[aha] vi giro - LA FINE DELL'ANTROPOLOGIA

francesco monico francescomonico at gmail.com
Sat Aug 16 01:54:47 CEST 2008


essendo un campione diceva che non c'era bisogno di impararlo bastava bere
una birra e correre dietro al pallone, inoltre diceva che l'allenatore è un
tizio che serviva a tenerli allegri durante i pranzi...

un grande di nome e di fatto

Il giorno 15 agosto 2008 22.59, franca.formenti3 <franca.formenti3 at libero.it
> ha scritto:

> perdona la  mia ignoranza
> ma cosa rispondeva  george best quando gli chiedevano come si impara il
> calcio?
> f
>
> ---------- Initial Header -----------
>
> >From      : aha-bounces at ecn.org
> To          : "List on artistic activism and net culture" aha at ecn.org
> Cc          :
> Date      : Fri, 15 Aug 2008 11:48:31 +0200
> Subject : Re: Re: [aha] vi giro - LA FINE DELL'ANTROPOLOGIA
>
>
>
>
>
>
>
> > Sono molto felice che alcuni studenti Naba abbiamo interagito con la
> lettera
> > di Canevacci e le risposte, riflessioni. E' vero che la Naba ha molte
> facce,
> > avevo cercato di comunicarlo anche nella mia mail, tra le righe, gli
> > studenti l'hanno evidenziato. L'importante è discutere di quello che sta
> > avvenendo: una classe di docenti sta portando avanti il loro modello
> > didattica-workshop basato sulle regole lavoro-comunicazione-nome di fama
> > ovvero didattica che si giustifica con le ricadute sul lavoro (a breve
> > termine) e di comunicazione e docente di nome o per meriti creativi o per
> > politica (che il più delle volte non gliene interessa molto di
> insegnare).
> >
> > Ma un problema da evidenziare è anche la totale mancanza nel dibattito
> degli
> > studenti. Infatti in Naba ben 3 anni fa abbiamo messo in piedi le
> elezioni
> > del rappresentante degli studenti con il risultato che nessuno voleva
> essere
> > eletto. Adesso siamo in piena attuazione della riforma e la Direzione ha
> > voluto fortemente una presenza di studenti nel consiglio accademico, cosa
> > che verrà attuata in breve, (se gli studenti reagiranno).
> >
> > Io stesso dall'anno prossimo insegnerò Teoria delle Arti Multimediali al
> > primo anno assieme a Marco Mancuso, Francesca Valsecchi proprio per far
> > avere agli studenti una maggior consapevolezza del loro ruolo di artisti
> > (antenne delle cultura) fin dal primo anno, e per condividere l'idea che
> 'la
> > consapevolezza oggi è un atteggiamento politico', immaginando l'accademia
> > come un dispositivo politico (che sarà il tema del prossimo simposio New
> > Media Art Education & Research 2009). Spero che con queste azioni gli
> > studenti si sveglino e inizino a partecipare al dibattito critico
> generato
> > dall'accademia. Oggi c'è la totale latitanza degli studenti quali
> > interlocutori, solo, come al solito, i gruppi cattolici, si sono
> organizzati
> > in rappresentative, ai quali in quanto direttore devo dare il massimo
> > ascolto.
> >
> > Trovo molto corretta la considerazione di Natasa sulla moltitudine delle
> > specie e sul fatto che ogni studente ha una propria dimensione spazio
> tempo
> > che lo porta ad avere momenti  e modi di apprendimento differenti (la
> penso
> > proprio così anch'io), inoltre io stesso all'università mi sono costruito
> il
> > mio percorso, ricordo benissimo quando in statale leggendo de kerckhove,
> > kelly, castells, mcluhan, nelson, bateson, i colleghi di filosofia mi
> > snobbavano e come seguendo il prof giorello ho cercato di adattare il mio
> > percorso di studi da storico a quello di un ipotetica storia delle idee,
> > insomma il modello è aperto, come dice natasa poi sta anche allo studente
> > cogliere le possibilità e costruire la propria strada e il proprio
> network.
> > Il modello della Scuola di Media Design e Arti Multimediali è aperto, è
> un
> > modello che abbiamo portato da Toronto dagli studi al McLuhan Program.
> >
> > Riguardo alla posizione di Caronia va tutto bene ma sembra la posizione
> di
> > george best quando gli chiedevano come si impara il calcio ... caronia è
> un
> > eccellente professore, una delle meni più lucide, coerenti e serie che ho
> > mai conosciuto, una velocità di pensiero che stupisce, e una tensione
> umana
> > etica fortissima. Insomma parla contro la pedagogia ma è un bravissimo
> > pedagogo.
> >
> > Credo che il modello sarà sempre insufficiente e quello che deve sempre
> > essere attivo è il dibattito sull'Accademia, che in questo dibattito
> debbano
> > entrare gli studenti (che oggi in certe materie ne sanno di più degli
> stessi
> > professori), che la teoria critica sia da considerare sempre superiore
> alla
> > pratica al "learning by doing", che è un modello didattico complementare
> e
> > necessario ma che a causa della 'massificazione' della creatività è
> > diventato modello politico per facili carriere anche accademiche.
> >
> >
> > Francesco
>
>
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