[aha] SEX IS A PAIN IN THE ASS
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eo_call at ecn.org
Fri Nov 30 08:46:53 CET 2007
SEX IS A PAIN IN THE ASS
a cura di Piero Pala
venerdì 30 Nov – sabato 1 Dicembre 2007
CINEMA AVORIO, Roma
Via Macerata, 12 (Pigneto)
SEX IS A PAIN IN THE ASS è un progetto multidisciplinare che consiste;
- in un ciclo di proiezioni cinematografiche, dedicate ad
alcuni artisti contemporanei (Matthew Barney, Jack Smith, Joseph
Beuys) e ad esponenti illustri della cosiddetta body-art, (Azionismo
Viennese, Chris Burden)
- in una serie di performance (SKOIDLAB, FREAKS BLOODY TRICKS)
- in una mostra con opere di F&D Cartier, Massimo Drago,
Giacinto Occhionero, Donato Piccolo, Antonio Salieri, Alice Schivardi.
Venerdi 30 novembre al termine del programma CORPO E MENTE IN MOTUS
(proiezioni + performance) seguirà un party con selezioni musicali di
THE SUBWAY BOX e selezioni visive dall’archivio COMPLUS EVENTS e dal
Web.
Il cinema d’artista qui proposto comprenderà una retrospettiva
sull’artista americano Matthew Barney (con l’anteprima italiana del
suo primo video Scabaction,1988, e dell’ultima produzione filmica
Drawing Restraint 13)
il documentario realizzato da Mary Jordan Jack Smith and the
Destruction of Atlantis sulla vita del pionere della performance e
del cinema underground, ed una selezione di opere video
dell’Azionismo Viennese, Chris Burden, e su Joseph Beuys realizzate
dal cineasta Mario Franco.
Il titolo del progetto si riferisce oltre alla sua accezione sessuale
ad un diffuso modo di dire nelle società anglosassoni ed in
particolare in quella americana nel reagire a differenti turbamenti.
MATTHEW BARNEY a retrospective (1988-2007)
JACK SMITH and the Destruction of Atlantis
by Mary Jordan
CORPO E MENTE IN MOTUS:
Performance video by
WIENER AKTIONISMUS
JOSEPH BEUYS, CHRIS BURDEN
Performance by
SKOIDLAB “FINCHÈ MORTE NON CI SEPARI"
vs
FREAKS BLOODY TRICKS "IN BLOOD WE TRUST"
Artworks by
F&D Cartier
Massimo Drago
Giacinto Occhionero
Donato Piccolo
Antonio Salieri
Alice Schivardi
COMPLUS EVENTS PARTY
selezioni musicali THE SUBWAY BOX
selezioni visive dall’archivio COMPLUS EVENTS e dal Web
(ingresso solo con abbonamento nominativo)
MATTHEW BARNEY
SCABACTION, USA, 1988, video, 8 min.
THE CREMASTER CYCLE
CREMASTER 4 CREMASTER
1 CREMASTER 5
C4-Loughton Can blue-yell C1-
Orchidella.AMB109P C5-Ursula QueenChain
Matthew Barney CREMASTER 4, Matthew Barney CREMASTER 1, Matthew
Barney CREMASTER 5,
1994 production still photo: 1995 production still
photo: 1997 production still photo:
Michael James O'Brien (c)1994 Michael James O'Brien (c)1995
Larry Lamé (c)1997
CREMASTER 2
Matthew Barney CREMASTER 2, 1999 photo by Peter Strietmann | ©
Matthew Barney
CREMASTER 3
(musica di Jonathan Bepler e Agnostic Front, Murphys Law, 182min)
stills from CREMASTER 3, Aimee Mullins and Richard Serra by Chris Winget
Matthew Barney Courtesy Gladstone Gallery
DE LAMA LAMINA
(musica di Arto Linsday, 56min.)
DRAWING RESTRAINT 9
(musica di Björk, 135min.)
DRAWING RESTRAINT 13, (2006) video, b/n, 28min.
photo: Chris Winget
MARY JORDAN
JACK SMITH AND THE DESTRUCTION OF ATLANTIS, USA, DigiBeta, 96min.
