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<p><b>HOTSPOT TARANTO - I parlamentari locali non sono "l'altra
accoglienza", ma questa illegale accoglienza.<br>
</b></p>
<p><b>Lo slai cobas per il sindacato di classe non condivide
affatto l'impostazione data dall'appello dell'Ass. Babele ai
parlamentari, di cui sotto riportiamo stralci.</b></p>
<p>I parlamentari Jonici, in particolare Chiarelli, Pelillo,
Labriola, Vico e Furnari, sono il problema non la soluzione.</p>
<p>Questi sono già andati nell'Hotspot a Taranto e hanno detto che
va tutto molto bene, che vengono rispettati i diritti dei
migranti e falsità e stupidaggini del genere.</p>
<p>Questi parlamentari si comportano come il braccio del governo e
del Ministro Alfano, e avallano la loro politica di attacco ai
diritti dei migranti, di espulsione, di clandestinizzazione
degli stessi.</p>
<p>Questi parlamentari, quindi, sono una controparte della
battaglia a Taranto contro l'hotspot, non gente con cui "<font
data-blogger-escaped-style="font-size: small;" size="3">ricercare
strumenti di intervento condivisi" (come dice l'appello).<br>
</font>
<font data-blogger-escaped-style="font-size: small;" size="3">Ancora
una volta si vogliono trovano escamotage per non fare l'unica
cosa che servirebbe: l'<b>organizzazione della lotta per
chiudere l'hotspot, per una effettiva accoglienza e diritto
di asilo, per permessi di soggiorno umanitari per tutti i
migranti, perchè tutti possano ora entrare nell'hotspot,
perchè i migranti non possono essere trattati come se
stessero in prigione.</b></font></p>
<p><font data-blogger-escaped-style="font-size: small;" size="3">Invece
di costruire una manifestazione, di fare appello per una
presenza di massa, di chiuque voglia, all'hotspot, ci si
rivolge ai parlamentari che sono entrati nell'hotspot per
farne solo gli elogi. </font></p>
<p><b>Prepariamo la manifestazione, insieme agli stessi migranti
(anche i migranti che da più di 2 anni stanno nei centri di
accoglienza del nostro territorio)</b>.</p>
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<p>Manduria nel 2011 ha dimostrato che la lotta e l'unità
migranti/antirazzisti permise di ottenere il permesso di
soggiorno umanitario e di aprire i cancelli del campo.</p>
</div>
<div>
<p>Nardò, Rosarno, la mobilitazione di Taranto dell'estate scorsa
per i documenti di identità hanno dimostrato che questa è la
strada necessaria e questa ottiene risultati. </p>
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<p><b>Lo Slai cobas sc fa appello a partecipare alla
manifestazione dei lavoratori braccianti immigrati che si
terrà a Bari il 30 giugno, e di realizzare subito dopo a
Taranto la manifestazione all'hotspot.</b></p>
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<div>
<p>slai cobas per il sindacato di classe - <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:slaicobasta@gmail.com">slaicobasta@gmail.com</a> -
3339199075</p>
</div>
<p><b><font data-blogger-escaped-style="font-size: small;" size="3">Da
"L’appello dell'associazione Babele ai parlamentari dell’area
jonica".</font></b><font
data-blogger-escaped-style="font-size: small;" size="3">Il 17
giugno nella sede provinciale dell’associazione Libera un
incontro (non pubblico) tra le associazioni Babele, Libera, Arci
e il coordinamento del gruppo informale Campagna Welcome
Taranto, a cui sono stati invitati a partecipare i <b>parlamentari
dell’area jonica, Gian Franco Chiarelli, Donatella Duranti,
Michele Pelillo, Vincenza Labriola, Ludovico Vico e Alessandro
Furnari</b>; il consigliere della Regione Puglia Gianni
Liviano e il consigliere comunale di Taranto, Dante Capriulo...</font></p>
<p><font data-blogger-escaped-style="font-size: small;" size="3">...nell’hotspot
pugliese...
l’accesso è previsto soltanto ad alcune persone e il nostro ente
di tutela non è tra questi. Perché l’accesso è vietato ai
giornalisti, per motivi di sicurezza, e lì dentro c’è potuto
entrare giusto qualche parlamentare. Sappiamo soltanto, o quasi,
che all’interno ci sono dei container e delle tende di colore
bianco. Non sappiamo, però, quali siano le condizioni delle
strutture all’interno dell’hotspot e soprattutto quali tutele
giuridiche ricevano gli ospiti. Esiste un problema di legalità
delle procedure ed è quello a preoccuparci, in modo particolare.
Perché in tal modo chi transita va incontro a incertezze
legislative che rendono l’intero sistema di accoglienza incerto.
Vi sono alla base diverse inadempienze, molto gravi, che il
governo Renzi nega: le strutture sono ciclicamente sovraffollate
e i tempi di valutazione delle richieste di asilo sono molto
lunghi. I problemi della tutela per i richiedenti sono aumentati
da quanto esiste il meccanismo hotspot. È altrettanto evidente
che ci troviamo di fronte a un sistema che produce unicamente
esclusione e marginalizzazione... </font></p>
<font data-blogger-escaped-style="font-size: small;" size="3">...
chiediamo ai parlamentari jonici di ascoltare le nostre proposte,
per poter ricercare strumenti di intervento condivisi. Di
discutere dell’altra accoglienza possibile..."</font>
</body>
</html>