<HTML><HEAD></HEAD>
<BODY dir=ltr>
<DIV dir=ltr>
<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Calibri'; COLOR: #000000">
<H1 class=entry-title><FONT size=3 face="Times New Roman"></FONT> </H1>
<DIV class=entry-photo><IMG
title="Licenziato per aver danneggiato un tubo: non c’è pace per gli operai Fiom ceduti da Fiat"
class="attachment-single-thumb wp-post-image"
alt="Michele Rauseo è stato licenziato dalla fabbrica in cui lavora perché è accusato di: “Avere danneggiato dolosamente il tubo di aspirazione di una saldatrice”, spiega l’avvocato Ameriga Petrucci, che si […]"
src="http://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2016/05/fiom-fiat.jpg"
width=300 height=225></DIV></HEADER>
<DIV class="entry-content clearfix">
<DIV class="lr_horizontal_share lrshare_interfacehorizontal "
data-share-url="http://www.operaicontro.it/?p=9755738800"
data-counter-url="http://www.operaicontro.it/?p=9755738800"><LR><LRC>
<DIV onclick='$SS.providerClick("facebook")' title=Facebook
class="lrshare_iconsprite32 lrshare_facebook"></DIV></LRC><LRC>
<DIV onclick='$SS.providerClick("twitter")' title=Twitter
class="lrshare_iconsprite32 lrshare_twitter"></DIV></LRC><LRC>
<DIV onclick='$SS.providerClick("linkedin")' title=LinkedIn
class="lrshare_iconsprite32 lrshare_linkedin"></DIV></LRC><LRC>
<DIV onclick='$SS.providerClick("googleplus")' title=GooglePlus
class="lrshare_iconsprite32 lrshare_googleplus"></DIV></LRC><LRC>
<DIV onclick='$SS.providerClick("pinterest")' title=Pinterest
class="lrshare_iconsprite32 lrshare_pinterest"></DIV></LRC><LRC>
<DIV onclick='$SS.providerClick("email")' title=Email
class="lrshare_iconsprite32 lrshare_email"></DIV></LRC><LRC>
<DIV onclick='$SS.providerClick("print")' title=Print
class="lrshare_iconsprite32 lrshare_print"></DIV></LRC><LRC>
<DIV onclick=$SS.showEvenMore() onmouseover=$SS.showMore(this); title=more...
class="lrshare_iconsprite32 lrshare_evenmore32"></DIV></LRC><LRC>
<DIV title="total shares"
class="lrshare_iconsprite32 lrshare_sharingcounter32 lrshare-totalshare"><FONT
face="Times New Roman">1</FONT></DIV></LRC></LR></DIV>
<H1 align=justify><SPAN style="COLOR: "><FONT color=#800000 size=3
face="Times New Roman">Michele Rauseo è stato licenziato dalla fabbrica in cui
lavora perché è accusato di: “Avere danneggiato dolosamente il tubo di
aspirazione di una saldatrice”, spiega l’avvocato Ameriga Petrucci, che si sta
occupando del caso. Nel reparto di Rauseo – la lastratura della PMC, parte
dell’indotto automobilistico della Fiat di Melfi – c’era stata una ispezione
perché lui e il collega Michele Corbosiero, che soffrono di gravi patologie,
contestano all’azienda di non potere lavorare in mezzo ai fumi della
saldatura.</FONT></SPAN></H1>
<P><SPAN style="COLOR: "><FONT color=#800000 face="Times New Roman">“Il fatto di
cui si accusa Rauseo non è mai avvenuto”, spiega l’avv. Petrucci. “I tubi erano
precedentemente lacerati e riparati alla meglio, e questo è stato rivelato dagli
ispettori e dai colleghi”. Si procederà dunque al ricorso per il reintegro
dell’operaio per stabilire chi ha ragione, mentre Corbosiero attende ancora che
l’ispezione certifichi all’azienda che le sue condizioni di salute non gli
permettono di lavorare in lastratura.</FONT></SPAN></P>
<P><SPAN style="COLOR: "><FONT color=#800000
face="Times New Roman">Sembrerebbero due cause del lavoro come ce ne sono tante
in Italia. Eppure, questa storia non è così semplice. Perché Rauseo e Corbosiero
hanno già un’ordinanza che stabilisce che loro, alla lastratura, non devono
starci. I due operai, infatti, fino a due anni fa erano dipendenti Fiat. Erano
iscritti alla Fiom. Entrambi, assieme ai colleghi Marco Forgione e Sergio Gallo,
vennero spostati dalla catena di montaggio, dove lavoravano, alla lastratura del
reparto noto come ex-itca.</FONT></SPAN></P>
<P><SPAN style="COLOR: "><FONT color=#800000 face="Times New Roman">Un reparto
che è stato ceduto nel gennaio 2014 da Fiat come “ramo d’azienda”, a una ditta
dell’indotto, la PMC. E gli operai sono stati ceduti assieme all’azienda. Da
allora, sono passati oltre due anni e questi operai, ancora una volta, si vedono
riportati in quel reparto che secondo un’ordinanza non è adatto alle loro
condizioni di salute. “C’è stato già un giudicato cautelare e una transazione
con l’azienda”, spiega l’avvocato. “Ora abbiamo chiesto un’ispezione perché
quelle postazioni rimangono incompatibili”.</FONT></SPAN></P>
<P><SPAN style="COLOR: "><FONT color=#800000 face="Times New Roman">Viene da
chiedersi perché questi operai vengano messi in un reparto se esistono già delle
ordinanze che lo vietano, e se c’è di mezzo la loro salute. Ma la vicenda di
questi operai parte da più lontano: da quei tre operai – Giovanni Barozzino,
Antonio Lamorte, Marco Pignatelli – licenziati nel 2010 da Fiat per un presunto