*Awarded at the Tribeca Film Festival*
Executive produced by artist Richard
Prince (GUGGENHEIM MUSEUM, BARBARA
GLADSTONE GALLERY)
Jack Smith, (unidentified man), Harry Smith, Panna Grady, William S.
Burroughs, Andy Warhol; 1964-65
“the only person I would ever copy” Andy Warhol
“I genuflect before Jack Smith, the only true underground filmmaker”
John Waters
“the godfather of performance art” Laurie Anderson
“the genius of his four-hour slide showwas a major inspiration for my
life’s work” Nan Goldin
“He was uncompromising. He had everything” Robert
Wilson“ Half the rock videos
you see look like a Jack Smith.” Mike Kelley
CORPO E MENTE IN MOTUS:
CHRIS BURDEN
SHOOT, 1971, video, b/n, sonoro, 4min.
MARIO FRANCO
LA RIVOLUZIONE SIAMO NOI, 1971, 16mm, colour, music by John Cage, 8min.
JOSEPH BEUYS, PALAZZO REGALE, 1985, Video, colour, 10min.
AMICHAEL BIELICKY / RICARDO PEREDO
DIE FETTECKE, 1986/87, 16mm, 40min.
With Joseph Beuys, Nam June Paik……..
PROIEZIONI CINEMATOGRAFICHE
RETROSPETTIVA MATTHEW BARNEY
SCABACTION (1988) video, 8min.
L'immagine principale è quella di Barney sottoposto -in primo piano
prolungato- alla chirurgia praticata dallo stesso artista con il
rasoio e le pinze.
CREMASTER 4 (1994), 35mm, 42min.
Scritto e diretto da Matthew Barney
Prodotto da prodotto da Artangel, James Lingwood e Matthew Barney
USA, FRA, UK
Director della fotografia: Peter Strietmann
Musica composta da Jonathan Bepler
con Matthew Barney, Christa Bauch, Colette Guimond, Sharon Marvel,
Dave Molyneux, Graham Molyneux, Steve Sinnot, Karl Sinnot
Rispecchiando in maniera più diretta il modello biologico del
progetto, questo episodio descrive il progressivo adempimento della
differenziazione del sistema. Il film è ambientanto sull’Isola di
Man, dipinta sia nei suoi tratti folkloristici sia nella sua veste
pi_ recente di località di svolgimento della corsa motociclistica
Tourist Trophy. L’evidenziazione di questo duplice aspetto rende
possibile la coesistenza di leggenda e modernità, mito e macchina,
che prendono entrambi parte al racconto della storia. La narrazione,
il cui motivo dominante è la messa alla prova della forza di volontà,
ruota attorno a tre categorie di personaggi principali: il Candidato
Loughton (interpretato da Barney)–un satiro con due protuberanze
sulla testa che successivamente si svilupperanno in corna, la cui
struttura, formata da due archi ascendenti e due discendenti,
rappresenta lo stato di equlibrio tra indifferenziazione e
differenziazione – e due squadre di sidecar, gli Ascending Hacks e i
Descending Hacks, che simboleggiano i due estremi della massima
potenzialità originaria, precedente al processo embrionale di
divisione, e della massima specializzazione raggiunta nella fase
finale di formazione del feto.
CREMASTER 1 (1995), 35mm, 40min.
scritto e diretto da Matthew Barney
prodotto da Barbara Gladstone e Matthew Barney, USA
con Gemma Bourdon Smith, Kathleen Crepeau, Marti Domination, Nina
Kotov, Jessica Sherwood
Ambientato in uno stadio (il Bronco Stadium di Boise, Idaho, la città
natale di Barney) su cui sorvolano due dirigibili Goodyear, Cremaster
1 è costruito come una rivista musicale che rappresenta la fase di
indifferenziazione sessuale – il momento di massima apertura della
vita umana. Quattro hostess occupano la cabina di ciascun aerostato,
in ognuna delle quali Ë collocata una tavolata coperta da una
tovaglia bianca su cui sono disposti dei grappoli d’uva. Al di sotto
di questi tavoli, e occupando contemporaneamente entrambi i
dirigibili, si trova Goodyear, che coglie acini d’uva e li usa per
formare diagrammi. Nello stadio sottostante, un corpo di ballo esegue
coreografie i cui passi e sequenze sono basati sulle forme da lei
composte. Le ballerine si muovono in formazioni che tracciano i
contorni di cellule e organi riproduttivi, delineando la struttura di
gonadi ancora indifferenziate, simbolo di uno stadio di piena
potenzialità.
