[aha] IL PORNO IMPERO COLPISCE ANCORA

hugofolk hugofolk at tiscali.it
Sat Dec 1 20:15:44 CET 2007


  Ho appena visitato la mostra "arte e omosessualita'" (a Firenze) , subito dopo "Sistemi emotivi" alla Palazzina Strozzi, ho mangiato malissimo, sto digitando da un internet point che sembra di essere in Libano, e poi non ho molto tempo.
  E ti dice bene (brutto ciucciacazzi da sacrestia segaiolo impotente regredito all' infanzia)  se no trovavo il tempo di risponderti a tono, (io entro in merito) cosi imparavi a ficcarti le dita nel buco del culo invece di tenerle suilla tastiera a scrvere cazzate.
   
   
   Non c'ho capito niente, comunque vaffanculo

   


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    From: hugofolk at tiscali.it
    To: aha at ecn.org
    Date: Fri, 30 Nov 2007 01:34:35 +0100
    Subject: [aha] IL PORNO IMPERO COLPISCE ANCORA


    PORN EMPIRE STRIKES BACK
    (i porno-dipendenti esultano)

    A partire dal 24 di novembre, fino all’8 di dicembre, per la prima volta, l’Italia vedrà esibirsi dal vivo nelle maggiori discoteche gay, gli uomini della COLT.

    Eventi come il “COLT Man Italian Tour, 2007” sono organizzati dalla COLT Studio in collaborazione con le migliori discoteche per divulgare e promuovere il suo marchio nel mondo. Per una compagnia leader nel porno come la COLT, è importante, per dar lustro alla sua immagine e far crescere il suo prestigio all'interno della porn industry stessa, portare i suoi uomini a contatto con il pubblico. Partecipare ad eventi in tutto il mondo ed essere presente in grandi occasioni riflette l'impegno della COLT a non rimanere confinata nei margini troppo stretti della pornografia.

    Il tour Italiano si aprirà il 24 di Novembre con una firma di autografi di Carlo Masi, Adam Champ, Luke Garrett e Gage Weson nel porno Shop SHK di Milano. La stessa sera, i quattro COLT Man si esibiranno nella discoteca Les Folie Scandal di Torino. Il Tour proseguirà al D’Bump di Roma il  primo dicembre. Dopo la serata al D’Bump, Luke e Gage si daranno il cambio con il francesissimo COLT Man Eric Valentin che, assieme con Carlo e Adam, si esibirà per la serata conclusiva del Tour, otto di dicembre, all' HUB a Torre Del lago. Eric, Carlo e Adam saranno anche ospiti in chat su Gay.it e Me2.it per poter parlare con tutti i loro fans.

    In ogni serata, dopo essersi esibiti, i modelli della COLT rimarranno disponibili per fare autografi, foto, e per parlare con i loro fans.
    Ora sta a voi dimostrare a questi bellissimi ragazzi che mettono per la prima volta piede nel nostro paese quanto il nostro popolo sia caldo, ospitale e allegro.  Vi aspettiamo tutti per poter condividere una serata speciale e una prima volta per tutti noi.
    PORNOWEB 2.0
    C'è qualcosa di sorprendente nella pornografia online, molto più dei suoi contenuti: i suoi modelli di business e il loro modo di affermarsi. 

    Sono numeri straordinari quelli che stanno collezionando i nuovi siti del porno, non  riconducibili alle grandi società di settore. In particolare, i vari YouPorn, Porntube e Xtube, siti che mescolano contenuti amatoriali, prodotti dagli utenti, a contenuti semiprofessionali e persino professionali. E anche per questi ultimi, in moltissimi casi, si tratta di contenuti che non provengono dai big del settore, ma da nuovi centri di produzione online, piccole società dedicate o persino gruppi di amici del mondo del video e del cinema che non disdegnano di coltivare il proprio pallino per la pornografia. 



    Roba che si dà via gratis, perlopiù, in cambio di pubblicità.



    La nuova industria  sembra capace di mettere spalle al muro la vecchia. Le cifre parlano da sé: un gruppo di come Vivid ha visto dimezzarsi le vendite di DVD dal 2004 ad oggi, ed è ovvio, come si apprende in questi giorni, che valuti con interesse la possibilità di acquisire YouPorn, capace di raccogliere 15 milioni di utenti unici in un mese e fatturare, senza alcuna vera struttura commerciale, più di 2,4 milioni di dollari l'anno.



    Ma sono problemi che affrontano tutti i big del settore. Le eccezioni sono coloro che hanno reso per anni l'industria del porno online un'avanguardia tecnologica. Sono molte le meraviglie sfornate dall'industria di settore, capace di inventarsi nuove tecnologie di compressione, di rendere veicolabile il video quando la banda larga era poco più di un sogno, e di far sbocciare nuovi sistemi di advertising, cross-promotion e online billing.  



    Il futuro del settore è fatto di acquisizioni, di nuove strutture commerciali, di nuove formule pubblicitarie. Non sorprende, dunque, che Stephen Paul Jones, co-fondatore di YouPorn, abbia proposto a Vivid il proprio portale: lo darà via per 20 milioni di 

    dollari, "nulla" rispetto al potenziale di un sito del genere in mano ad una major del settore.



