<div dir="ltr"><h1 class=""><span style="color:rgb(204,0,0)">Contro l'imperialismo
per un'alternativa socialista</span></h1><h2 class="">Volantino distribuito dal PCL alle manifestazioni contro la guerra del 12 marzo</h2><p><img style="margin-right: 0px;" src="cid:ii_ilodjjwz0_15368274067a8433"></p><p class="">La guerra, nella Grande
Crisi di questi anni, è una prospettiva del nostro quotidiano. Anzi,
diverse guerre. Quelle tra poli imperialisti, per consolidare le proprie
aree di influenza. Quelle tra potenze, per un proprio posto al sole.
Quelle nazionaliste o religiose, per il proprio sviluppo capitalista
disciplinando l’intera società dietro esercito (o milizia) e bandiera
(croce, mezzaluna o altro che sia). Quelle democratiche, contro le
proprie oppressioni dittatoriali. Ed anche quelle sociali, per
garantirsi una sopravvivenza nelle barbarie di uno sviluppo (con enormi
migrazioni), precipitato in una crisi di lunga durata.
<br>
<br>Per questo il PCL promuove e partecipa, con le proprie posizioni, a
questa giornata contro la guerra. Contro un nuovo protagonismo
imperialista in Libia, della NATO e anche del nostro paese. Esistono
certamente contraddizioni: Renzi e Gentiloni proclamano cautela, un po’
per i rischi dell’avventura (invisa alla grande maggioranza della
popolazione), un po’ per non avvantaggiare gli altri imperialismi, in
primo luogo quello francese (a fronte al ruolo di primo attore che
l’Italia ha oggi in Libia). Ma ovunque si ascolta il rullar dei tamburi,
dall’Africa al Medioriente (compresa l’entrata in scena dell’attore
Russo)
<br>
<br>Siamo in piazza quindi per l’urgenza delle cose. Perché non è
solamente un intervento militare. Siamo di fronte al precipitare
combinato di tensioni fra poli imperialisti, con guerre sociali,
politiche, religiose e di potenza che fra loro si intrecciano e si
imbastardiscono.
<br>
<br><b>PER QUESTO SOTTOLINEIAMO LE RADICI DI CLASSE DI QUESTE GUERRE.
</b><br>
<br>In primo luogo, contro il nostro imperialismo: quello italiano. Il
nostro coinvolgimento è diretto, non è solo subordinato ad altre
influenze, è soprattutto al servizio dei nostri interessi, dell'ENI e
del grande capitale. Per questo la mobilitazione contro la guerra non
può essere una mobilitazione pacifista, interclassista, astratta dai
concreti interessi che sorreggono questi interventi militari: per
battersi contro questa guerra, bisogna costruire l’opposizione sociale e
di classe contro governo e padronato. “Se vuoi la pace prepara la
rivoluzione” diceva agli inizi del ‘900 Karl Liebknecht, il futuro
compagno di lotta e di destino di Rosa Luxemburg
<br>
<br>In secondo luogo, l'opposizione alla guerra ha per noi senso solo
nella prospettiva dell’alternativa socialista, unica vera alternativa
alla barbarie dell'imperialismo e del fondamentalismo reazionario. Per
questo appoggiamo nei conflitti le forze classiste e rivoluzionarie,
contro la partecipazione ad ampi fronti popolari o Comitati di
Liberazione Nazionale interclassisti; per l’autodeterminazione dei
popoli, ma contro alleanze nazionaliste con forze borghesi (in Siria
come nell’Unione Europea).
<br>
<br>Queste sono le nostre ragioni e proposte. Però pensiamo che sia
soprattutto necessario sviluppare un ampio fronte di mobilitazione,
contro la guerra e contro tutti gli imperialismi o le politiche di
potenza, al fianco delle masse oppresse e sfruttate della nazione araba,
del Medio Oriente, di tutti i paesi coinvolti nei conflitti. La
mobilitazione di oggi allora non deve concludersi qui, deve trovare
forme e modalità per proseguire e soprattutto per allargarsi, costruendo
un fronte unitario della sinistra politica e sociale. Per questo
riteniamo utile la costruzione di comitati unitari attorno alla
discriminante dell'opposizione alla guerra, nella diversità di analisi e
posizioni, impegnati nell'organizzazione dell'iniziativa comune.</p>
<h5 class=""><span style="color:rgb(255,0,0)"><font size="4">Partito Comunista dei Lavoratori</font></span></h5><p><img style="margin-right: 0px;" src="cid:ii_ilodl8z51_153682877344516a" height="141" width="141"><br><br></p><p><a href="http://www.pclavoratori.it">www.pclavoratori.it </a> - <a href="mailto:info@pclavoratori.it">info@pclavoratori.it</a><br></p><p><br><br></p></div><div id="DDB4FAA8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2"><br>
<table style="border-top:1px solid #aaabb6">
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<td style="width:470px;padding-top:20px;color:#41424e;font-size:13px;font-family:Arial,Helvetica,sans-serif;line-height:18px">Questa e-mail è stata inviata da un computer privo di virus protetto da Avast. <br><a href="https://www.avast.com/sig-email" target="_blank" style="color:#4453ea">www.avast.com</a> </td>
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