CREMASTER 5 (1997), 35mm, 54min.
scritto e diretto da Matthew Barney
prodotto da Barbara Gladstone e Matthew Barney, USA
con Ursula Andress, M. Barney, A. Chiang, M.C. Chiu, Y. Kuroiwa,
Joanne e Susan Rha
L’episodio finale rappresenta il raggiungimento dell’ultima fase del
processo di differenziazione. Le metafore biologiche dei film
precedenti si trasformano qui in allegorie di stati emozionali, dal
desiderio alla disperazione, e diventano gli ingredienti di una
storia d’amore dall’esito tragico, ambientata in una romatica e quasi
onirica Budapest di fine Ottocento, i cui eventi sono enfatizzati
dalle arie d’opera eseguite da un’orchestra. I personaggi principali,
la Regina delle Catene (Ursula Andress) e la triplice figura di Diva,
Mago e Gigante (Barney) portano collettivamente a compimento
l’obiettivo dell’intero ciclo, sebbene il simbolismo del finale
suggerisca il differimento di qualsiasi conclusione definitiva,
aprendo cosÏ molteplici possibilità di lettura.
CREMASTER 2 (1999), 35mm, 79min.
scritto e diretto da Matthew Barney, prodotto da Barbara Gladstone e
M. Barney, USA
con Matthew Barney, Scott Ewalt, Patty Griffin, Norman Mailer, Lauren
Pine
Realizzato come un western con una vena gotica, questo secondo
episodio introduce l’elemento del conflitto nel sistema delineato dal
film precedente. Questa fase corrisponde all’inizio del processo di
differenziazione sessuale ed è presentata come una lotta di
resistenza alla specializzazione in difesa dell’equilibrio
originario. Tale impulso regressivo Ë reso attraverso un sistema
narrativo circolare che ruota attorno a tre temi principali: il
paesaggio, Gary Gilmore – personaggio della cronaca nera americana –
e la vita delle api. Ruolo del paesaggio Ë di essere testimone della
storia principale, quella di Gilmore (interpretato da Barney),
criminale psicopatico autore del feroce omicidio di un benzinaio, per
cui fu condannato a morte e giustiziato nel 1977, dopo aver
ripetutamente rifiutato di avvalersi del diritto di appello.
Rappresentata come una scelta attraverso cui sfuggire al proprio
destino, la morte di Gilmore ha la sua controparte allegorica nelle
api, il cui sviluppo dipende da processi metamorfici, a simboleggiare
che la trasformazione è una componente indispensabile per il
raggiungimento di una condizione di libertà.
CREMASTER 3, (2002), 35mm, 182min.
Scritto e diretto da Matthew Barney, prodotto da Barbara Gladstone e
M. Barney, USA
Direttore della fotografia: Peter Strietmann
Musica composta da Jonathan Bepler e Agnostic Front, Murphys Law,
con Matthew Barney, Richard Serra, Paul Brady, Terry Gillespie, Aimee
Mullins,
L’ultimo episodio del Cremaster Cycle è ambientato a New York e
narra la costruzione
del Chrysler Building, il quale è in se stesso un elemento–
ospitatane, al cui interno
agiscono forze antagonistiche per accedere al processo di
(spirituale) trascendenza.
Queste situazioni trovano forma nella lotta tra Hiram Abiff o
l’architetto (interpretato da
Richard Serra), e l’Apprendista Massone (interpretato da
Barney), che stanno entrambi
lavorando nell’edificio. Essi riattuano il mito Massonico di
Hiram, colui che progettò il
Tempio Salomone, e che possedeva la conoscenza dei misteri
dell’universo.
L’assassinio e la resurrezione di Abiff sono riattuate durante
i riti di iniziazione
Massonica nel culmine di un processo in tre parti attraverso il
quale un candidato passa
dal primo livello di Apprendista Massone al terzo di Maestro
Massone.
DE LAMA LAMINA (2004), 35mm, 56min.
di Matthew Barney, prodotto da Barbara Gladstone e Matthew Barney,
USA, Brazil
con Arto Lindsay.