    PORNODIGITALE TERRESTRE

    Da Gennaio, il monopolio delle offerte commerciali, che poi monopolio non è, vista la presenza seppur debole di La7 Cartapiù, verrà ulteriormente intaccato da una nuova società di telecomunicazioni che offrirà contenuti Porno Hard Core in pay per view sulle frequenze del DTT nazionale in diretta concorrenza con la già nota Conto Tv.
    Pur senza PornoSky, con il suo Hot Club, si potrà scegliere dove apprezzare le performance delle varie Selen, Milly D’Abbraccio o magari della “nostra” Lea di Leo: basterà un decoder DTT già abilitato per la ricezione di Mediaset Premium o di La7 Cartapiù.
    La società italo/francese Glamour Plus ha già pronte 500mila schede da 20 euro l’una valide per 5 notti di porno-programmazione. L’ingresso della Glamour Plus sul mercato avverrà grazie alla piattaforma, la prima “multioperatore” (aperta cioè a più soggetti che vogliano offrire diversi tipo di contenuti) dell’imprenditore delle tv locali Maurizio Giunco. 
    Pangea, questo è il nome “paleogeografico” scelto, partirà all’inizio del 2008, ma gli accordi per avviare la vendita di smart card legate alla porno-programmazione sono già stati sottoscritti.
    DIARIO DI UNA WEBCAM GIRL

    Tra i 12 e i 15 euro per comprare il contatto mail o l’account Messanger, circa 40 per avere il numero di cellulare, 3 euro al minuto per "appartarsi" in un privè con una ragazza e da 1,50 a 2 euro al minuto per le telefonate erotiche. Queste alcune cifre del business che gira intorno alle webcam girls, fenomeno nuovo di cui svela i segreti il libro, edito dalla Mursia, "Diario di una Webcam Girl". 



    «La cam girl - racconta Hellen, nikname dietro al quale si cela una giovane di 24 anni che vive a Milano, autrice del libro - è una ragazza che si spoglia davanti ad una webcam; ma il rapporto con l’utente non si limita solo all’ambito sessuale, c’è chi paga anche solo per parlare». 



    «Il sito, a cui ci si può iscrivere tranquillamente da Internet dando solo dati e coordinate bancarie - riferisce Hellen - ha alcune regole ben precise: per esempio, non si possono mai avere incontri personali con i clienti, tutto deve rimanere virtuale, non si possono dare privatamente dati per i quali si deve pagare, come il telefono o la mail, inoltre è vietato usare altri siti: alla fine, di tutto quello che ricavi, ti spetta di diritto il 40%, che viene direttamente accreditato sul tuo conto corrente». 



    «Io ho cominciato per necessità - continua l’autrice - ora mi piace e mi diverto, sinceramente non ci trovo nulla di male, sono tre anni che lavoro on line. Lo schermo dà una posizione di forza. Prima di cominciare ero una ragazza timida e chiusa, esibendomi su Internet ho acquisito più sicurezza in me stessa. Mi piace anche scrivere, ma non ho intenzione di abbandonare per questo, però se capita l’occasione, ben venga». 



    «Tutto quello che ricavi dipende molto da te, da quante ore resti collegata. So che ci sono tante donne che guadagnano abbastanza da mantenersi, quindi evidentemente un buon profitto c’è e si può ottenere - continua Hellen - Gli utenti più o meno sono sempre gli stessi, nel giro di una settimana potresti arrivare a conoscerli quasi tutti, ovviamente esclusi quelli sporadici; ce ne sono alcuni che si sono iscritti già agli esordi del sito. Gli uomini decidono di entrare in queste chat per i più svariati motivi: chi per solitudine, chi per evadere, altri ancora per gioco o solo per fare quattro chiacchiere. Mi dà molto fastidio il luogo comune per cui la cam girl sarebbe una sorta di prostituta e chi usurfruisce del servizio un disperato senza altre alternative: sono entrata in contatto anche con personaggi dello spettacolo, dunque è evidente che non è solo questo, c’è anche una buona dose di curiosità». 



    «Non voglio rappresentare una categoria anagrafica e non credo che questo sia solo un fenomeno giovanile - conclude la ragazza - ognuna fa le sue scelte, io racconto solo la mia storia: on line si possono trovare studentesse che hanno bisogno di soldi per pagare gli studi come donne di 50 anni che cercano un modo di guadagnare per aiutare il marito ad arrivare a fine mese o per mantenere i figli. Limitare l’esperienza al mondo dei ragazzi è riduttivo, non ci sono solo adolescenti che si spogliano per comprarsi il vestito firmato o le scarpe all’ultima moda». 



    Secondo un’indagine effettuata da uno dei siti più frequentati dai giovani, studenti.it, sarebbero 75.000 le studentesse che utilizzano il proprio corpo per pagare gli studi, circa il 21% delle 350.000 studentesse lavoratrici, che vengono pagate per fare, oltre alle cam girl, anche le escort, le cubiste, le ballerine di lap-dance fino ad arrivare alla prostituzione propriamente detta. Dati simili si possono riscontrare anche in altri stati europei, e sono molto simili a quelli registrati in Spagna, Francia, Inghilterra e Germania. 



    «È un fenomeno che mi pare strettamente legato alla richiesta. Più le ragazze vengono cliccate più guadagnano. E questo potrebbe configurare l’istigazione alla prostituzione», commenta la psicologa Rita Parsi, presidente della fondazione Movimento Bambino. «La maggior parte di queste ragazze - osserva - mancano completamente di un’educazione sessuale e sentimentale, non hanno per se stesse nessuna autostima o considerazione. Per consumare si consumano, si vendono come oggetti per trarre un reddito che poi utilizzano per acquistare, è l’emblema della società del consumo estremo». 



    «Dietro questo fenomeno si riscontra solitudine e esibizionismo, l’utilizzo di sè come prodotto morto, perchè non ha vita, non esiste, è virtuale - continua la psicologa - non c’è nenche più il contatto fisico e la conoscenza che si aveva con la prostituzione. In più in un mondo dove si sente sempre più parlare di aggressioni e violenze lo schermo diventa un protettore, dà la possibilità di una revanche malata, provocare senza rischiare nessuna conseguenza, per provare sensazioni di potere».

     



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