luce (e va senza dire che
> anche solo star qui a parlarne significa accreditare a nòva la capacità
> di essere all'altezza di questo, proprio per quell'attenzione che pone
> nel seguire queste vicende, come dici, che è innegabile e apprezzabile).
>
> Il quadro è a me molto chiaro: le norme che vietano *tutto* e che
> modellano un nuovo diritto della proprietà intellettuale come lo
> vorrebbero quelli che io ho chiamato, mutando un'espressione cara al
> nostro Ernesto Rossi, i 'padroni del vapore digitale' semplicemente non
> esiste ed è contraddetto, caso dopo caso, dalle leggi, dai giudici e
> dalle corti.
>
> La posizione dell'anti-pirateria su questo è fin troppo debole.
>
> A costo di sembrare immodesto ti chiedo di leggere questo mio vecchio,
> ironico, articolo in merito http://www.exedre.org/proudhon.
> Anche tu credi che la proprietà privata è un furto?
>
> Non esisteva quella legge repressiva e brutale a cui faceva riferimento
> la BSA nel 2000 con il suo spot e pertanto fu condannata, come non
> esiste -in Svezia come in Italia come in Europa, oggi- una qualsivoglia
> norma scritta che giustifichi violazioni così esagerate dei diritti
> civili che stanno dietro al raid di TPB.
>
> Possiamo chiederci come mai non esista ancora, invocarne l'esistenza,
> brigare sottobanco perché i nostri politici boccaloni che la propinino,
> essere contenti della sua assenza o quant'altro. Fatto sta, che la
> notizia nel fatto, se c'era, era quella che un'organizzazione privata
> extra-europea sia così potente da riuscire a fare pressione tramite il
> proprio governo nazionale su un governo europeo perché violando molte
> regole scritte del proprio parlamento, stracciando la separazione dei
> poteri, annientando il diritto, e usando infinite risorse pubbliche
> DEBBA A TUTTI I COSTI abbattere il nucleo promotore di una
> consapevolezza politica circa la debolezza intrinseca delle posizioni
> anti-pirateria.
>
> Io ritengo «scandaloso» che il riflesso di questo immane problema di
> diritto transnazionale riverberi sulle pagine di nòva tramite un
> feuilleton d'appendice sulle scorrerie barbare di pirati d'alto bordo
> che trasuda idelogismo e parzialità. Dimmi che non è vero!
>
> Qui, quindi, non si sta neppure parlando della coerenza di una posizione
> politica basata sulla disobbedienza civile, ma proprio dell'assenza del
> crimine (anzi per essere precisi del reato) che spesso si imputa ai
> cosiddetti pirati.
>
> Si sta discutendo se sia opportuno affrontare un discorso con tali
> poderose implicazioni sociali, filosofiche, giuridiche e civili con i
> mezzi soliti della democrazia (ad esempio, fondando un partito seppure
> chiamato 'dei Pirati') o se dobbiamo accettare che il modo più moderno
> di farlo sia per mezzo di spot televisivi come quelli della BSA o, mi si
> permetta, articoli giuridicamente infondati, tecnicamente fuorvianti e
> scientificamente risibili come quelli di Rapetto (sulle cui qualità
> personali scientifiche e professionali io non ho dubbi).
>
> Mi posso permettere di far pendere il mio personale piatto dell'
> "inciviltà" su quanto sta mostrando l'Italia, proprio sulle pagine del
> vostro giornale, come al tempo avvenne sulle TV, piuttosto che quello
> che avviene in Svezia?
>
> Inoltre, cosa ancora diversa. La mia domanda è: che siano pure, ammesso
> e non concesso, pirati conclamati della peggior specie. Deve valere o
> meno la presunzione d'innocenza anche per costoro? O basta la parole
> 'Pirati' e invece per questa classe di ignobili criminali "Il Sole 24
> Ore" ha deciso che si possa far saltare ogni limite morale e passare a
> condanne spicce e sommarie? Nomi e cognomi, foto con manette e annessi
> lanci di monetine fuori dalle case?
> Possiamo passarli direttamente per le armi o vogliamo dargli uno
> straccio di diritti da imputati di stati civili pure a questi?
>
> Ritengo molto grave il tono e il modo con cui nòva ha affrontato la
> notizia, tanto da pretendere -da cittadino qualsiasi, quale al massimo
> posso vantare di essere- scuse ufficiali -con lo stesso spazio e nella
> stessa posizione dell'articolo di Rapetto.
>
> Un codice deontologico ve lo imporrebbe, ma come dici tu... in teoria.
>
> So perfettamente che nòva segue con attenzione questi temi, per questo
> quell'articolo figura come una nota totalmente dissonante, che stavolta
> ha proprio passato il segno, in una sinfonia generalmente ben orchestrata.
