Re: [aha] Disiscriversi è impossibile (per ora)

eO eo_call at ecn.org
Wed Dec 5 19:23:50 CET 2007


Il giorno 05/dic/07, alle ore 17:11, Alessandro Ludovico ha scritto:
> Segno dei tempi verrebbe da dire.
> Purtroppo hai ragione e infatti ora quasi tutte le mailing list si  
> sono sdoppiate in 'annunci' e 'discussioni'. I troll sono sempre in  
> agguato (come qui) e sono i moderatori di solito a decidere ed  
> eventualmente a procedere.

CUT

> Tutto cio' e' solo un'opinabile opinione, ovviamente.

Carissimo Alessandro,

davvero io non capisco come mai un iscritto, che non riesce a  
disiscriversi debba mandare a valanga mail pubbliche in lista invece  
che chiedere al moderatore in privato come funziona la procedura.
Non capisco neanche come mai un utente prima di iscriversi non si  
faccia un giro sulla home della lista per leggere BENE di che si  
tratta, tanto più che in passato c'erano gli archivi di Aha per  
consultare ampiamente la materia e togliersi qualsiasi curiosità.

Non capisco neanche gli intenti polemici che automaticamente, se  
qualcosa non funziona a puntino o va storto, si rivolgono ai  
moderatori. Qui non si vendono prodotti o servizi, e non esiste un  
customer-care. E se si ha la pazienza di spiegare ci sono ottime  
probabilità di avere delle risposte sensate.
Non sono per nulla d'accordo con la figura di mamma cybernetica che  
hai proposto per quegli iscritti che in lista non si comportano da  
adulti: le mamme italiane già sono devastanti nella realtà,  
figuriamoci se ce le dobbiamo anche ritrovare in rete ;-)

Per quanto riguarda gli oneri non ci tiriamo certo indietro: infatti  
tutti i giorni siamo qui a sciropparci fiumi di mail inutili per dare  
agli iscritti una lista "light" senza il colesterolo dello spam. Non  
c'è bisogno che ce lo ricordi :-)

Il fatto è che questa cosa degli oneri sembra dovuta. Vale forse  
l'equazione: "hai voluto la bicicletta? e mo' pedali"???

Ma allora, la stessa equazione la si potrebbe rivolgere agli  
iscritti: "ti sei iscritto? e mo' ce posti qualcosa di interessante",  
che non sia dunque la solita "fenomenologia della crisi" tra  
pescefore-politi.

Forse è qui che sta il nodo. Pensare che la lista c'è, sta là come  
un'icona, vederla come una realtà a priori, un deus ex-machina, un  
motore primo che muove il sole e le altre stelle.
E nel momento in cui il livello della discussione o dell'attenzione  
da parte del moderatore nei confronti del tele-disiscrivente di turno  
non raggiunge le aspettative, allora si pestano i piedi?

Come dice Tatiana, non sarebbe interessante interrogarsi in prima  
persona su come poter essere utili ad alimentare uno spazio di  
discussione e di networking come Aha?
Ed essere attivisti, in senso lato, non può significare il dare  
qualcosa per primi invece che aspettare di ricevere? Cioè attivare  
prima di essere attivati?

Un'ultima cosa sulla "pubblicità": per quanto mi riguarda gli annunci  
non mi disturbano affatto, visto che è sempre utile e stimolante  
sapere cosa c'è in giro, leggere il lavoro degli altri.

Tutto ciò IMHO, naturalmente.



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