sabotaggio durante uno sciopero, e che l’azienda dovette reintegrare dopo tre
gradi di giudizio e il riconoscimento della condotta
antisindacale.</FONT></SPAN></P>
<P><SPAN style="COLOR: "><FONT color=#800000 face="Times New Roman">Nelle cause
degli anni passati si indicava come ci fosse un legame tra i licenziamenti dei
sindacalisti e i trasferiti alla ex-Itca: Una percentuale considerevole “dei
lavoratori trasferiti alla ex-Itca sono tesserati Fiom”, si legge nel vecchio
reclamo di Sergio Gallo, “… componenti del direttivo Fiom di fabbrica, come
Michele Rauseo e Rosa Santoro, simpatizzanti Fiom, testimoni/informatori, come
Marco Forgione, nella nota azione giudiziaria (…) riguardante il licenziamento
di Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli”.</FONT></SPAN></P>
<P><SPAN style="COLOR: "><FONT color=#800000 face="Times New Roman">Torniamo
indietro di quattro anni. Nel 2012 vengono presentati i ricorsi d’emergenza per
quattro operai della Fiom spostati dalla catena di montaggio alla saldatura, la
ex-itca. Quattro operai che soffrono di gravi patologie: Michele Rauseo, che
soffre di ipertensione, Sergio Gallo, cardiopatico, Michele Corbosiero,
cardiopatico, e infine Marco Forgione, operato per un tumore.</FONT></SPAN></P>
<P><SPAN style="COLOR: "><FONT color=#800000 face="Times New Roman">Nei ricorsi
dell’avvocato Petrucci c’è anche la “discriminante sindacale” perché gli operai
sono tesserai Fiom, ma i giudici si concentrano sullo stato di salute dei
lavoratori. Che lamentano malori e condizioni difficili, per via delle loro
patolgie incompatibli con i fumi della lastratura presenti della ex-itca. Ecco
cosa raccontava Corbosiero in un’intervista nel 2014: “Nell’agosto del 2011 ho
avuto un malore, e ho aspettato l’ambulanza per mezz’ora perché la ex-Itca è più
lontana dal presidio medico dello stabilimento Fiat”.</FONT></SPAN></P>
<P><SPAN style="COLOR: "><FONT color=#800000 face="Times New Roman">Di quei
quattro ricorsi solo Marco Forgione venne ritrasferito alla catena di montaggio,
in Fiat, dove tutt’ora lavora. La sua causa, infatti, è stata condotta due anni
prima degli altri tre operai, perché assegnata a un giudice diverso. Rauseo,
Corbosiero e Gallo, invece, pur avendo vinto il ricorso nel 2014 si sono trovati
in mano un pugno di mosche, perché nel frattempo Fiat ha ceduto la ex-itca come
ramo d’azienda. E così facendo, ha ceduto anche i lavoratori.</FONT></SPAN></P>
<P><SPAN style="COLOR: "><FONT color=#800000 face="Times New Roman">Da allora
Rauseo, Gallo e Corbosiero pur trovandosi a non essere più dipendenti Fiat – e
non potendo più tornare in quella catena di montaggio da cui erano stati
trasferiti anni prima – non sono tornati a lavorare in saldatura. Hanno svolto
altre mansioni alla PMC. Due mesi fa però, è ricominciato tutto da capo: lo
spostamento in lastratura, le diffide dell’avvocato, le
ispezioni.</FONT></SPAN></P>
<P><SPAN style="COLOR: "><FONT color=#800000 face="Times New Roman">Non basta.
Il 1 aprile, a seguito dell’ispezione del reparto per accertare la compatibilità
delle postazioni con le condizioni di salute degli operai, Rauseo riceve una
lettera una licenziamento. Secondo l’azienda, avrebbe danneggiato il tubo di
aspirazione di una saldatrice prima che ci fosse l’ispezione. Ora spetterà a un
giudice stabilire chi ha ragione.</FONT></SPAN></P>
<P><SPAN style="COLOR: "><FONT color=#800000 face="Times New Roman">Ma dei
dubbi, su tutta questa vicenda che inizia in Fiat, rimangono. Ad esempio, perché
mettere questi operai con gravi patologie in un reparto per cui c’è già un
giudicato che stabilisce il contrario? E poi, se il ricorso contro lo
spostamento in lastratura fosse stato giudicato prima della cessione del ramo
d’azienda, questi operai lavorerebbero ancora in Fiat?</FONT></SPAN></P>
<P><FONT face="Times New Roman"><FONT color=#800000><SPAN
style="COLOR: ">continua su:
http://www.fanpage.it/licenziato-per-aver-danneggiato-un-tubo-non-c-e-pace-per-gli-operai-fiom-ceduti-da-fiat/</SPAN><BR><SPAN
style="COLOR: ">http://www.fanpage.it/</SPAN></FONT></FONT></P></DIV></DIV></DIV>
<br /><br />
<hr style='border:none; color:#909090; background-color:#B0B0B0; height: 1px; width: 99%;' />
<table style='border-collapse:collapse;border:none;'>
<tr>
<td style='border:none;padding:0px 15px 0px 8px'>
<a href="https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient">
<img border=0 src="http://static.avast.com/emails/avast-mail-stamp.png" alt="Avast logo" />
</a>
</td>
<td>
<p style='color:#3d4d5a; font-family:"Calibri","Verdana","Arial","Helvetica"; font-size:12pt;'>
Questa e-mail è stata controllata per individuare virus con Avast antivirus.
<br><a href="https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient">www.avast.com</a>
</p>
</td>
</tr>
</table>
<br />
</BODY></HTML>