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style='FONT-SIZE: small; TEXT-DECORATION: none; FONT-FAMILY: "Calibri"; FONT-WEIGHT: normal; COLOR: #000000; FONT-STYLE: normal; DISPLAY: inline'><FONT
face="Times New Roman"><B>
<DIV><BR><BR>24/2/2016</DIV>
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<DIV>COMUNICATO STAMPA <BR>347-3501704<BR>Una folta delegazione di migranti di
Paolo VI, Bel Sit e Campo Sofia è tornata a manifestare, presidiare la
prefettura questa mattina, in forma pacifica e combattiva.</B><BR>Con striscioni
e cartelli hanno rivendicato innanzitutto la revoca del provvedimento di
espulsione dal Bel sit per più di una decina di migranti, "colpevoli" solo di
aver dimostrato in strada nei pressi del Centro d'accoglienza Bel sit per la
mancata corresponsione da diversi mesi del pocket money di 2,50 euro e per la
scarsa considerazione delle loro esigenze ad opera dell'Ass. Salam che gestisce
la struttura. <BR>Invece che soluzioni per i loro elementari problemi,
espulsione! Una logica inaccettabile, incivile rispetto ad una legge che è forte
nei confronti dei migranti e condiscendente invece verso le gravi inosservanze
delle associazioni e delle istituzioni nei loro confronti. <BR></DIV></FONT>
<DIV dir=ltr>
<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Calibri'; COLOR: #000000">
<DIV><FONT face="Times New Roman">Ma sono state proprio le esigenze dei migranti
il centro dell'iniziativa di oggi. Sono ormai diverse settimane che i migranti
sollecitano una soluzione immediata di problemi vitali, quali la mancanza di
acqua, il freddo, il cibo non adeguato, il sovraffollamento, e ancor più la
mancata assistenza sanitaria - nelle condizioni in cui si vive, è facile
ammalarsi e dovrebbe essere scontato essere curati, invece le carenze su questo
sono frequenti e in alcuni casi gravi. C'è voluto nei giorni scorsi che il
sindaco in persona si è dovuto occupare della salute di uno di essi. <BR>Questi
problemi immediati sono però parte del più generale problema del rispetto del
diritto d'asilo che diventa lettera morta, perchè passano mesi prima che i
migranti possano essere convocati dalla Commissione. Commissione a cui spesso i
migranti si recano senza la sufficiente assistenza legale e informazione
affinchè la loro richiesta venga raccolta. <BR>Alla struttura di Paolo VI
dell'Ass. "Noi e Voi" questo sta diventando sempre più inaccettabile. I
migranti, un centinaio, stanno lì da mesi con una carta di soggiorno temporanea,
senza documenti e senza che nessuno di essi sia stato ancora ascoltato dalla
Commissione. <BR><BR>Ma basta lamenti, i migranti ora lottano con lo Slai cobas
sc, in forma collettiva, determinata, organizzata!<BR>Trovano la solidarietà di
altri migranti a livello nazionale, che nei giorni scorsi, da Pordenone, Roma,
Foggia, Ventimiglia, Napoli, ecc. hanno mandati messaggi di sostegno alla lotta;
come di solidali di Taranto: questa mattina erano presenti al presidio anche ex
operatori del Centro Bel sit, che mesi fa sono stati licenziati dalla Salam
(forse perchè erano dalla parte dei migranti)<BR><BR><STRONG>Oggi in prefettura
la funzionaria Rucco che ha ricevuto una delegazione di migranti e Slai cobas,
invece che il viceprefetto Trenaterra, ha comunicato che prefetto e questore
stanno attentamente rivedendo il provvedimento di espulsione dal Bel sit.
<BR></STRONG>Noi chiediamo che vengano sentiti i migranti e che esaminino il
materiale documentario che anche noi abbiamo a disposizione e che si faccia
presto perchè, intanto i migranti colpiti sono in mezzo alla strada, o in
alloggi di fortuna di soggetti solidali.<BR><BR><STRONG>Sugli altri temi posti
per l'ennesima volta, questa volta non ci siamo accontentati delle parole di
interessamento, abbiamo dato una specie di ultimatum, perchè ci siano soluzioni
serie e concrete <U>entro il 6 febbraio</U>. Senza di queste i migranti
torneranno a manifestare in massa il 7 febbraio, anche nel quadro di una
giornata nazionale sugli stessi problemi che si svolge in tutt'Italia.
<BR></STRONG><BR>Ma è anche necessario informare la città sulla reale situazione
dei migranti, perchè <STRONG>la gente di Taranto deve sapere</STRONG> quali sono
realmente le condizioni dei migranti, perchè la loro lotta è giusta e legittima
e deve ottenere la solidarietà della città. <BR>Dobbiamo combattere ogni forma
di razzismo che è un veleno seminato per una guerra tra poveri che rende
incivile una società e non deve avvelenare una città come la nostra che ha tanti
problemi. <BR><STRONG>Per questo, in attesa della mobilitazione del 7 febbraio,
i migranti sabato, 28 febbraio alle ore 18,30 in piazza Immacolata e nella via
centrale, informeranno i cittadini. <BR>Invitiamo la stampa, le associazioni,
gli antirazzisti ad essere presenti e a dare una mano. <BR></STRONG><BR>I
migranti hanno poi rinunciato ad andare al Comune, dove era in corso il
consiglio comunale per non dare adito a pretesti e speculazioni. Ma chiaramente
si rivolgono al sindaco, innanzitutto, perchè mantenga gli impegni presi nei
precedenti incontri, su due punti che sono nella potestà e disponibilità del
Comune: <BR>- dare strutture vivibili, dove i migranti possano trovare
condizioni migliori;<BR>- intervenire sull'assistenza sanitaria, con un iter
rapido di visite, medicine, controlli ospedalieri;<BR>- aprire subito il canale
dei documenti di identità per chi ne ha diritto.</FONT></DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><FONT face="Times New Roman">SLAI COBAS per il sindacato di classe –
Taranto</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Times New Roman">Migranti autorganizzati</FONT></DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><FONT face="Times New Roman">TA. 24.1.17</FONT></DIV></DIV></DIV><BR><BR>
<HR
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href="https://www.avast.com/antivirus"><IMG border=0 alt="Avast logo"
src="http://static.avast.com/emails/avast-mail-stamp.png"> </A></TD>
<TD>
<P
style='FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: "Calibri","Verdana","Arial","Helvetica"; COLOR: #3d4d5a'>Questa
e-mail è stata controllata per individuare virus con Avast antivirus.
<BR><A href="https://www.avast.com/antivirus">www.avast.com</A>
</P></TD></TR></TBODY></TABLE><BR></DIV></DIV></DIV>
<br /><br />
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Questa e-mail è stata controllata per individuare virus con Avast antivirus.
<br><a href="https://www.avast.com/antivirus">www.avast.com</a>
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