<HTML><HEAD></HEAD>
<BODY dir=ltr>
<DIV dir=ltr>
<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Calibri'; COLOR: #000000">
<H2 style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; LINE-HEIGHT: normal" align=justify><SPAN
lang=X-NONE
style="FONT-FAMILY: ; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-style: italic"><FONT
face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt"><FONT
style="FONT-WEIGHT: normal">ALMAVIVA, </FONT><FONT
style="FONT-WEIGHT: normal">LA VERITA</FONT><FONT style="FONT-WEIGHT: normal">’
DEI LAVORATORI</FONT></FONT></FONT></SPAN></H2>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; LINE-HEIGHT: normal"
align=justify><SPAN lang=X-NONE
style="FONT-FAMILY: ; mso-ansi-language: x-none"><FONT face=Verdana><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt"></FONT></FONT></SPAN> </P>
<P style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: ; mso-bidi-font-style: italic"><FONT face=Verdana><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt">E’ veramente una vergogna il livello di falsificazione
al quale si è giunti nei media con la vicenda Almaviva. Si fanno apparire i
lavoratori che hanno lottato contro condizioni di lavoro indegne e contro un
ricatto bello e buono come i responsabili dei licenziamenti. Come dire che i
partigiani sono stati responsabili dell’occupazione nazista e dei suoi crimini.
Diamogli allora voce!</FONT></FONT></SPAN></P>
<P style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: ; mso-bidi-font-style: italic"><FONT face=Verdana><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt">Questo il comunicato che hanno scritto come “Lavoratrici
e lavoratori Almaviva contro lo sfruttamento”.</FONT></FONT></SPAN></P>
<P style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN style="FONT-FAMILY: "><FONT
face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">* * * * * </FONT></FONT></SPAN></P>
<P style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN style="FONT-FAMILY: "><FONT
face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Siamo avviliti e schifati per il modo
in cui giornali e telegiornali stanno vendendo la nostra storia all’opinione
pubblica. Quasi non crediamo sia possibile che l’unica versione servita al
popolo italiano sia quella dell’azienda, del Governo o al massimo delle
dirigenze sindacali. </FONT><SPAN style="mso-bidi-font-weight: bold"><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt">1.666 lavoratori vanno a casa dopo anni di lavoro e mesi
di battaglie e la loro voce non viene praticamente ascoltata.
</FONT></SPAN></FONT></SPAN></P>
<P style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN style="FONT-FAMILY: "><FONT
face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Perché non sono i mesi di sacrifici,
di contratti di solidarietà, di salario perso a forza di scioperi, gli anni di
lavoro che vanno in fumo con una semplice lettera di licenziamento. Non è questo
il nostro principale dolore in questo momento. </FONT><SPAN
style="mso-bidi-font-weight: bold"><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Sono queste
inaccettabili menzogne a ferirci davvero, quelle che vorrebbero tramutare la
vittima in colpevole.</FONT></SPAN></FONT></SPAN></P>
<P style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-FAMILY: ; mso-bidi-font-weight: bold"><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt">Quelle che vorrebbero far ricadere la colpa di questo
licenziamento di massa sugli stessi che lo subiscono e non su un’azienda che
l’ha sempre voluto</FONT></SPAN><SPAN style="FONT-FAMILY: "><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt">, che da anni usa questa minaccia per intascare soldi e
commesse pubbliche, che da anni vessa i propri dipendenti e li mette gli uni
contro gli altri. Un’azienda che mentre chiude le sedi di Roma e Napoli dove i
lavoratori sono più anziani e le costano di più perché hanno ancora dei diritti,
non si fa scrupolo di delocalizzare in Romania e chiedere ore di straordinario
nelle sedi di Milano e Rende. </FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN style="FONT-FAMILY: "><FONT
face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Perché la vera notizia di oggi doveva
essere quella per cui in questo paese pieno di ricatti, di paura, di un
servilismo alimentato da piccole promesse e illusioni, qualcuno, nonostante il
prezzo, ha provato a dire NO: <SPAN style="mso-bidi-font-weight: bold">no a un
accordo che altro non era che l’ennesimo attacco alla nostra dignità di
lavoratori ed ai nostri diritti conquistati in anni di lavoro</SPAN>. Questa la
proposta “indecente” avanzata da azienda e Governo, proposta che prevedeva la
rinuncia agli scatti di anzianità maturati, controllo individuale e cassa
integrazione. Tutte condizioni che se accettate avrebbero decurtato stipendi già
miseri, reso ancora più insopportabile la nostra vita lavorativa e reso noi
lavoratori ancora più vessati ed umiliati. Tutte proposte, guarda caso, avanzate
dall’associazione padronale di categoria (ASSTELL) per il rinnovo del contratto
nazionale dei dipendenti delle telecomunicazioni. </FONT></FONT></SPAN></P>
<P style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-FAMILY: ; mso-bidi-font-weight: bold"><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt">La pezza che ha provato a metterci il Governo consisteva
