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<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Calibri'; COLOR: #000000">
<P><STRONG><FONT size=5>importante sentenza a genova</FONT></STRONG></P>
<P><IMG alt="L’avvocato dei portuali Luigi Fornaciari Chittoni"
src="http://www.ilsecoloxix.it/rw/IlSecoloXIXWEB/la_spezia/foto_trattate/2016/06/02/schermata2016-06-02alle13.15.56-khlg--390x180@ilsecoloxixweb_265x122.jpg"></P>
<P><FONT face="Times New Roman">L’avvocato dei portuali Luigi Fornaciari
Chittoni</FONT><BR><SPAN style='itemprop: "articleBody"'></SPAN></P>
<P><BR><SPAN style='itemprop: "articleBody"'></SPAN></P>
<P><FONT face="Times New Roman">La Spezia - «<B>I giubbotti degli operai del
porto devono essere lavati dal datore di lavoro»</B>. Lo ha deciso il giudice
Giampiero Panico con una sentenza che farà discutere e potrebbe essere
riproposta in tutti i tribunali delle città che possiedono uno scalo marittimo.
Il provvedimento è stato emesso pochi giorni fa nell’ambito di una vertenza tra
lavoratori del porto e una società che si occupa di manutenzione nelle navi.
Ruotava tutto attorno alla richiesta presentata da alcuni operai, assistiti
dall’avvocato Luigi Fornaciari Chittoni, per far sì che il datore provvedesse al
lavaggio delle uniformi da lavoro. </FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman"><B>La normativa vigente in tema di sicurezza</B>
prevede che all'interno degli scali marittimi gli operai indossino «vestiario ad
alta visibilità». Sostanzialmente, gli indumenti dovrebbero fungere da veri e
propri dispositivi di sicurezza. Sulla materia in passato si erano pronunciati
diversi tribunali ma riguardo altre tipologie di lavoratori, come gli operatori
ecologici. L’avvocato Fornaciari Chittoni ha sostenuto che gli operai del porto
abbiano «bisogno di un vestiario adeguato per assolvere la loro funzione di
“alta visibilità”». Gli amministratori della ditta, assistiti dall’avvocato
Maurizio Barbieri, si sono opposti. </FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman"><B>Il giudice Panico però ha accolto le
argomentazioni dei dipendenti,</B> indicando che soltanto «il giubbotto con
catarifrangente dovrà essere lavato dal datore di lavoro». Il tribunale ha
ordinato anche un risarcimento pari a due mila euro per i dipendenti della
dittà. «Il ricorso era molto complesso e ci siamo dovuti avvalere anche della
consulenza di esperti in materia, come l'ingegnere Roberto D'Avanzo - afferma
Fornaciari Chittoni -, non era peraltro affatto scontato che il giudice del
Lavoro accogliesse le nostre argomentazioni in quanto non esisteva un precedente
specifico per gli operatori portuali». Alla luce di questa sentenza, si apre un
capitolo rilevante considerato che, alla Spezia, gli operai nel settore superano
le mille unità, con notevoli e possibili ripercussioni di carattere economico
per le ditte che lavorano in ambito
portuale.</FONT></P></DIV></DIV>
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