[aha] Disiscriversi è impossibile (per ora)

[Dedalus]

Ciao,
concordo con quanto detto a proposito delle mailing list: la disussione
spesso langue. 
Io credo però che il problema non sia di chi discute quanto del contesto
in cui la discussione avviene.
Partecipo più o meno attivamente a varie liste da diverso tempo e quello
che posso dire di aver riscontrato è che più il tema della lista è
circoscritto, più la discussione è viva. Aspra magari, ma sempre tesa a
costruire qualcosa.
Avere chiaro l'obbiettivo di una discussione aiuta a formulare al meglio il
discorso collettivo.
Il problema di aha (ma non solo aha) forse è proprio questo: una mancanza
di obbiettivi condivisi. E dove mancano quelli non aiuta la mancanza di un
luogo fisico di confronto, di un evento da organizzare assieme, di una
proposta. 

Per cui, premesso che a me né le provocazioni, né la pubblicità
disturbano affatto, perché invece di continuare a lamentarci non
proponiamo qualcosa di costruttivo? Perché ad esempio non abbiam mai
trovato l'energia per organizzare un qualcosa di spazio/temporale in cui
condividere e presentare (possibilmente fisicamente) i nostri
percorsi/progetti individuali?

salut'
c.



On Wed, 05 Dec 2007 16:24:35 +0100, T_Bazz <t_bazz at ecn.org> wrote:
> ciao xDxD,
> 
> sono d'accordo con te...e' un po' che noto anche io che nelle 
> mailing-list le discussioni languono...e molti le usano solo per farsi 
> pubblciita', mentre spesso i pochi che scrivono sono subito
"bacchettati".
> in ogni modo, considero sempre ancora fondamentale che esista uno spazio 
> come aha, proprio adesso che i social network sono diventati l'argomento 
> di discussione principali di teorici e giornalisti.
> la differenza - secondo me in positivo - e' che aha rimane pero' sempre 
> uno spazio libero e siamo noi a orientare la comunicazione qui. e non 
> c'e' il pericolo che poi cio' che scriviamo viene inserito in ricerche 
> di mercato o monetarizzato.
> 
> quindi il mio invito e' sempre quello di provare a tener "alto" il 
> livello della conversazione, partendo proprio da noi stessi.
> non condivido molto l'atteggiamento di lamentarsi, anche se hai scritto 
> cose giustissime. io penso che se qualcosa non piace, si deve agire per 
> cambiarla...senza aspettare che qualcuno lo faccia per noi.
> quindi io sono tutt'orecchie ;-)
> 
> saluti
> T_Bazz
> 
> xDxD ha scritto:
>> ciao,
>> 
>> questi, son "problemi" noti. Qui, bene o male, si fa praticamente solo 
>> "pubblicità"!
>> 
>> Qualcuno, poi, si lamenta di qualcosa, qualcuno offende qualcun altro, 
>> qualcuno mette un link di un articolo, qualcuno dice "io vado qui", 
>> qualcun altro dice "io ho fatto questo"...  e così via.
>> 
>> E' un po' che non leggo nessuna discussione interessante.
>> 
>> Ma forse stiamo perdendo un po' l'abitudine. O forse st'abitudine non 
>> c'è granchè mai stata, che, tanto, nel mondo art-hack-tivistico ci si 
>> parla sempre da soli.
>> C'è diffidenza, si chiamano sempre "gli amici" a far le cose, se sei 
>> "esterno" non ti si fila granchè nessuno.
>> 
>> E, sempre in sincerità, non c'è nemmeno nulla di male: perchè nessuno
> ha 
>> tempo di guardare *tutto*, e di studiare tutto.
>> Quindi si fa prima e si citano e si coinvolgono gli amici, e gli amici 
>> degli amici.
>> 
>> E, per una volta: non è nemmeno un fenomeno solo italiano!
>> Basta guardare agli amici berlinesi, viennesi, newyorkesi, olandesi, 
>> eccetera eccetera.  Beh, forse lì è solo più facile "diventare
> amici", 
>> se hai qualcosa da dire.
>> 
>> In sintesi: tutto st'art-hack-tivismo io qui, non ce lo vedo poi
> granchè.
>> Vedo gente che pubblica, gente che pubblicizza, e qualche sprazzo di 
>> qualcosa, ogni tanto. Ma le mailinglist, bene o male, son così, oramai.
>> 
>> ecco: ora metto un po' di link qui sotto, così mi becco due click e 
>> magari divento famoso.
> 
>
-- 
"Ci sono cretini che hanno visto la Madonna e ci sono cretini che non hanno
visto la Madonna.
Io sono un cretino che la Madonna non l'ha vista mai.
Tutto consiste in questo, vedere la Madonna o non vederla."

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