soltanto in una proroga della trattativa di altri tre mesi.</FONT></SPAN><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT style="FONT-SIZE: 10pt"> Uno stillicidio pagato con
le tasche dei contribuenti in forma di cassa integrazione, per imporre poi lo
stesso taglio del costo del lavoro e il controllo individuale che avevamo
dichiarato inaccettabile e quindi concludere il tutto comunque con i
licenziamenti. E per far passare questa schifezza, che nei titoli dei giornali
era già “salvataggio” ancor prima che la trattativa si concludesse, hanno fatto
una forzatura inaccettabile: quella di separare le vertenze di Napoli e Roma,
che finora avevano corso insieme, per metterle l’una contro
l’altra.</FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN style="FONT-FAMILY: "><FONT
face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">E ora vorrebbero mascherarsi dietro i
formalismi procedurali e con questi assolvere ancora una volta dalle sue
responsabilità un’azienda da sempre arrogante e
spietata!</FONT></FONT></SPAN></P>
<P style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-FAMILY: ; mso-bidi-font-weight: bold"><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt">La verità è che Almaviva voleva il plebiscito e non l’ha
ottenuto.</FONT></SPAN><SPAN style="FONT-FAMILY: "><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt"> Perché è vero che la paura si è fatta strada,
assecondata dalle dirigenze sindacali che, anziché rafforzare quelli che
resistevano, l’hanno pure alimentata con raccolte firme e un referendum che non
aveva nulla di democratico, che chiamava libero un voto svolto sotto ricatto.
Per una volta però questo non è bastato. Perché nonostante questo, in quel
referendum, il 44% dei lavoratori ha comunque detto NO. <SPAN
style="mso-bidi-font-weight: bold">Noi capiamo i nostri colleghi del SI, quelli
disposti alla fine ad accettare e non gli facciamo una colpa delle loro
decisioni. I colpevoli dei ricatti non solo quelli che cedono, ma quelli che li
architettano</SPAN>. Capiamo adesso la loro delusione, molto di più quanto non
lo facciano quelli che li hanno provati a sfruttare contro di noi, che si sono
gettati come sciacalli sulle incertezze e difficoltà di noi tutti, le difficoltà
che chiunque proverebbe di fronte a una lettera di licenziamento. Perché
nonostante le nostre scelte diverse noi siamo e ci sentiamo nella stessa
condizione.</FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><FONT face=Verdana><SPAN
style="FONT-FAMILY: ; mso-bidi-font-weight: bold"><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt">Però nonostante gli enormi sacrifici che questa
comporta, rivendichiamo con orgoglio di aver messo un punto, un freno
all’arroganza di chi chiama “responsabilità” accettare di essere servi pur di
lavorare</FONT></SPAN><SPAN style="FONT-FAMILY: "><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt">. Perché a tutto c’è un limite, ancora siamo uomini e
non ancora schiavi, nonostante le politiche di questi governanti che ora voglio
apparire salvatori ci stiano portano in questa
condizione.</FONT></SPAN></FONT></P>
<P style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN style="FONT-FAMILY: "><FONT
face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Per questo hanno provato a infamarci,
perché abbiamo dimostrato che la loro arroganza non può tutto. E questo non lo
riescono proprio a tollerare. </FONT><SPAN
style="mso-bidi-font-weight: bold"><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Perché ci
tengono ad apparire più forti di quanto siano e hanno il terrore che anziché
farci la guerra tra noi per le briciole che ci concedono potremmo cominciare a
unirci e lottare.</FONT></SPAN></FONT></SPAN></P>
<P style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN style="FONT-FAMILY: "><FONT
face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Per noi, infatti, la lotta non si
conclude qui.</FONT></FONT></SPAN></P>
<P style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: ; mso-bidi-font-style: italic"><FONT face=Verdana><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt">Lavoratori e lavoratrici Almaviva contro lo
sfruttamento</FONT></FONT></SPAN><SPAN style="FONT-FAMILY: "></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; LINE-HEIGHT: normal"
align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: ; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; mso-fareast-language: it"><FONT
face=Verdana><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt"></FONT></FONT></SPAN> </P></DIV></DIV>
<br /><br />
<hr style='border:none; color:#909090; background-color:#B0B0B0; height: 1px; width: 99%;' />
<table style='border-collapse:collapse;border:none;'>
<tr>
<td style='border:none;padding:0px 15px 0px 8px'>
<a href="https://www.avast.com/antivirus">
<img border=0 src="http://static.avast.com/emails/avast-mail-stamp.png" alt="Avast logo" />
</a>
</td>
<td>
<p style='color:#3d4d5a; font-family:"Calibri","Verdana","Arial","Helvetica"; font-size:12pt;'>
Questa e-mail è stata controllata per individuare virus con Avast antivirus.
<br><a href="https://www.avast.com/antivirus">www.avast.com</a>
</p>
</td>
</tr>
</table>
<br />
</BODY></HTML>