Il film/documentario, …. è stato girato durante le celebrazioni del
Carnevale di Salvador de Bahia ed esplora le viscere della mitologia
afrobrasiliana. Focalizzato su un immenso carro per disboscare le
foreste che avanza tra un corteo in balìa di personaggi emblematici,
il lavoro, che fa perno sulle divinità della religione politeistica
Candomble, pone l’accento sulla deforestazione sotto forma di
allegoria. Sull’albero sradicato in cima al carro si arrampica una
donna: è un omaggio alla ecoattivista Julia Butterfly Hill, che ha
vissuto per due anni sulle sequoie californiane che gli americani
chiamano “Redwood”, per preservarle, ed allo stesso tempo simbolo di
Ossaim, signore della foresta e protettore delle piante. Ai piedi del
tronco, un uomo infangato, ricoperto di bulbi e radici, giace tra le
ruote masturbandosi contro l’alberomotore del carro e lubrificandolo:
è la personificazione di Ogun, dio della guerra, che con una lama di
ferro si fece strada tra gli alberi della foresta per raggiungere la
civiltà…. (Irina Zucca Alessandrelli)
DRAWING RESTRAINT 9 (2005), 35mm, 135min.
Scritto e diretto da Matthew Barney, prodotto da B. Gladstone e M.
Barney, USA, JAP
Direttore della fotografia: Peter Strietmann
musica di Björk, con Matthew Barney, Björk, Sosui Oshima.
Al largo della baia di Nagasaki su una baleniera giapponese viene
celebrato un matrimonio di tradizione scintoista tra l’artista
americano Matthew Barney e la musicista/attrice islandese Björk, sua
consorte da qualche anno. Una immensa scultura in vaselina liquida,
nelle sue trasformazioni, funge da raccordo con la vicenda dei due
protagonisti.
Una teatralità onnipresente, i nuclei tematici elaborati nelle
differenti sequenze, la sofisticata scenografia, l’assenza dei
dialoghi, la musica composta ed eseguita da Björk conferiscono al
film lo statuto di opera totale. Tutto ciò che racchiude Drawing
Restraint 9 è stato meticolosamente strutturato e disciplinato dal
genio creativo di Barney.
DRAWING RESTRAINT 13 (2006) video, b/n, 28min.
Questo ennesimo capitolo del progetto Drawing Restraint prende spunto
della performance, eseguita da Barney alla Gladstone Gallery di N.Y.,
durante l’inaugurazione della mostra The Occidental Guest (2006). Il
film si riferisce a due siginficativi avvenimenti storici della
Seconda Guerra Mondiale ed evidenzia il continuo interesse
dell’artista americano nei drammatici incontri tra gli Occidentali e
il Giappone. Questo lavoro concepito sullo sciagurato approdo del
Generale Douglas MacArthur nella spiaggia delle Filippine (un evento
che creò la leggenda di MacArthur che reclamò il territorio per gli
Stati Uniti d’America come risarcimento allo scippo subito dal
Giappone), vede Barney vestito come Generale MacArthur che si muove
su una scultura a forma di cuneo di vaselina che prende il nome di
Drawing Restraint 13.
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MARY JORDAN
JACK SMITH AND THE DESTRUCTION OF ATLANTIS, USA, DigiBeta,
96min. Musica: vintage exotica from Jack Smith’s
own record collection, John Zorn, Thurston Moore, Destroy All
Monsters, The Velvet
Undergound…..
Jack Smith (1932-1989)
Artista multimediale, performer, fotografo, cineasta d'avanguardia,
costume designer è stato uno dei protagonisti assoluti della scena
newyorkese underground dagli anni Sessanta, proponendo un'estetica
solo in apparenza frivola, segnata dalle più radicali esperienze
della danza moderna, delle arti visive, del cinema esotico, dei B-
movies e della critica sociale antagonista. Smith oltrepassò il
manierismo metaforico e allegorico della rappresentazione della
sessualità degli omosessuali anticipando la nascita del cosiddetto
cinema queer. Il suo controverso film Flaming Creatures ebbe un
grande influenza su Fellini, Godard e Jarmusch.
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CORPO E MENTE IN MOTUS
CHRIS BURDEN
SHOOT, 1971, video, b/n, sonoro, 4min.