>
> Anche perché se la soluzione dei problemi di sicurezza informatica è
> quella di creare sempre nuovi crimini (e in presenza di proposte come
> quelle dell'articolato Tanga non c'è certo da star tranquilli), e quindi
> scaricare sempre di più sulla collettività i problemi *privati* delle
> aziende, allora siam bravi tutti a fare gli esperti di sicurezza: basta
> gridare "al ladro! al ladro!" e aspettare che il poliziotto ti prenda il
> 'criminale'.
>
> Ma il costo economico e sociale di questa deresponsabilizzazione di chi
> dovrebbe fare sicurezza chi lo paga?
>
> Questo è forse la cosa che più fa indispettire.
>
> È facile proporre soluzioni i cui altissimi costi economici vengano
> scaricati sulla società nel suo complesso.
>
> Iniziamoci a chiedere (e forse voi giornalisti dovreste iniziarlo
> veramente a chiedere) se chi le propone stia facendo veramente il
> proprio mestiere o non stia giocando a scarica barile.
>
> Io personalmente valuto così questi tentativi e mi piacciono sempre meno
> (non che mi siano mai piaciuti molto, in verità), mentre sempre di più
> mi piace un diritto d'autore 'onesto', una competizione libera da
> 'proprietà intellettuali', da brevetti sulle idee che servono solo a
> creare rendite di posizione e non remunerare impegno e merito. E non mi
> piace affatto che gli stati continuino a sprecare immani risorse
> pubbliche per risolvere i problemi privati di pochi grandi gruppi
> industriali. Vorrei inoltre che l'informazione possa circolare il più
> liberamente possibile, per diventare conoscenza e ricchezza
> intellettuale per tutti.
>
> Accidenti, ho appena declamato il programma politico del Partito dei
> Pirati... domani mattina suoneranno presto alla mia porta e, come si
> dice, non sarà il lattaio.
>
> Pirati, già... basta la parola.
> Emmanuele 'exedre' Somma
>
>
> ------------------------------
>
> Message: 8
> Date: Fri, 09 Jun 2006 01:28:08 +0200
> From: Francesco Potorti` <pot at potorti.it>
> Subject: Re: [Discussioni] a proposito di "Pirati in cerca di voti" su
> n?va 8 Giugno 2006
> To: "Discussioni sul software libero." <discussioni at softwarelibero.it>
> Message-ID: <E1FoTv6-0006li-00 at pot.isti.cnr.it>
> Content-Type: text/plain; charset=iso-8859-1
>
> Emmanuele Somma:
> >Avreste pubblicato una foto completamente mancante di un contenuto,
> >senza nulla sullo sfondo e completamente senza contrasto; insomma alla
> >vista completamente grigia? Allora perché trovo a pagina 2 di nòva di
> >oggi sotto il titolo 'Pirati in cerca di voti' uno spazio vuoto?
>
> Al solito, i miei più vivi complimenti per l'impegno, per la competenza
> e per il modo.
>
>
> ------------------------------
>
> Message: 9
> Date: Fri, 09 Jun 2006 01:28:21 +0200
> From: "Nicola A. Grossi" <k2 at larivoluzione.it>
> Subject: [Discussioni] La propriet?
> To: discussioni at softwarelibero.it
> Message-ID: <20060608232821.14581.qmail at webmaild.fe1.aruba.it>
> Content-Type: text/plain; format=flowed; charset="iso-8859-1"
>
> Somma dice:
>
> "Se proprio vogliamo tornare alle rivoluzioni facciamolo come si deve,
> allora. Come avvenne nel 1791 durante la Rivoluzione Francese, a cui la
> Storia riservò forse miglior sorte dei vaneggiamenti prudhoniani, facciamo
>
> in modo di garantire il diritto di sfruttamento economico per soli cinque
> anni tutelando fortemente il diritto di paternità dell'opera d'ingegno
> contro il plagio."
>
> Somma sale in cattedra ed indica la strada per la rivoluzione parlando di
> vaneggiamenti "prudhoniani" (proudhoniani, magari): "facciamo in modo di
> garantire il diritto di sfruttamento economico per soli cinque anni
> tutelando fortemente il diritto di paternità dell'opera d'ingegno contro
> il
> plagio".
>
> Mi piace soprattutto quel "fortemente": pene corporali per chi plagia?
> Ma quello che scrive Somma è tutta farina del suo sacco o è un insieme di
>
> citazioni, di pensieri altrui (quelli sì, davvero sommi)... ?
> E chi scrive un codice non è forse assai spesso un plagiatore addestrato
> alla scuola del plagio?
>
> Non sarebbe forse il caso di ridisegnare giuridicamente e magari anche
> socialmente il conceto di plagio anziché auspicare la "ghigliottina" per
> chi, come Somma, del resto, rielabora il pensiero altrui trovando nuove
> straordinarie soluzioni?
>
> Infine, credo che il discorso sui diritti reali andrebbe più correttamente
>
> inquadrato sui diritti connessi, fortemente potenziati dall'EUCD.
> DRM e diritti connessi sono oggi la rappresentazione del potere di chi
> massimizza il profitto rubando denaro (mentre un plagiatore utilizza idee,
> non le ruba: considerare come materiale un bene immateriale, questo
> dovrebbe
> essere premiato con la "ghigliottina"!).
