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<p><font size="5"><b>Giovedģ 9 riunione aperta con i migranti<br>
La riunione si terrą alle 18 presso la sede Slai cobas via
Rintone, 22. </b></font></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; font-weight: normal;"><font size="3">Lo
Slai cobas ritiene che rispetto
alla necessaria mobilitazione contro l'hotspot, e alla ripresa
della lotta per i diritti dei migranti gią nella nostra cittą
(diritto d'asilo, lavoro, ecc.), i migranti sono la
prima fila e non "l'ultima", per una falsa e sbagliata idea
di "protezione".<br>
</font></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; font-weight: normal;"><font size="3">Nei
mesi scorsi la lotta in prima persona dei migranti del Bel sit,
una bella, forte,
orgogliosa lotta, che ha fatto anche conoscere a parte della
cittą chi sono
i migranti al di lą di pregiudizi stupidi e fomentati, č stata
la
via giusta e decisiva per ottenere il documento di identitą. I
migranti, con l'aiuto dello Slai cobas per il
sindacato di classe, si sono uniti, si sono autorganizzati,
hanno
deciso tutti i passaggi della lotta, E HANNO VINTO!</font></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; font-weight: normal;"><font size="3">Lo
stesso avvenne nel 2011, quando anche allora la "miccia"
dell'unitą nella lotta tra compagni antirazzisti, movimento di
opposizione, precari e disoccupati slai cobas e migranti
tunisini permise la forte rivolta del 2 aprile e l'ottenitamento
per tutti del permesso di soggiorno umanitario.</font></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; font-weight: normal;"><font size="3">Questo
accade oggi a Ventimiglia, come nelle campagne del foggiano,
ecc. <br>
</font>
</p>
<font size="3"></font><font size="3"> </font>
<p style="margin-bottom: 0cm; font-weight: normal;"><font size="3">I
migranti non hanno bisogno di "italiani che
li proteggono", ma hanno bisogno di antirazzisti,
antimperialisti, associazioni, sindacati di base che li
sostengano,
che stiano al loro fianco, che si mettano in gioco contro lo
Stato,
il governo, la polizia. <br>
Gli immigrati devono poter essere
protagonisti delle decisioni, della loro vita! Non aspettare, a
volte
anche per anni, vedi Taranto, senza poter far nulla, senza
sapere cosa gli
tocca, quando la maggiorparte di loro vuole andar via e sa gią
dove
andare.<br>
L'accoglienza dignitosa e l'assistenza č necessaria, ma
queste non si devono trasformare in "catene". NON BASTA
L'ASSISTENZA, OCCORRE IL RISPETTO! </font></p>
<font size="3"><br>
<b>Anche ora, per dire NO all'Hotspot, "fabbrica di respingimenti
e di messa in clandestinitą dei migranti", serve l'unitą e
l'iniziativa unitaria, "fuori e dentro l'hotspot"<br>
<br>
Slai cobas per il sindacato di classe - Taranto<br>
</b></font>
</body>
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