Re: [aha] Disiscriversi è impossibile (per o ra)

eO eo_call at ecn.org
Thu Dec 6 08:54:18 CET 2007


Il giorno 05/dic/07, alle ore 22:28, Alessandro Ludovico ha scritto:
>> davvero io non capisco come mai un iscritto, che non riesce a  
>> disiscriversi debba mandare a valanga mail pubbliche in lista  
>> invece che chiedere al moderatore in privato come funziona la  
>> procedura.
>> Non capisco neanche come mai un utente prima di iscriversi non si  
>> faccia un giro sulla home della lista per leggere BENE di che si  
>> tratta, tanto più che in passato c'erano gli archivi di Aha per  
>> consultare ampiamente la materia e togliersi qualsiasi curiosità.
>>
>> Non capisco neanche gli intenti polemici che automaticamente, se  
>> qualcosa non funziona a puntino o va storto, si rivolgono ai  
>> moderatori. Qui non si vendono prodotti o servizi, e non esiste un  
>> customer-care. E se si ha la pazienza di spiegare ci sono ottime  
>> probabilità di avere delle risposte sensate.
>
> Tutto giusto, ma anche se non c'e' il customer care, non e' detto  
> che gli utenti abbiano fatto tutti il corso di formazione :-)

maddaaiii, non corsi di formazione, basta una letta alla netiquette,  
farsi un giro su google... :-)

>> Non sono per nulla d'accordo con la figura di mamma cybernetica  
>> che hai proposto per quegli iscritti che in lista non si  
>> comportano da adulti: le mamme italiane già sono devastanti nella  
>> realtà, figuriamoci se ce le dobbiamo anche ritrovare in rete ;-)
>
> Pensavo che anche tu usassi 'mamma' come metafora, e quindi come  
> 'tutor'. Le mamme italiane non c'entrano nulla con quello che  
> intendevo io. Io dicevo: tutti i moderatori di liste che conosco  
> hanno messo in conto di assistere gli utenti di fronte alle  
> difficolta' (anche quelli scorbutici), in quanto fondatori di una  
> lista a cui tengono in particolar modo e pure di cercare di  
> difenderla dai troll. Non e' detto che tutti la pensino cosi'.

uh, scherzavo sulle mamme italiane, per carità, e chi le tocca :D
però, a livello di metafora, una cosa sono le mamme, un'altra i  
tutor: le mamme non si stufano mai e perdonano sempre tutto, i tutor,  
possono anche inquietarsi, soprattutto se gli studenti sono  
indisciplinati ;-) per quanto mi riguarda, filtrerei sicuramente i  
troll senza sentirmi in colpa, proprio perché tengo alla lista e  
perché credo che lasciare loro dello spazio sia totalmente inutile.

>> Per quanto riguarda gli oneri non ci tiriamo certo indietro:  
>> infatti tutti i giorni siamo qui a sciropparci fiumi di mail  
>> inutili per dare agli iscritti una lista "light" senza il  
>> colesterolo dello spam. Non c'è bisogno che ce lo ricordi :-)
>
> Io non ti volevo ricordare nulla. Ma fare il moderatore e' una  
> scelta, se ti sobbarchi tutto questo lavoro avrai i tuoi motivi. Se  
> stare dietro agli utenti meno 'tecnici', e magari anche piu'  
> irascibili, lo ritieni troppo, non ti si puo' biasimare, ma la  
> prima persona a cui naturalmente ci si rivolge in una lista e' il  
> moderatore, non la comunita' degli utenti, perche' e' lui che ha le  
> password di amministrazione e ne decide quindi una serie di regole  
> e di parametri.

ti faccio un esempio: è evidente, dalle indicazioni per la  
cancellazione dalla lista aha, che l'amministratore in questo caso  
non può fare nulla, in quanto serve la pw per entrare nella casella  
di posta del tele-disiscrivente. basterebbe leggere CON ATTENZIONE le  
indicazioni, la stessa attenzione che mette il moderatore nel proprio  
lavoro.

> Altrimenti, per alleggerire il carico, potreste chiedere ad altri  
> di unirsi e fare a turno i moderatori, come e' stato per Nettime  
> per diverso tempo.

per me va bene così e non ci sono problemi, tranne che quelli di  
comunicazione con certi utenti un po' meno smaliziati.

>> Il fatto è che questa cosa degli oneri sembra dovuta. Vale forse  
>> l'equazione: "hai voluto la bicicletta? e mo' pedali"???
>
> Purtroppo in qualche maniera fa parte delle regole non scritte. Se  
> non la filtrassi dallo spam sarebbe illegibile e tutti andrebbero  
> via (com'e' stato in passato per 7-11 prima e Syndicate poi),  
> quindi tu tieni alla lista piu' di altri e per questo sacrifichi  
> tempo ed energie.
>> Ma allora, la stessa equazione la si potrebbe rivolgere agli  
>> iscritti: "ti sei iscritto? e mo' ce posti qualcosa di  
>> interessante", che non sia dunque la solita "fenomenologia della  
>> crisi" tra pescefore-politi.
> Come ti pare, ma mentre tu tieni alla buona riuscita della lista,  
> gli utenti possono tenerci o no, e quindi iscriversi,  
> disiscriversi, spostarsi su altre, fondarne di piu' specifiche,  
> tornare a quella di partenza. E come non si puo' sindacare sul  
> tempo che dedichi a questa cosa, cosi' non puoi pretendere che gli  
> utenti postino per forza contenuti interessanti.

certo, infatti era un paradosso.

