<HTML><HEAD></HEAD>
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<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Calibri'; COLOR: #000000">
<H1>25 novembre manifestazione delle donne proletarie, precarie
disoccupate a Roma</H1>
<H1>contro la violenza del sistema che ci rovina la vita, contro la violenza
padronale, contro ogni violenza contro le donne</H1>
<DIV> </DIV>
<DIV>info</DIV>
<DIV>mfprnaz@gmail.com</DIV>
<H1> </H1>
<H1><A class=Articolo
style='href: "http://genova.repubblica.it/cronaca/2016/10/10/news/titolo_non_esportato_da_hermes_-_id_articolo_4799737-149502978/"'><FONT
face="Times New Roman">Lavoro, in Liguria la disoccupazione è
donna,</FONT></A></H1>
<P><IMG
alt="Lavoro, in Liguria la disoccupazione è donna, opportunità in crescita per i maschi"
src="http://www.repstatic.it/content/localirep/img/rep-genova/2016/10/11/074346220-ea7ec51d-b5d7-4f90-905d-94fe9dfa1e30.jpg"
itemprop="image"></P>
<P> </P>
<P><FONT face="Times New Roman">I dati Istat del secondo trimestre rivelano la
perdita di 12 mila posti al femminile, mentre 8 mila uomini hanno trovato un
nuovo lavoro</FONT></P>
<P><SPAN style='itemprop: "articleBody"'><FONT face="Times New Roman">Dodicimila
posti di lavoro persi in un anno. Donne schiacciate dalla crisi e da impegni
familiari. Più disoccupate rispetto agli uomini e quando trovano un'occupazione
restano comunque relegate ai margini.È la preoccupante fotografia che emerge dal
report della Cgil sui dati Istat del secondo trimestre sul mercato del lavoro in
Liguria.<BR>Una regione a due velocità perché, se negli ultimi 12 mesi si sono
persi 4mila posti di lavoro (una flessione dello 0.6% , in controtendenza
rispetto al Nord Ovest e ai dati che nazionali che registrano un aumento del 2%
) a farne le spese sono state quasi esclusivamente le donne.<BR><BR>IL GRANDE
DIVARIO<BR>La forza lavoro e il tasso di occupazione crescono per gli uomini
mentre i numeri che arrivano dall’Istat raccontano una crisi senza fine solo per
le donne. Perché dietro quei 4 mila posti di lavoro persi c’è il racconto di una
voragine sempre più estesa. “Basta guardare i dati relativi al numero degli
occupati –spiega Marco De Silva, responsabile dell’Ufficio Economico Cgil
Liguria – Gli uomini rispetto allo stesso periodo del 2015 sono persino
aumentati con 8mila posti in più mentre la flessione delle donne, iniziata già a
inizio 2016, ha raggiunto12 mila posti in meno nel secondo trimestre. Tanto che
la distanza tra il tasso di occupazione femminile e maschile ha raggiunto un
divario percentuale di 17 punti. Donne che rappresentano l’anello debole della
piramide professionale con contratti sempre borderline, tra voucher e poche
sicurezze sul futuro. Se poi si allarga la prospettiva, pensare che aumenti
l’occupazione in un paese che non cresce vuol dire vivere su Marte”.<BR>Numeri
che, secondo i sindacati, rappresentano una contrazione generale del mercato del
lavoro che pesa soprattutto sulle spalle delle donne, meno pagate, sotto
occupate e le prime su cui ricade il primo deflusso degli incentivi per le
assunzioni. Non solo. A fronte dei 12 mila posti persi ci sono 8mila donne più
in cerca di un lavoro rispetto allo stesso trimestre del 2015 e un tasso di
disoccupazione che aumenta di quasi 3 punti percentuale ( dal 9.8% del 2015 al
12.6% del 2016 solo per le donne) .<BR><BR>“Con una media del 10.6%, in pratica
8mila disoccupati in più rispetto allo stesso periodo del 2015. Il dato più alto
dal 2004 ma per gli uomini non c’è stata alcuna variazione rispetto allo scorso
anno – continua De Silva- Una situazione complessa ma le donne hanno sempre
anticipato le fasi anti cicliche tanto da poter essere considerati dei veri e
propri campanelli di allarme anche se aspettiamo i dati del terzo trimestre per
avere un quadro generale più preciso
”.<BR><BR></FONT></SPAN></P></DIV></DIV>
<br /><br />
<hr style='border:none; color:#909090; background-color:#B0B0B0; height: 1px; width: 99%;' />
<table style='border-collapse:collapse;border:none;'>
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</BODY></HTML>