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<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Calibri'; COLOR: #000000">
<H1 class=entry-title><FONT face="Times New Roman">Come ti trasformo in
obbligatori i contributi volontari</FONT></H1><FONT face="Times New Roman"><SPAN
class="entry-meta meta-date">On: 10 febbraio 2016, </SPAN>
<HR>
<SPAN class=thumbnails-left><IMG class="attachment-medium wp-post-image"
alt="contributi scuola"
src="http://www.cobascuolatorino.it/wp-content/uploads/2016/02/contributi-scuola.jpg"
width=297 height=170></SPAN> </FONT>
<P><FONT face="Times New Roman">Le Scuole pubbliche ormai in modo sistematico
chiedono alle famiglie, di solito all’atto dell’iscrizione, di versare un
contributo volontario variabile da scuola a scuola; si comincia alle Elementari
con quote modeste fino a superare anche i cento euro alle Superiori. Pur
specificando, finalmente, che si tratta di contributi volontari si continuano ad
utilizzare metodi poco trasparenti e a prospettare o, peggio, minacciare
esclusioni da attività ed eventi in caso di mancato pagamento.<BR>Eppure le note
del Miur n.312 del 2012 e n. 593 del 2013 hanno evidenziato che vanno evitate
forme vessatorie e che i contributi volontari devono essere ben distinti dalle
tasse scolastiche, corredati dalla dettagliata descrizione della loro
destinazione e successivamente del rendiconto finale delle spese.<BR>Abbiamo
sempre sostenuto che i Dirigenti scolastici devono denunciare pubblicamente le
misere condizioni in cui versano le nostre Scuole piuttosto che nascondersi
dietro le famiglie caricandole di ulteriori spese e rendendosi così responsabili
di ulteriori abbandoni scolastici.<BR>Ecco, quindi, come i contributi da
volontari vengono trasformati in obbligatori perchè le famiglie sanno bene che
non versando la quota richiesta, i propri figli saranno esclusi ed emarginati
dalla classe.<BR>In molti casi i dirigenti comunicano agli allievi che se non
verseranno le quote “volontarie” non potranno utilizzare i laboratori e tutte le
altre attività extrascolastiche (stages, campi scuola,
certificazioni)<BR>Ricordiamo che dalla prima elementare fino alla terza
superiore compresa la scuola è obbligatoria e gratuita<BR>Una volta che si
compiono 16 anni e si è arrivati in quarta e quinta superiore le famiglie devono
pagare 4 tipi di tasse scolastiche. Ci sono però alcuni fattori che possono
esonerare le famiglie dal pagamento di queste tasse. Questi fattori sono: il
merito, l’appartenenza a categorie speciali o il reddito.<BR>Vi ricordiamo che i
quattro tipi di tasse scolastiche obbligatorie sono:<BR>– la Tassa di
iscrizione: 6,04€ – la Tassa di frequenza: 15,13€ – la Tassa di esame: 12,09€
(questa tassa deve essere pagata solo nel momento in cui presentate la domanda
per partecipare all’esame di maturità)<BR>– la Tassa di diploma: 15,13€
(da pagare al momento della consegna del diploma di maturità).<BR>La scuola
pubblica, che dovrebbe accompagnare i futuri cittadini sulla strada dei diritti
e della dignità, sta cambiando rotta e si adegua acriticamente al mercato e al
suo credo: il diritto all’istruzione è relativo, dipende da quanto si può
comprare<BR>Ma studenti, genitori e insegnanti possono invertire di nuovo la
rotta e riportare al suo posto la Scuola pubblica, al servizio dei diritti
universali e della crescita culturale e sociale dei
giovani<BR></FONT></P></DIV></DIV>
<br /><br />
<hr style='border:none; color:#909090; background-color:#B0B0B0; height: 1px; width: 99%;' />
<table style='border-collapse:collapse;border:none;'>
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</BODY></HTML>