>
> Concludo ricordando a Somma che Proudhon, che ha un pensiero assai più
> variegato di quello da egli sommariamente descritto, disse anche che "la
> proprietà è libertà".
>
> Quindi c'era forse un modo più diretto per utilizzare (rectius: plagiare)
> il
> pensiero di Proudhon, c'era una soluzione più efficace per farlo rivoltare
>
> nella tomba... ma questa soluzione appartiene alla logica delle infinite
> possibilità, che è anche la logica dell'arte, in cui il plagio, come dice
> un
> mio amico, è necessario.
>
> La creatività opera anche attraverso il plagio; una frase illuminante è:
> "mi
> è venuta in mente un'idea per un plagio".
>
> Quando nacque con dada l'arte concettuale, fu chiaro al mondo intero che
un
>
> ready made (un oggetto già pronto come uno scolabottiglie, come una ruota
> di
> bicicletta, come una macchina per il caffè... in realtà simboli ermetici)
> o
> un dipinto assai famoso con un elemento aggiunto (come La Monnalisa di
> Leonardo con i baffi ed un anagramma alla base) potessero essere arte ed
> originalissima arte proprio perché l'arte non è un oggetto, ma un
> concetto!
>
> E dopo un secolo dal grande outing dada e dalla grande conquista di questa
> consapevolezza ancora parliamo di plagio, come se l'arte fosse una mucca
da
>
> da ciucciare e fare a pezzi.
>
>
>
> perciso che salvatore somma lo conosco dato che è di avellino e con lui ho
> incontrato
> antonella beccaria per via di un libro sulla sco etc. etc.
>
>
> On Sun, 14 Dec 2008 01:57:19 +0000, ... <chiudix at autistici.org> wrote:
> >
> >
> >
> > On Sun, 14 Dec 2008 02:21:02 +0100 (CET), "robertobertolio at libero.it"
> > <robertobertolio at libero.it> wrote:
> >> Ciao, è un po tardi ma in casa il pc è molto conteso. Non so cosa vuol
> >> dire
> >> essere vittima di una simulazione e inoltre sono un cane col computer,
> > ho
> >
> >> provato ad aprire il link,credo si chiami così,ma il pc mi ha detto
> >> "pagina non
> >> trovata".
> > http://sensperiodit.noblogs.org/summary.php
> > "Osservare attraverso il computer: l'educazione nella cultura della
> > simulazione"
> >
>
http://www.fondazionebassetti.org/toutsetient/blog/2004_02_01_archive.htm#10
7592115370131946
> >
> > L'idea di un progetto comune mi è nata da due anni di
> >> osservazione
> >> dell'attività di dissenso che viene svolta. A parte i numerosissimi
> >> deliri, non
> >> ho riscontrato nulla che smuovesse la base per orientarla a un lavoro
di
> >> team
> >> transregionale,cioè la realizzazione di un prodotto del dissenso su
> >> scala
> >> nazionale da esprimere simultaneamente su tutto il territorio.
> >> Naturalmente
> >> occorre una visione ampia del problema, non solo una manifestazione del
> >> disagio
> >> espressa isolatamente e naturalmente occorre la coscienza che tutti i
> >> partiti
> >> politici sinistra compresa,con il vaticano, hanno operato e operano per
> > la
> >>
> >> realizzazione del "piano di rinascita democratica" di cui berlusconi e
> > il
> >
> >> centrodestra sono gli attuatori con il tacito consenso della sinistra,
> > il
> >
> >> "compromesso storico ha sancito questo patto ai danni della popolazione
> >> italiana. MI chiedi se è una cosa seria, l'idea è seria, bisogna
> > vedere
> >> quanto
> >> viene diffusa e quanto viene recepita, questo è uno studio di
> >> fattibilità, ho
> >> rivuto solo la tua risposta che ha soppesato il contenuto di ciò che ho
> >
> >> scritto, non è incoraggiante, ma mi scoraggerò eventualmente in
> > seguito.
> >> ciao
> >> roberto.
> >> p.s. ho provato a fare un mailing agli indirizzi negli elenchi ecn ma
> >> il pc mi rispondeva indirizzi introvabili o qualcosaltro. la mia e-mail
> > è
> >>
> >> attiva per comunicazioni fuori lista.ciao
> > precisata la lettura dei due link che ti ho lasciato posiamo procedere
> > a risentirci anche in e mail fuori dalla lista.
> > qui non applicano neanche il semplice taglio di frasi delle precedenti e
> > mail
> > eppure alcuni insegnano all università :D
> > una volta ho visto iaconesi quotato su hackmeeting dove scrivo invece
> > benino
> > e breve.
> > difatti se la morandi si iscrivesse li sarebbe bannata dopo la prima e
> > mail.
> > ok ci sentiamo in privato dammi il tempo di riposare. buona alba ciao
> > lele
> > sens.ti
> >
> >
> >
> > _______________________________________________
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> > AHA at ecn.org
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