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style='FONT-SIZE: small; TEXT-DECORATION: none; FONT-FAMILY: "Calibri"; FONT-WEIGHT: normal; COLOR: #000000; FONT-STYLE: normal; DISPLAY: inline'><FONT
face="Times New Roman">la fiom di landini si unisce al sindacato del padrone
alla fiat pomigliano</FONT></DIV></DIV>
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style='FONT-SIZE: small; TEXT-DECORATION: none; FONT-FAMILY: "Calibri"; FONT-WEIGHT: normal; COLOR: #000000; FONT-STYLE: normal; DISPLAY: inline'><FONT
face="Times New Roman"></FONT> </DIV></DIV>
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style='FONT-SIZE: small; TEXT-DECORATION: none; FONT-FAMILY: "Calibri"; FONT-WEIGHT: normal; COLOR: #000000; FONT-STYLE: normal; DISPLAY: inline'><FONT
face="Times New Roman">da il mediano.com</FONT></DIV>
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<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Calibri'; COLOR: #000000">
<P><FONT face="Times New Roman">Il contratto di solidarietà è stato esteso nello
stabilimento della Panda ad altri 1340 dipendenti. Lo ha firmato anche la Fiom.
E’ la prima volta che accade, dopo che per due anni i metalmeccanici della Cgil
si erano rifiutati di sottoscriverlo perché ritenevano che il cds dovesse essere
esteso dal primo momento a tutti i 4500 addetti di Pomigliano. Dunque, con
questo allargamento, che partirà dal prossimo 4 luglio, salirà da 1900 a 3241 il
numero di lavoratori coinvolti dall’ammortizzatore sociale, cosa che quindi, ed
è pure questa una prima volta, attirerà in regime di solidarietà anche i
dipendenti delle produzioni dirette, cioè quelli che finora – sono circa 2300 –
avevano lavorato in modo stabile nella catena di montaggio praticamente tutta la
settimana a quindici turni, da quando è partita la produzione della
Panda.</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman">Un impiego continuativo che contrastava del
tutto con quello a singhiozzo fino adesso subito dagli altri 1900 colleghi
relegati nelle produzioni indirette e finiti prima in cassa integrazione, spesso
a zero ore, e poi in regime di cds. Questa novità dell’estensione del contratto
di solidarietà fa sperare sul fronte di un ritorno del marchio Alfa Romeo a
Pomigliano, vale a dire dell’introduzione di un secondo modello a Pomigliano.
Sempreché la nuova Giulia, come del resto è stato più volte ribadito da
Marchionne, sfondi il mercato. Intanto l’estensione del cds a Pomigliano farà
abbassare dal 56 % al 35 % la percentuale di riduzione oraria finora
adottata. Ma non è finita. Dal prossimo 4 luglio 200 dipendenti provenienti
dalle produzioni indirette passeranno alla catena di montaggio. 130 di loro sono
stati impegnati per diversi mesi nello stabilimento di Melfi per cui sono già
formati al wcm, il nuovo metodo organizzativo adottato da Fiat nel 2009.
Spiragli occupazionali che aprono nuovi scenari.</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman">La solidarietà è stata avviata per la prima
volta in Fiat nel marzo del 2014. E’ stato il primo esperimento di questo tipo
nel gruppo automobilistico. L’anno scorso questo ammortizzatore sociale è stato
introdotto anche nel reparto logitico di Nola, i cui 280 addetti figurano negli
organici di Pomigliano. “Da luglio – aggiunge Biagio Trapani , coordinatore
provinciale della Fim Cisl di Napoli per il settore auto – l’area di
massima produttività di Pomigliano arriverà a 2400 addetti: con i nostri accordi
abbiamo favorito rilancio e sviluppo. Ora – l’appello di Trapani – ci aspettiamo
che entro l’anno ci sia una risposta dall’azienda su Pomigliano all’interno del
progetto Alfa Romeo “. Dal canto suo la rsa della Fiom chiarisce di aver firmato
l’estensione della solidarietà “ritenendolo un passo avanti nella direzione
delle richieste sempre sostenute e cioè di allargare questo strumento a tutta la
fabbrica ” e che “nei prossimi giorni si organizzeranno le assemblee dei
lavoratori perché il mantenimento della firma è vincolato al loro assenso
“.</FONT></P>
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e-mail è stata controllata per individuare virus con Avast antivirus.
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