Shoot è considerata una delle performance più spettacolari degli anni
settanta, che spinse i giornalisti a chiedersi, "sopravvivrà ai 30
anni?" Tali osservazioni hanno trasformato Burden in un mito vivente
ma hanno anche delineato la polemica che ha sempre circondato il suo
lavoro. Questa polemica è stata alimentata dalle fantasie e dai
timori innescati dalle ferite subite e dalla fucilazione. (Peter Noever)
MARIO FRANCO
JOSEPH BEUYS, LA RIVOLUZIONE SIAMO NOI, 1971, 16mm, b/n, 8min.
Il film fù realizzato a partire da una performance/conferenza
dell’artista tedesco Joseph Beuys a Napoli nel 1971. “Quando parlo
di ‘rivoluzione’ intendo ‘trasformazione’, la trasformazione delle
vite di ognuno. Ogni cosa che ho fatto è correlata al disastro, che è
presente è domina il Sud e la vita delle persone del Sud, nelle
condizioni sociali e politiche ….L’idea nuova è che ogni Uomo è un
Artista, l’artefice del suo lavoro.” (Joseph Beuys)
JOSEPH BEUYS, PALAZZO REGALE, 1985, Video, colour, 10min.
Documentazione video realizzata in occasione dell’installazione di
Beuys, Palazzo Regale, Napoli, Museo di Capodimonte, il progetto fu
allestito un mese prima della sua morte.
Ogni Uomo è un re…..la dignità dell’uomo consiste nella sua
sovranità…..in una vera democrazia il sovrano non è lo stat one un
partito polito o un qualsiasi dittatore ma sono gli uomini I
sovrani….un arte percui riferita alla dignità e alla sovrenità
AMICHAEL BIELICKY / RICARDO PEREDO
DIE FETTECKE, 1986/87, 16mm, 40min.
Questo lavoro artistico, documentario e video scultura, riguarda la
distruzione dell’installazione Fat Wedge di Joseph Beuys nel suo
studio all’Accademia di Belle Arti di Dusseldorf / Germania. Una
video scultura con J.Beuys, K.König, N.J.Paik, H.Naegeli, K.Staeck,
J.Cladders….
Programma:
venerdi 30 Novembre CINEMA AVORIO
15.30 Matthew Barney: CREMASTER 4
16.30 Matthew Barney: CREMASTER 1
17.30 Matthew Barney: CREMASTER 5
18.45 Matthew Barney: DE LAMA LAMINA+ SCABACTION+DR 13
21.00 Mary Jordan: JACK SMITH and the DESTRUCTION OF ATLANTIS
23.00 CORPO E MENTE IN MOTUS:
Performance video by
Joseph Beuys, Chris Burden
01.30-04.00 Party Complus Events
selezioni musicali THE SUBWAY BOX
selezioni visive dall’archivio COMPLUS EVENTS e dal Web
sabato 1 Dicembre CINEMA AVORIO
15.00 Matthew Barney: CREMASTER 2
16.30 Mary Jordan: JACK SMITH and the DESTRUCTION OF ATLANTIS
18.15 Matthew Barney: CREMASTER 3
20.30 Matthew Barney: Drawing Restraint 9
23.00 Matthew Barney: DE LAMA LAMINA+ SCABACTION+DR 13
01.00 Matthew Barney: Cremaster 4+Cremaster 1
INGRESS0 vietato ai minori di 18 anni
*INGRESS0 singola proiezione (7 Euro)
*INGRESS0 CORPO E MENTE IN MOTUS (5 Euro)
*ABBONAMENTO NOMINATIVO (9 INGRESSI: RETROSPETTIVA M. BARNEY
+ JACK SMITH DOC.+ CORPO E MENTE IN MOTUS)+ (Party) (40 Euro)
*TESSERA NOMINATIVA (5 INGRESSI proiezioni) (20 Euro)
E’ possibile acquistare l’abbonamento nominativo (9 INGRESSI+Party)
entro il
20 novembre 2007 al costo speciale di (30 Euro)
INFO
web: www.complusevents.com - info at complusevents.com
Tel: 333 735 89 83 / 331 215 67 76
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|_____.--.__()_| Eleonora Calvelli -- eo_call at ecn.org
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