> Le liste sono fatte da una minoranza che scrive e da una  
> maggioranza che legge solamente. Se vuoi orientare i contenuti,  
> secondo me, devi trovare il modo di stimolarli, e se vuoi tenere  
> fuori i troll, devi filtrarli, se questo e' davvero possibile, o  
> renderli irrilevanti/inoffensivi. Aha non e' diversa da tante altre  
> liste nel suo funzionamento. Personalmente ho moderato solo liste  
> 'interne', quindi troppo piccole per cui non faccio testo, ma prova  
> a chiedere ad altri moderatori di liste di media grandezza come  
> aha, come fanno.

preferisco non orientare i contenuti. mi piace quando la discussione  
nasce spontanea dagli iscritti, ad esempio anche da un discorso sui  
troll e sui tele-disiscriventi, come in questo momento.

>> Forse è qui che sta il nodo. Pensare che la lista c'è, sta là come  
>> un'icona, vederla come una realtà a priori, un deus ex-machina, un  
>> motore primo che muove il sole e le altre stelle.
>> E nel momento in cui il livello della discussione o  
>> dell'attenzione da parte del moderatore nei confronti del tele- 
>> disiscrivente di turno non raggiunge le aspettative, allora si  
>> pestano i piedi?
> No, la questione non e' pestare i piedi, che e' chiaramente  
> scorretto. Ma come in tutte le comunita', se le si vuole tenere  
> aperte, bisogna tenere in conto i paradossi che questo comporta. Se  
> stessi in un ufficio postale vorresti che tutti fossero gentili e  
> beneducati, ma razionalmente sapresti che la realta' e' diversa e  
> dovresti imparare a trattare con tutti, anche con chi pesta i  
> piedi, purtroppo.

come in tutte le comunità, tu mi insegni, sarebbe meglio ci fosse  
rispetto reciproco (magda!:-)
e visto che non siamo alle poste e io non sono un'impiegata, se  
qualcuno mi apostrofa, io gli rispondo a tono :-p

>> Come dice Tatiana, non sarebbe interessante interrogarsi in prima  
>> persona su come poter essere utili ad alimentare uno spazio di  
>> discussione e di networking come Aha?
> Sicuramente! Ma anche qui, perche' i primi spunti non partono dalle  
> stesse moderatrici? Proposte? Idee? Forza e coraggio!
>> Ed essere attivisti, in senso lato, non può significare il dare  
>> qualcosa per primi invece che aspettare di ricevere? Cioè attivare  
>> prima di essere attivati?
> In generale per fare qualsiasi cosa si deve essere motivati. Nelle  
> liste attive i troll vengono superati dalla qualita' dei contenuti,  
> e questa e' determinata dagli utenti che si stimolano a vicenda e  
> vengono stimolati dai moderatori. Nei periodi di crisi sono i  
> moderatori a risollevare il morale e a dare nuova linfa vitale come  
> il succitato Ferry Byte che ogni volta volta  che cyber-rights  
> stagnava tirava fuori nuove notizie e argomenti controversi,  
> tirandosi dietro fior di discussioni animate (a volte pure troppo).
>> Un'ultima cosa sulla "pubblicità": per quanto mi riguarda gli  
>> annunci non mi disturbano affatto, visto che è sempre utile e  
>> stimolante sapere cosa c'è in giro, leggere il lavoro degli altri.
>> Tutto ciò IMHO, naturalmente.
> Ancora una volta, forza e coraggio!

non partono da me perché non credo nella figura del moderatore che  
pilota la discussione come un conduttore televisivo, ossia nel  
moderatore che ripropone il modello di comunicazione mono-direzionale  
da uno a molti. Questa lista può essere molto diversa da quella di  
Ferry Byte, perché Aha rappresenta la dimensione dell'arte, e quindi  
come ML potrebbe affinarsi come opera di networking artistico se, ad  
esempio, si sviluppasse come un rizoma che "cresce e straripa".  
Evidentemente se non ha avuto ancora questa evoluzione è perché è  
mancato il medium in cui straripare e il desiderio da parte degli  
iscritti di farlo. A questo proposito, mi sembra che qualcuno abbia  
parlato di uno spazio fisico di condivisione, evidentemente non si  
riferiva alla lista stessa, sarebbe interessante approfondire questa  
intuizione.

baciii

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